TORNA IL ROSSO. A piazza del Popolo la Cgil torna battagliera. Landini: la legge di bilancio la scriviamo noi, se non ci ascoltano altra mobilitazione. Le proposte: tassare gli extraprofitti al 100%, via le leggi sulla precarietà
Piazza del Popolo piena di rosso per la manifestazione della Cgil - Ansa
Il rosso Cgil si riappropria in solitaria di piazza del Popolo e lancia la sfida al governo Draghi. Sotto la canicola romana la lunga marcia verso il XIX congresso previsto a dicembre comincia con una mattinata di puro orgoglio. Nonostante il solleone la piazza è piena di delegati, delegate e un buon numero di giovani e studenti a rivendicare gli sforzi fatti in pandemia e per aprire una nuova stagione.
Più di una decina di delegati a raccontare la vita quotidiana del lavoro povero e precario, Stefano Massini a raccontare la storia di Samuel, morto sul lavoro a soli 19 anni un anno fa a Gubbio con la piazza impietrita ad ascoltare la sua canzone e ad applaudire i suoi genitori sul palco.
UNA CGIL «APERTA» come quella che chiede Dario Salvetti, delegato Gkn della Fiom che ricorda «gli 11 mesi di assemblea ininterrotta e la
Leggi tutto: «Basta prenderci in giro, alzate subito i salari» - di Massimo Franchi
Commenta (0 Commenti)Non c’è dubbio che la giornata di giovedì 16 giugno sia stata «storica», tutti hanno così definito la visita dei tre leader europei che ha spianato la strada alla candidatura dell’Ucraina all’ingresso nell’Unione europea.
Ma non rappresenta una svolta nella guerra: di armi non si è parlato e non lo si doveva fare, perché questa era la precondizione dell’incontro. Kiev è stata soprattutto una tappa che rinsalda un’unità europea più volte messa in dubbio.
Ma le differenze restano, eccome.
Nonostante sia stato sottolineato che Francia, Germania e Italia si siano allineate nel sostegno senza esitazioni per l’Ucraina chiesto da tempo dai paesi del fianco est dell’Unione.
Non è però la fine dello scarto evidente tra i protagonisti tradizionali dell’Unione e i membri orientali che si trovano in prima linea a causa della loro storia e della loro geografia. Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato ieri che l’Ucraina non avrà mai pace se l’obiettivo finale del conflitto nel Paese è «schiacciare la Russia». In un’intervista alla tv
Leggi tutto: Dalla cortina di ferro alla gabbia d’acciaio - di Alberto Negri
Commenta (0 Commenti)INTERVISTA ALLA VICESEGRETARIA DELLA CGIL. La numero due del sindacato: domani alle 10 piazza del Popolo per rilanciare la questione sociale. Anche se la Cisl non sciopera, siamo per l’unità ma dopo la pandemia vogliamo cambiare la società
Una manifestazione della Cgil - Foto LaPresse
Gianna Fracassi, vice segretaria unica della Cgil, domani alle 10 (senza corteo) tornate in piazza del Popolo a Roma, stavolta da soli, per chiedere «pace, lavoro, giustizia sociale e democrazia».
La manifestazione chiude un percorso ricco di iniziative territoriali con 140 assemblee pubbliche fatte nelle piazze assieme ad associazioni, istituzioni, politici come deciso nella Conferenza di organizzazione e nel Direttivo di marzo, mentre il 20 maggio approveremo il documento congressuale. Abbiamo ascoltato migliaia di delegati descrivere la loro condizione. Come dice sempre Maurizio Landini la condizione sociale è sempre più difficile: la guerra che continua, le condizioni materiali delle persone con i problemi di lavoro, salario, inflazione. Il tema sociale emerge in tutta la sua crudezza assieme alla precarietà specie nei settori del turismo e del commercio che invece vengono descritti come senza lavoratori a causa del Reddito di cittadinanza o la poca voglia di lavorare dei giovani. Ecco, mentre l’Istat ci dice che a un bambino su 5 le famiglie non riescono ad assicurare i beni essenziali, attaccare il Reddito di cittadinanza è eticamente inaccettabile. Per tutti questi motivi torniamo in piazza.
Tornate in piazza del Popolo – il luogo della manifestazione per lo sciopero generale del 16 dicembre – in un momento di forte tensione confederale: la Cisl di Sbarra sembra avere imboccato la strada del Patto sociale con il governo Draghi a tutti i costi e sono già molti gli scioperi Cgil-Uil, ultimo dei quali quello importantissimo europeo contro Ryanair.
Siamo convinti che l’obiettivo
Leggi tutto: Fracassi: «Cgil in piazza per pace, diritti e salario» - di Massimo Franchi
Commenta (0 Commenti)IL CASO. Istat: nel 2021 aumentate le persone che non riescono a soddisfare i bisogni fondamentali. I poveri assoluti erano già tornati al livello del 2020. L'anno prossimo, con la pandemia e la guerra, aumenteranno. Stranieri residenti da meno di 10 anni esclusi dal reddito, 1 lavoratore su 3 sotto i 10 mila euro. La necessità di una riforma del Welfare e di un allargamento del "reddito di cittadinanza", ora
Nel 2021, ha sostenuto ieri l’Istat, i «poveri assoluti» (le famiglie e le persone che non possono permettersi di soddisfare i bisogni fondamentali per condurre una vita dignitosa) erano 5 milioni e 600 mila persone distribuite in 1,9 milioni famiglie. Il dato va storicizzato. Dopo i primi dodici mesi della pandemia, dichiarata a partire da febbraio-marzo 2020, i poveri assoluti sono rimasti gli stessi, almeno statisticamente, del 2020. In attesa dei dati del 2022 – saranno resi noti l’anno prossimo e presumibilmente registreranno un aumento della povertà a causa della nuova crisi e dell’inflazione alle stelle – il 2021 ha confermato il massimo storico raggiunto da questo tipo di povertà l’anno precedente.
Questo significa che il cosiddetto «reddito di cittadinanza», e
Leggi tutto: Sempre più poveri, senza giustizia né diritti - di Roberto Ciccarelli
Commenta (0 Commenti)L'ANALISI DELL’ISTITUTO CATTANEO. Il bacino elettorale dei 5S dimostra «limitata fedeltà» e «limitata prevedibilità»
Il giro di elezioni comunali che precede di qualche mese le politiche, benché circoscritto e con poche grandi città chiamate alle urne, ha sempre offerto qualche indicazione su quello che sarebbe poi successo con la chiamata nazionale. Nel 2012 si registrarono le prime imprese del M5S (che nel 2013 sarebbe esploso), nel 2017 si vide bene la crescita dei candidati della Lega di Salvini (che avrebbe poi raccolto nel 2018, divenendo primo partito del centrodestra). Questa volta la situazione è più difficile da leggere: l’affluenza, calata di qualche punto (dal 60,12% del 2017 al 54,79% di domenica), ha giocato un ruolo importante nella redistribuzione dei voti, ma le analisi dei flussi riguardano soprattutto la nascita di un nuovo bipolarismo, sia pure viziato da qualche sorpresa e qualche scheggia impazzita.
L’Istituto Cattaneo, prendendo in esame le sei maggiori città al voto, traccia i principali cambiamenti tra la tornata
Commenta (0 Commenti)POST VOTO . Se il crollo al 20 per cento di votanti referendari fa spavento, non dispone all’ottimismo il calo, quasi il 6 per cento, dell’affluenza per le comunali, che dal 60,12 per cento delle precedenti amministrative sono finite al 54,72 di questo 12 giugno 2022.
Salvini nel centrodestra e Conte nel centrosinistra escono dalle urne piuttosto malconci. Più ammaccato il leader leghista (per la doppia batosta: referendum e comunali), meno Conte perché i 5Stelle alle amministrative hanno sempre sofferto. Le percentuali pentastellate sono molto basse, e prestano il fianco a chi, come Renzi, Calenda e parte del Pd, spinge per prenderne il posto nell’esperimento del “campo largo” a trazione centrista (contro il salario minimo, contro il reddito di cittadinanza… ).
Ma se nel caso delle amministrative, si tratta tuttavia di un test parziale, il flop referendario, sì atteso ma non per questo meno scioccante, somiglia invece a una sorta di de profundis politico di questo strumento di democrazia diretta. Chi oserà domani rischiare di riproporlo?
Lasciamo da parte gli incomprensibili tecnicismi dei quesiti, che in larga parte vi hanno contribuito, ma il colpo micidiale lo ha inferto soprattutto
Leggi tutto: Campo stretto e boomerang sul referendum - di Norma Rangeri
Commenta (0 Commenti)