«MAI PIÙ». La memoria della Shoà è per raccogliersi nel lutto, per trasmettere la conoscenza dell’orrore assoluto, per il dovere pedagogico di formare le nuove generazioni perché formino anticorpi contro l’antisemitismo, il razzismo, l’antiziganismo, contro l’odio per le minoranze e le alterità e perché guardino al loro simile come ad un fratello
Ogni anno come nel succedersi delle stagioni, da vent’anni a questa parte, arriva la breve ma densa stagione della memoria. La memoria della Shoà è per raccogliersi nel lutto, per trasmettere la conoscenza dell’orrore assoluto, per il dovere pedagogico di formare le nuove generazioni perché formino anticorpi contro l’antisemitismo, il razzismo, l’antiziganismo, contro l’odio per le minoranze e le alterità e perché guardino al loro simile come ad un fratello. Questo è ciò che ci aspetteremmo dal «Giorno della Memoria». Ma da alcuni anni, per la verità già dopo un lustro dalla sua istituzione, ho cominciato a provare un crescente disagio verso le modalità della sua celebrazione che si svolge con un alluvione ridondante di retorica, di falsa coscienza e di ignobile
Leggi tutto: Il momento del dovere e della coscienza - di Moni Ovadia
Commenta (0 Commenti)Quattro prigionere, nel 1944, fecero esplodere un crematorio del campo di sterminio. Ricordiamo la forza e il coraggio di quella rivolta
L'ideologia nazista teorizzava la necessità di sterminare tutti gli ebrei, senza differenza di genere o di età. Alcuni campi di concentramento furono destinati appositamente alle donne: a Ravensbrück ne furono incarcerate più di 100 mila, ad Auschwitz II si trovavano principalmente prigioniere e una zona femminile era presente anche a Bergen-Belsen. Ma benché sia drammaticamente noto che anche le donne furono vittime della persecuzione e dello sterminio nazista, quello che molte e molti ignorano è la brutalità che fu loro riservata e che, in parte, derivava dalla possibilità a loro concessa di concepire e generare figli ebrei. Per questa stessa ragione, le donne ebree in gravidanza venivano quasi sempre destinate ai campi di sterminio, dove erano condotte prontamente nelle camere a gas: questo trattamento le obbligava a nascondere il loro stato, per non essere costrette ad abortire o per non essere uccise.
Leggi tutto: Le donne che fecero esplodere Auschwitz - di Lara Ghiglione
Commenta (0 Commenti)Il braccio di ferro è finito. Prima Scholz e poi Biden annunciano: invieremo in Ucraina i nostri tank, sia i Leopard che gli Abrams (ancora da costruire). Il consigliere presidenziale ucraino Podolyak: «Un’escalation è inevitabile». La guerra fa un altro balzo in avanti
CARI ARMATI. Prima il sì di Scholz, poi quello di Biden che prima sente gli alleati «Non è un’offensiva contro Mosca», ma Mosca non reagisce bene
Un carrista ucraino nel Donetsk - Epa/Oleg Petrasyuk
Cadono insieme il tabù tedesco sui Leopard e il veto americano sugli Abrams dopo una settimana di scontro frontale fra il governo Scholz e l’amministrazione Biden. Ora è ufficiale: la Germania invierà all’esercito ucraino 14 Leopard-2 della Bundeswehr entro la fine di marzo e in più concede il nulla-osta per la consegna degli altri 61 messi a disposizione degli alleati Nato. In cambio gli Usa metteranno i cingoli sul terreno fornendo a Kiev 31 Abrams-M1, non appena General Dynamics li avrà costruiti.
Con questo «grande successo politico», per dirla con le parole del vicecancelliere Robert Habeck, crolla l’ultimo argine all’escalation militare senza limiti e
Leggi tutto: Più guerra per tutti, panzer e tank insieme in Ucraina - di Sebastiano Canetta
Commenta (0 Commenti)Il governo Meloni vuole ancora più precariato e prepara nuove norme per aumentare i contratti a termine e tornare al Jobs Act di Renzi in nome della «flessibilità». No di Landini, Conte e sinistra, Pd diviso. Silvestri (M5S): «Scelta ideologica, non conoscono il paese reale»
LAVORO. Il governo pronto a liberalizzare i contratti a termine. Landini attacca: grave errore. Il muro del M5S
Mentre in Spagna le nuove norme che limitano i contratti a termine hanno portato nel 2022 a un boom di quelli a tempo indeterminato, l’Italia va nella direzione opposta. Il governo Meloni si appresta a liberalizzare ancora una volta i contratti a tempo: via i limiti introdotti dal governo Conte 1 con il decreto Dignità.
IL GOVERNO È PRONTO A VARARE le nuove norme entro l’inizio di febbraio: via il limite di 12 mesi per i contratti a tempo senza causali, l’ipotesi è tornare a 36 mesi, come ai tempi del governo Renzi e del ministro Poletti. Con la possibilità di ulteriori 12 mesi da affidare ai contratti collettivi. Si allargheranno anche le causali per i rinnovi, che oggi sono
Leggi tutto: Più precarietà per tutti. Meloni rivuole il Jobs Act - di Andrea Carugati
«Ci servono 300 tank tedeschi, non dieci o venti». L’Ucraina reclama i Leopard, in Germania un ministro dice sì e un altro forse, Polonia e paesi baltici intanto spediranno i loro, quasi come una sub-Nato. E il russo Lavrov avverte: la guerra con l’Occidente è quasi realtà
ARMI . La ministra degli esteri tedesca apre, quello alla difesa chiude, Varsavia spinge
Olaf Scholz e Mateusz Morawiecki - Ap
Prove di coesione in corso tra i paesi Ue sulla fornitura di carri armati Leopard 2 all’Ucraina. Non sarà facile dopo il ni della Germania e la fumata nera di venerdì scorso al summit di Ramstein. A quanto pare Berlino sperava che l’amministrazione Biden mostrasse di voler fare il suo mettendo a disposizione di Kiev i propri M1 Abrams. Secondo una notizia data dalla Reuters e riportata dalla Süddeutsche Zeitung, a Washington avrebbe dato fastidio il tentativo fatto dai tedeschi di imporre un contributo in carri armati agli Stati Uniti da dispiegare sul fronte ucraino.
DA QUI ANCHE la scelta di rinviare una decisione «che non dovrà essere presa in modo affrettato», come suggerito dal ministro della difesa tedesco, Boris Pistorius, interpellato ieri sull’argomento dalla tv pubblica tedesca Ard. Si tratta di un chiaro invito alla prudenza: «Il Leopard è un mezzo armato pesante che può essere utilizzato anche a scopo offensivo. Bisogna riflettere con molta attenzione prima di decidere di
Leggi tutto: La Polonia e il “patto baltico”: manderemo i nostri Leopard - di Giuseppe Sedia
Commenta (0 Commenti)L’assemblea Pd approva il nuovo manifesto dei valori e accoglie il rientro di Speranza. Il nuovo testo vira a sinistra e piace a Schlein. Gelo di Bonaccini: «Sbagliato ignorare le imprese». L’addio senza rancori di Letta: «Non ho abbandonato la nave nella tempesta»
SPARTITI. Approvato il manifesto dei valori più di sinistra. Il nuovo testo critico sul neoliberismo piace a Schlein, Orlando e Speranza. Che sigilla il rientro di Art.1. Il governatore: «Quello del 2008 è attuale»
Stefano Bonaccini, Paola De Micheli, Gianni Cuperlo, Elly Schlein all’Assemblea nazionale costituente del Partito democratico - Roberto Monaldo / LaPresse
Stefano Bonaccini parla per ultimo, dopo quasi sei ore di assemblea del Pd: «Oggi non ho mai sentito risuonare la parola impresa. Per me è inconcepibile per una forza progressista e riformista perché senza impresa non c’è lavoro». E ancora: «Mai più discussioni incomprensibili tra noi sulle regole del congresso». La costituente? «Quella la faremo dopo le primarie, provando a capire come parliamo al paese per farci comprendere in 30 secondi». Il nuovo manifesto dei valori? «A me quello del 2007 pare ancora attuale». C’è n’è anche per Speranza e quelli di Articolo 1, che proprio ieri hanno festeggiato il rientro
Leggi tutto: A battesimo il nuovo Pd. Ma Bonaccini lo smonta subito - di Andrea Carugati, Roma
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