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Comunicato

(I 10 passi della strategia Rifiuti Zero)

La vicenda dei subappalti per il servizio di raccolta rifiuti, che Hera ha fatto al massimo ribasso, sta diventando una “telenovela”, mentre i disservizi continuano. (Ritiro dell'affidamento alla “chiacchierata” società Ambiente 2.0; proposta di assegnazione al consorzio Ciclat, che giustamente ad un ribasso del 14% ha rifiutato; necessità di una nuova gara...).

E' necessaria una riflessione più approfondita sul ruolo delle multiutility (nel nostro caso di Hera) ancora formalmente a partecipazione e maggioranza pubblica, ma senza che gli Amministratori pubblici abbiano un vero ruolo di orientamento e decisione.

Mai più questi disservizi” hanno detto molti Amministratori locali. Ma cosa pensano di fare perché non si ripetono?

L'Altra Faenza avanza alcune questioni sulle quali vorremmo aprire una discussione pubblica.

I Comuni del comprensorio forlivese, gestiranno la raccolta dei rifiuti con una propria società pubblica, perché non si può fare anche nei nostri territori? In ogni caso, in vista della prossima gara europea di affidamento del servizio, indichiamo alcuni punti:

1) Per evitare pericolose commistioni, andrebbe separata la fase di raccolta da quello dello smaltimento (Hera non può gestirle entrambe, peraltro subappaltando gran parte della raccolta);

2) I bacini di raccolta dovrebbero essere più piccoli (tra i 30 e 100 mila abitanti) per poter applicare meglio gli obiettivi dalla nuova legge regionale (riduzione, differenziazione, riuso, raccolta porta a porta e tariffa puntuale);

3) La durata dell'affidamento dovrebbe essere di 5 anni (eventualmente prorogabili) e non 15 anni, come ipotizzato dalla Regione.

4) Per preparare il bando è necessario avere un quadro esatto del ciclo di raccolta e smaltimento nei nostri territori, serve una relazione dettagliata, da rendere pubblica.

5) Nel bando di gara vanno indicati con precisione i termini del servizio che deve essere svolto e le necessarie penalizzazioni nei casi di inadempienza.

6) La preparazione del bando di gara non può essere lasciata all'Agenzia Territoriale dell'Emilia-Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti (Atersir), ma deve essere definita con la partecipazione dei cittadini e dei lavoratori coinvolti, anche attraverso le associazioni dei cittadini, degli ambientalisti, delle organizzazioni sindacali, chiamando i Consigli Comunali a discutere e deliberare.

Maggio 2016