Signor Presidente della Repubblica,
In queste ore le cronache ci descrivono un’aula del Senato in cui si succedono eventi che fino a qualche mese fa sarebbero stati considerati impossibili.
La Costituzione nata dallo spirito civile e unitario che portò alla nascita della nostra Repubblica rischia di venire stracciata e l’impianto istituzionale che ci ha consentito di superare momenti tragici e oscuri della nostra storia recente rimanendo nell’ambito delle democrazie avanzate, di essere stravolto, aprendo la strada ad avventure in una livida atmosfera autoritaria.
Motore incontrastato di questa vicenda è un governo che nessuna consultazione elettorale ha legittimato, sostenuto da una maggioranza di pochi voti, raggiunta grazie a senatori eletti (con un metodo dichiarato incostituzionale) frequentemente sotto simboli diversi dagli attuali o su programmi quotidianamente traditi.
La manipolazione della informazione appare plateale, come dimostra il continuo carosello di annunci clamorosi e sommesse smentite, e la nuova pessima legge elettorale, approvata alcune settimane fa in dispregio della sentenza della Corte Costituzionale del gennaio 2014, consente un esplicito ricatto nei confronti di parlamentari troppo sensibili alla prospettiva di mantenere i loro privilegi.
Come semplice cittadino, ma responsabile e consapevole del ruolo che l’art. 1 della Carta del 1948 assegna a tutti noi, assisto attonito alla ripetuta violazione, in un Parlamento umiliato da un esecutivo arrogante e spesso impreparato, delle prassi democratiche e perfino delle stesse norme costituzionali, a partire dall’articolo 72, che impone nelle materie istituzionali una procedura aperta al confronto e al dialogo, coerente con lo spirito prudenziale e unitario che ispira anche l’articolo 138. Violazioni che non potranno comunque essere sanate da un referendum-plebiscito dal sapore populista.
In questa fase, così importante per il futuro della Repubblica e dei nostri figli, il Suo silenzio, anche se dettato dalla insindacabile interpretazione dei limiti del Suo ruolo, rischia di essere percepito come rinuncia ad esercitare quella funzione di supremo garante della legalità che deriva dalla rappresentanza di tutti gli Italiani.
Mi scuserà, signor Presidente, se Le chiedo di esprimere, prima che sia troppo tardi, la Sua valutazione di quanto sta accadendo, contribuendo in modo essenziale a colmare la scarsa trasparenza di vicende che rischiano di accentuare la attuale profonda spaccatura del Paese e il drammatico allontanamento di aree crescenti della opinione pubblica dal dovere civile del voto e dell’impegno civile.
Con osservanza,
Francesco Baicchi
Coordinatore della Rete per la Costituzione
Comunicato Stampa
I sottoscritti Consiglieri Comunali di Faenza, Edward Necki, Massimo Bosi, Andrea Palli, Maria Maddalena Mengozzi, depositeranno lunedì, presso la Presidenza del Consiglio Comunale, il testo di Ordine del Giorno allegato, affinché possa essere discusso urgentemente al prossimo Consiglio.
I firmatari chiedono agli altri membri del Consiglio di sottoscrivere questo testo, come contributo concreto ad una positiva soluzione della vertenza Cisa.
Faenza, 26 settembre 2015
Edward Necki
Massimo Bosi
Andrea Palli
Maria Maddalena Mengozzi
(testo allegato)
Il Consiglio Comunale di Faenza riunito il …....................
preso atto
del punto al quale è giunto il confronto tra la direzione aziendale Cisa e le rappresentanze sindacali dei lavoratori, a conclusione dell'incontro di trattativa svoltasi al MISE il 22 settembre scorso e delle decisioni assunte il giorno seguente dall'assemblea dei dipendenti, decisioni volte a proseguire il confronto, ribadendo il giudizio critico sulle posizioni dell'azienda;
ritenendo
che la vertenza sia ad un punto cruciale e che dal suo esito dipendano la conferma o meno dei livelli occupazionali nei tre stabilimenti faentini e le stesse prospettive di sopravvivenza della Cisa nel nostro territorio quale impoartante punto produttivo e fattore di sviluppo economico e sociale;
interpretando
la volontà e gli auspici espressi chiaramente in queste settimane da molti ambienti sensibili al futuro della città e in coerenza con quanto espresso nell' Odg votato all'unanimità dal Consiglio Comunale nella seduta del 30 giugno 2015;
CHIEDE all'Amministrazione Comunale
di adoperarsi attivamente affinchè la vertenza si chiuda senza la perdita di posti di lavoro e in subordine perchè nessuna lavoratrice e nessun lavoratore sia posto di fronte ad un atto unilaterale da parte dell'azienda che significhi la messa in mobilità e il conseguente licenziamento;
Chiede inoltre
che la direzione della Cisa sia chiamata a fornire garanzie precise sul futuro degli stabilimenti faentini, destinandivi investimenti, attività di ricerca e la produzione di prodotti innovativi e qualificati;
Chiede altresì
che l'Amministrazione Comunale ponga in essere senza indugio e con la fermezza che la gravità del caso richiede, tutti gli strumenti in suo potere per il conseguimento dei risultati sopra richiamati, recuperando quanto riportato nel precedente PRG: “Nel caso di dismissione o di trasferimento di attività industriali dalle zone edificate ad altre zone vanno convenzionati, tra il Comune e le aziende interessate, con la partecipazione delle organizzazioni sindacali ed imprenditoriali più rappresentative, gli aspetti relativi al trasferimento dell'attività e/o del personale. Tali convenzioni vanno approvate dal Consiglio Comunale.”, come espressione di una ferma volontà politica; esercitando un confronto puntuale e stringente sugli interventi di bonifica del sito Cisa 1; mettendo in campo tutte le azioni possibili volte a favorire una conclusione positiva della vertenza, ma allo stesso tempo a disincentivare con ogni decisione possibile un suo esito pesantemente negativo per le condizioni dei lavoratori e per le prospettive della città.
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MOBILITIAMOCI PER IL CLIMA
alle Associazioni di volontariato (e non solo)
Care amiche, Cari amici,
le vostre/nostre Associazioni, pur nei rispettivi e diversi ambiti, hanno in comune di svolgere attività volontarie, fuori dalle logiche del profitto e del mercato, finalizzate a ricercare un “bene comune”: a livello sociale, culturale, ambientale.
Nel rispetto delle diverse specificità associative, proponiamo di verificare se già dalle prossime settimane è possibile convergere, a livello dei nostri territori, su alcune iniziative che abbiano al centro l'impegno contro i cambiamenti climatici, a partire dall'impostazione del manifesto “mobilitiamoci per il clima”, sottoscritto da un ampio gruppo di organizzazioni promotrici, in vista della Conferenza dell'Onu – COP21 - che si terrà a Parigi nel dicembre prossimo. (allegato).
Tra le diverse iniziative di comunicazione e sensibilizzazione, che possono essere messe in campo, per coinvolgere l'opinione pubblica su una tematica, che è necessariamente globale, noi riteniamo si debba partire anche dai livelli locali.
Affermando il principio che per praticare e promuovere comportamenti coerenti per un uso razionale, efficiente ed appropriato di tutte le risorse - e quindi per contrastare i cambiamenti climatici - ognuno può fare qualcosa: per premere sui decisori politici; sui responsabili di attività produttive e imprenditoriali; sugli Amministratori locali; oltre che sui singoli individui.
La riduzione delle emissioni di Co2 passa per un cambiamento profondo nei modi di produrre le merci, i servizi, l'energia; di consumare; di gestire i rifiuti; di muoversi; di vivere le nostre città. Nel mentre tentiamo di mettere in moto questi processi, intanto possiamo cominciare dall'evitare di aggravare la situazione, opponendosi a progetti che vanno in direzione opposta: sui rifiuti, sulla produzione energetica (come ad esempio il progetto Enomondo), sulla qualità dell'aria, ecc..
Da questi temi potremmo partire per costruire una mobilitazione anche locale contro i cambiamenti climatici, anche coordinando iniziative già in corso di programmazione, prima del 29 novembre, giornata di mobilitazioni internazionali in gran parte delle capitali del mondo, tra cui Roma.
Per informazioni e adesioni: Circolo Legambiente Lamone
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Faenza, 26 Settembre 2015
Gruppo Acquisto Solidale di Faenza; CIF Comitato contro gli Inceneritori Faenza; Comitato Acqua Bene Comune Faenza e comprensorio; Comitato ambiente e paesaggio di Castel Bolognese; Comitato Brisighella Bene Comune; Comitato Debito pubblico: decido anch'io; Circolo Legambiente Lamone di Faenza; Ecoistituto Ecologia scienza e società Faenza; Fuori dal Coro; Referente Rete rifiuti zero Emilia Romagna; Si rinnovabili No nucleare.
Lunedì sera, 21 settembre 2015, si è tenuta la terza uscita delle Staffette del lavoro* del Teatro Due Mondi alla presenza del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti e di un folto pubblico in occasione dell'incontro organizzato dal PD di Castel Bolognese sul tema “La riforma del Lavoro: nuove opportunità di sviluppo”.
"L'attenzione intorno alla vertenza CISA e al tema del lavoro - scrive il Teatro Due Mondi - ha suscitato grande l'interesse verso le Staffette del lavoro che hanno preso il via il 10 settembre scorso a Massa Lombarda e stanno raccogliendo sempre nuove adesioni da parte di enti, associazioni e organizzatori di eventi del territorio. Ma siamo solo all'inizio e vogliamo che le Staffette del lavoro siano sempre più presenti con un tam tam che coinvolga il maggior numero di realtà. Continua pertanto la nostra ricerca di partecipanti, sia in qualità di volontari (lavoratori, studenti, pensionati, attori e non attori, cittadini giovani e meno giovani) disponibili a diventare parte del gruppo sia in qualità di organizzatori di eventi pubblici (teatro, cinema, musica, mostre, sagre e altro) che vogliano rendersi disponibili ad ospitare una Staffetta del lavoro alla propria iniziativa. Il progetto vuole così cercare di spargersi in maniera capillare in tutte le situazioni, con l'obiettivo di abbracciare pubblici molto diversi e lontani tra loro, unendoli in una trama che mette il lavoro al centro dell’interesse della comunità, per creare sostegno alle lotte presenti e a quelle future.
Molte sono le richieste arrivate in questi giorni e per le Staffette del lavoro si prospetta un weekend ricco di appuntamenti".
Ecco i prossimi appuntamenti con le Staffette del Lavoro:
Venerdì 25 settembre 2015
- ore 21.00 Cinema Europa
Sabato 26 settembre 2015:
- ore 15.00 Festa delle Associazioni dell'unione della Romagna Faentina, Parco G. Liverani - Via Calamelli, Faenza.
- ore 17.30 Bottega Bertaccini, Corso Garibaldi 4-Faenza, Alessandro Bonaccorsi presenta il suo libro “Il surrealismo gentile di Gianni De Conno” (Alkemia Books).
- ore 18.00 Circolo Prometeo, vicolo Pasolini 6- Faenza, Daniele Scarazzati e Mauro Gurioli presentano il libro “La mia banda suona il rock”
- ore 21.00 Cinema Europa.
Domenica 27 settembre 2015
- ore 17.30, 19.15 e 21.00 Cinema Europa
Le Staffette del lavoro saranno inoltre presenti in città al MEI il 3-4 ottobre 2015, al CULTURA IMPRESA festival il 23-25 ottobre 2015, alla Biblioteca Comunale Manfrediana il 24 ottobre, al Palazzo delle Esposizioni l'11 ottobre 2015.
Info www.teatroduemondi.it e sulla pagina facebook Teatro Due Mondi.
* Un gruppo di Staffette del lavoro sarà presente ad ogni iniziativa pubblica che si terrà nel comprensorio faentino a partire dal mese di settembre, col compito di leggere un breve brano riguardante il tema del lavoro (non più di 5 minuti di un frammento di testo, di articolo, di poesia). Il Teatro Due Mondi si occupa di reclutare le Staffette del lavoro; ricerca e sceglie i testi che verranno letti in pubblico; con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura raccoglie le disponibilità degli enti organizzatori ad ospitare il progetto; organizza il calendario delle uscite, ruotando e alternando i volontari tenendo conto della loro disponibilità.
Un compromesso che non risolve.
Il compromesso raggiunto nel Pd sulle modifiche alla legge costituzionale Renzi-Boschi in discussione al Senato non da' agli elettori il diritto di eleggere direttamente i loro rappresentanti e non risolve gli altri punti inaccettabili di questa manomissione della Costituzione che abbiamo sempre denunciato. Un’assemblea legislativa deve trarre la sua fonte di legittimità dalla sovranità popolare, che si esprime attraverso il voto.
In particolare il rinvio delle procedure di nomina ad una legge successiva lascia aperta la possibilita' che tutti i consiglieri regionali-senatori siano eletti mediante liste bloccate nelle quali i cittadini elettori non possono scegliere.
Questo inaccettabile compromesso, inoltre, lascia irrisolti tutti gli altri nodi. In particolare la sottrazione alle Regioni di ogni possibilità di governo del territorio; la sostanziale attribuzione al Governo del controllo dell’agenda dei lavori della Camera dei Deputati, già mortificata e sottoposta alla supremazia dell’esecutivo in virtù della legge elettorale voluta dal governo Renzi che garantisce al partito vincitore un premio di maggioranza sproporzionato come e peggio che nel "porcellum", l’eliminazione della garanzia della doppia lettura per le leggi che riguardano i diritti fondamentali dei cittadini; la sproporzione numerica fra senatori (100) ed i Deputati (630) che rende irrilevante il ruolo del Senato nell’elezione del Presidente della Repubblica.
Rimangono, pertanto le nostre ragioni di dissenso e permane l’esigenza di mantenere viva la mobilitazione per evitare che vengano portate a compimento scelte che stravolgono l’impianto della democrazia costituzionale, patrimonio della Resistenza, a danno di tutti i cittadini.
Il coordinamento per la democrazia costituzionale è convocato per discutere la nuova situazione il 15 ottobre alle ore 14.30 in via Buonarroti 12 a Roma, sala Fredda
Domenico Gallo Alfiero Grandi
Comunicato Stampa
IL GRUPPO DELLO ZUCCHERIFICIO TORNA A RAVENNA CON “IL GRIDO DELLA FARFALLA”,
FESTIVAL DELL’INFORMAZIONE LIBERA
Il Grido Della Farfalla, il festival dell’informazione libera organizzato dall’associazione “Gruppo dello Zuccherificio”, giunge alla 7^ edizione. Dal 24 al 27 settembre, la festa dell’informazione libera di terrà in Piazza Unità d'Italia a Ravenna. Conferenze, spettacoli teatrali, lezioni e concerti che prendono spunto dalle attività del Gruppo dello Zuccherificio e dagli interessi dei suoi componenti. Un insieme di persone con diverse competenze, passioni e idee che forniscono una particolare capacità di trattare i temi dell'attualità.
In caso di pioggia, gli incontri si svolgeranno a Palazzo Rasponi, Piazza Kennedy a Ravenna, entrata sul retro dell'edificio.
Il programma di questa edizione si apre Giovedì 24 dalle 10 alle 18 presso la Sala Multimediale del Museo MAR, via di Roma 13 con L’accoglienza possibile, giornata formativa dedicata alle politiche di accoglienza e integrazione. Salvo imprevisti, sarà presente anche l sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini.
In collaborazione con Ass. Nazionale Comuni Virtuosi e con la Scuola di Altra Amministrazione. Costo giornata formativa e pranzo 50€. Prenotazione necessaria.
Venerdì 25, dalle 9.30 alle 17.30, nella sala del Palazzo Comunale, via d’Azeglio 2, si terrà Datajournalism Workshop. Andrea Nelson Mauro, fondatore di Datamedia Hub e Dataninja, terrà un corso e un laboratorio giornalistico sul tema Datajournalism. Il corso è patrocinato dall’ordine dei giornalisti e rilascia crediti per la formazione continua.
Alle 21.00, in Piazza Unità d’Italia, primo incontro pubblico del Grido 2015. Luca Mercalli (Scala Mercalli , “Che tempo che fa” RAI3 e Climatologo della società Meteorologica Italiana) spiegherà al pubblico come cambia il clima. Ravenna come Calcutta? Scenari climatici poco desiderabili: come fare per evitarli. L'evento è realizzato in collaborazione con la Settimana del buon vivere.
La serata di chiude alle 22.45 con Panarama Swing Duo. Canzoni swinganti dai ‘30 ai ’60 con contrasto di sonorità dall’est al sud. Swing e Jazz manouche in piazza con il Maestro Valentin Florea alla fisarmonica e Raffaello Dileo alla voce e alla chitarra.
La mattinata di sabato 26 è dedicata alle scuole. Alle 9,00 il Grido della Farfalla 2015 porterà
La scuola in piazza, in Piazza Unità d’Italia, con la partecipazione di alcune classi degli istituti superiori ravennati. Dopo il successo dello scorso anno, il Gruppo dello Zuccherificio ripropone le Lectio magistralis, un tuffo dentro mondi diversi attraverso le lezioni di tre protagonisti del proprio campo. Saranno ospiti Cristiano Cavina, scrittore, Roberto Magnani, attore del Teatro delle Albe e Serena Fagnocchi, fisica, ex ricercatrice universitaria.
Alle 11.00 al Caffè Letterario in via Diaz, presenteremo Mio padre in una scatola da scarpe, il primo romanzo di Giulio Cavalli edito da Rizzoli.
“Michele Landa non è un eroe, e neppure un criminale. Tutto ciò che desidera è coltivare il suo orto e godersi la famiglia, vuole guardarsi allo specchio e vederci dentro una persona pulita”. Ispirato ad una