Lanciato a Budapest il 3 maggio scorso, l’appello per un voto antifascista ha raccolto l’adesione di oltre sessanta candidati italiani al parlamento europeo. Insieme alle italiane Anpi e Aned, diverse associazioni partigiane e antifasciste europee – tra le quali Vvn-Bda (Germania), Zzb Nob (Slovenia), associazione Itaca (Belgio) – hanno rivolto un appello a tutti i cittadini della Ue «perché vengano sconfitti nazionalismi, razzismi, fascismi, nazismi, mai così forti dal dopoguerra ad oggi.
Vogliamo un’Europa contraria a qualsiasi forma di discriminazione, che garantisca asilo ai rifugiati e il rispetto dei diritti di tutti, in particolare delle donne e dei fanciulli».
All’appello, sottoscritto anche dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, dalla Cgt francese e dalle Commissioni operaie Ccoo e dall’Ugt spagnole, è stato sottoscritto in Italia da candidate e candidati appartenenti alle liste del Pd, del La sinistra, di Europa verde e di +Europa. L’elenco completo si può leggere sul sito dell’Anpi.
Carissim* amic* di Friday For Future Faenza
per motivi di lavoro non ho potuto partecipare alle vostre iniziative di oggi, per il 2^Global Strike for Future”, ma non per questo non cerco di restare puntualmente informato sulle importanti iniziative di mobilitazione che state portando avanti.
In riferimento alla richiesta di dichiarazione di Emergenza Climatica e Ambientale, che mi pare sia stata lanciata oggi in tutta Italia, dopo l'approvazione in Inghilterra, Irlanda, Scozia e in città negli USA, Australia, Spagna e poi da alcuni Consigli Comunali anche in Italia, a partire da Milano, sarebbe mia intenzione proporre al Consiglio Comunale di Faenza e a quello dell'Unione della romagna Faentina, con il coinvolgimento di tutti gli altri Consiglieri che la condividono, una risoluzione analoga.
Ritengo tuttavia che, oltre alle questioni e ai principi generali contenuti nel testo che voi proponete, sarebbe utile mettere in evidenza alcune richieste e proposte immediate, che si potrebbero realizzare a livello locale (riduzione dei rifiuti, a partire della plastica, riciclaggio e riuso dei beni ancora utili, mobilità sostenibile, incremento delle fonti energetiche non fossili, lotta allo spreco alimentare, ecc.).
Inoltre, penso che sarebbe molto utile la proposta, mutuata dalla dichiarazione inglese, sulla necessità di convocare momenti di discussione con i cittadini (Call assemblies). In un articolo recente, un vecchio ambientalista come Guido Viale, sostiene che sarebbero “uno strumento di autoformazione: nessuno di noi, per ora, sa esattamente quello che bisogna fare o non fare più nel quartiere, nella scuola, nel condominio, nell’azienda in cui vive o lavora. Non se ne è mai parlato. Ma per non subire passivamente le catastrofi in cui rischiamo di incorrere quelle domande devono diventare l’oggetto di un reciproco e continuo interrogarsi”.
In ogni caso vorrei che su questa eventuale richiesta di Emergenza Climatica e Ambientale a livello locale, si discutesse in primo luogo con voi e con le associazioni ambientali e sociali interessate, per definire insieme i contenuti che si ritengono più opportuni.
Resto in attesa di poterci sentire e approfondire insieme.
Ciao e buon lavoro.
Faenza, 24 maggio 2019
Edward Necki (Consigliere Comunale L'Altra Faenza)
Oltre al programma faentino riportato di seguito,
tra i tanti appelli e approfondimenti segnaliamo:
- Prendiamoci in mano i destini della terra e obblighiamo i governi a seguirci
- Emergenza clima: dalle parole ai fatti - di Guido Viale
- Il Consiglio Comunale di Milano vota la dichiarazione di emergenza climatica
Per le elezioni europee del 26 maggio
L'Altra Faenza, Associazione che intende continuare ad essere “una casa comune aperta e plurale” della sinistra in tutte le sue articolazioni, non dà indicazioni specifiche di voto per le elezioni europee di domenica prossima.Tuttavia non stiamo tra gli ignavi: invitiamo a votare e a votare per una lista e candidati di sinistra.
Per non rimanere nel vago su che cosa possa intendersi oggi per obiettivi e programmi di sinistra vi segnaliamo che ci riconosciamo pienamente nel documento “L'Europa che vorrei” promosso dall'Associazione per il Rinnovamento della Sinistra, dal Centro per la Riforma dello Stato, e dal Coordinamento per la Democrazia Costituzionale (che i più volonteros* possono leggere nel link).
Certo si possono nutrire dubbi che la sinistra e il centrosinistra, così come sono oggi, abbiano la forza e la volontà di battersi coerentemente per questi obiettivi, ma un successo delle forze di destra (che potrebbero essere agevolate anche da una alta astensione) o un arretramento del centrosinistra e soprattutto della sinistra (che potrebbe scomparire) sarebbe ben peggio.
Noi non dimentichiamo che il voto e la delega, anche ai candidati migliori non sono mai risolutivi, senza l'azione dei movimenti.
Per questo, sugli obiettivi indicati, noi continueremo ad impegnarci, per l'Europa, per l'Italia, per il nostro territorio, insieme a tutti coloro che li condividono.
Per il dialogo democratico, per l’inclusione, per la riduzione delle disuguaglianze economiche e sociali.