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Faenza 12 09 2023  In prima pagina — Legambiente Faenza — Vogliamo una ...
 
In riferimento al servizio sull'alluvione di “Presa Diretta" di lunedì 4 settembre, ed in partcolare alle dichiarazioni del Circolo Legambiente Lamone, sulle quali qualcuno ha chiesto chiarimenti, precisiamo che:
 
le dichiarazioni in questione partivano dal tema del consumo di suolo e dei permessi di costruzione. Dopo la visita al villaggio San Martino, la ripresa è passata sull'area della Ghilana (allagata) dove era prevista una lottizzazione per nuove villette e abbiiamo detto che “noi auspichiamo che dopo questa lezione qui non si costruisca più già ci sono tante costruzioni non utlizzate – aree abbandonate – lottizzazioni cominciate e non terminate...
Quante? Chiede Iacona... Tante...Lungo una via abbiamo conteggiato qualcosa come 300 (o 370) nuove possibbili abitazioni previste e mai costruite...
 
Questi numeri derivano da una sommaria ricognizione effettuata da Legambiente Faenza alla fine del 2020 su tutto il costruibile in borgo (ex Iter, via Cesarolo e altri lotti) i cui risultati sono riportati in un articolo del 21 Marzo 2021 pubblicato nel sito web di Legambiente Faenza.
 
 
 
A questi valori di per sé abbastanza signiicatvi andrebbero poi aggiunti quelli relatvi al mancato eco-quartere di San Rocco che abbiamo ricostruito in una serie di articoli sempre pubblicati nel sito di  Legambiente Faenza.
 
 
Su questa area e sull’area ex Iter è disponibile il video allegato”
 
 

Ma esistono altre aree che non abbiamo esaminato, quali Area Quaranta, Conad area ex-Neri (in corso e già convenzionato, 300 unità) Colombarina ecc. che aggiungono ulteriori dati.

 
Sulla questione degli alloggi già costruiti e vuoti, alcuni nuovi e altri più o meno degradati, che potrebbero entrare nei progetti di rigenerazione urbana, vi è stato un dibattito sulla loro effettiva disponibilità.
 
I numeri che sono circolati in passato provenivano da documenti uffciali dell'Amministrazione sui quali le agenzie e le associazioni delle proprietà immobiliare hanno obiettato, sostenendo che non rispondevano ad un loro effettivo possibile utlizzo.
 
Come Circolo Legambiente Lamone, auspichiamo che l'istruttoria in corso per la definizione del nuovo Piano Urbanistco Generale possa essere l'occasione per:
 - cancellare la possibilità di nuovi permessi di costruzione in alcune aree che si sono dimostrate a rischio di possibili allagamenti per fenomeni estremi;
- riconvertre ad aree verdi o agricole terreni che i vecchi strumenti urbanistci avevano previsto come ediicabili;
- oltre che svolgere un censimento accurato sugli alloggi inutlizzati, sia nuovi che esistenti, per potere avviare ove possimile progetti di rigenerazione urbana.
 
Circolo Legambiente Lamone Faenza

 

Gesmundo: "Bisogna aprire subito un serio tavolo di trattativa, o si rischia una fase di recessione. Anche per questo siamo in piazza il 7 ottobre"

 Foto: Max LaRochelle (www.unsplash.com)

Abbiamo perso tempo a crogiolarci su quanto andasse bene l'economia, risultato dell'effetto traino del turismo, in cui si recuperava lo stop della pandemia. Ma che l'economia reale andasse male e che ci sarebbero state ricadute, anche sul Pil, era del tutto evidente”: così il segretario confederale Cgil Pino Gesmundo commenta i dati Istat relativi alla produzione industriale di luglio, diffusi oggi (lunedì 11 settembre).

Gesmundo attribuisce le responsabilità all’azione di governo: "Si iniziano a raccogliere i frutti delle scelte, mancate e sbagliate, sulla ricostruzione delle filiere industriali”. A questo si sommano “i ritardi e la rimodulazione del Pnrr voluti dal ministro Fitto, che hanno bloccato numerosi progetti già pronti a partire, e la mancata programmazione dei fondi coesione e sviluppo, utili alle riconversioni e agli investimenti industriali ed infrastrutturali". Anche su asset strategici come automotive, Tim e siderurgia, denuncia il segretario, sono stati commessi gravi errori.

La strada da seguire è l’apertura di un serio tavolo di trattativa con le parti sociali sulle politiche industriali “per stabilire scelte e risorse necessarie al rafforzamento del sistema manifatturiero ed industriale e al sostegno della crescita dal punto di vista dell'innovazione di processi e prodotti, legando questi obiettivi alla transizione energetica, digitale e ambientale.

Il rischio, conclude Gesmundo, è che “ulteriori ritardi sul posizionamento strategico del nostro Paese porteranno il sistema industriale a vivere una lenta ma inesorabile fase di recessione. Anche per questi motivi saremo in piazza il prossimo 7 ottobre”A

 

Cinquant'anni dal colpo di stato in Cile. L'esule Ricardo Madrid racconta la fuga dal Paese, la dittatura di Pinochet e le conseguenze culturali ed economiche

ASCOLTA IL PODCAST

Cile, 11 settembre 1973, i militari entravano alla Moneda, il palazzo presidenziale a Santiago, per prelevare Salvador Allende, l'uomo che aveva dato speranza al Paese sudamericano, oppresso da profonde disuguaglianze, povertà e sfruttamento straniero delle risorse minerarie e che morì quello stesso giorno. Iniziò così 50 anni fa la dittatura sanguinaria di Augusto Pinochet. Ricardo Madrid De la Barra, allora dirigente di Unidad popular, dovette fuggire dal suo Paese per scampare all’arresto e alle torture e, come molti altri suoi connazionali, giunse esule in Italia. Nel suo racconto i momenti vissuti allora e le preoccupazioni per le pesanti ripercussioni della dittatura sul Cile dei giorni nostri

 

“Stanno arrivando bollette dell’energia elettrica, dopo la sospensione, che oltrepassano i 1.000 euro solo per il periodo giugno e luglio a causa dell’utilizzo dei deumidificatori nelle abitazioni alluvionate da asciugare”. Lo segnala Alessandra Musumeci, residente di Fornace Zarattini, che ha promosso una petizione per chiedere lo “Stop al pagamento delle utenze domestiche per i cittadini alluvionati”. La partecipazione da parte dei cittadini di Ravenna per ora è stata importante: sono già state raccolte seicento firme. “Si chiede per tutti i cittadini alluvionati del comune di Ravenna di non pagare le utenze domestiche, ovvero luce, acqua, gas, rifiuti, canone Rai per un periodo che va da giugno 2023 a dicembre 2023 e il consorzio di bonifica per i prossimi 10 anni”.

 

I fogli per la raccolta firme si sono diffusi a Ravenna e provincia, a Fornace Zarattini di Ravenna, San Michele, Villanova, Roncalceci, San Pietro in Trento, Coccolia e dintorni. La promotrice consegnerà agli uffici comunali preposti le firme la prossima settimana. “Ma la petizione non si ferma qui, si sta allargando a macchia d’olio su tutto il territorio romagnolo alluvionato, infatti anche Lugo, Sant’Agata, Conselice e Lavezzola la stanno diffondendo. Confidiamo che gli enti di competenza provvederanno ad esaudire tale richiesta: primo perché sul territorio i cittadini alluvionati non sono un numero tale per cui colossi come Eni, Hera, Enel, RAI, che tra l’altro nell’ultimo anno hanno chiuso i bilanci con extra profitti da capogiro, non possano non sostenerne l’esenzione, secondo perché mazziati e cornuti i romagnoli vittime dell’alluvione non se lo meritano proprio”

Lunedì 4 settembre alle ore 9, nella sala riunioni della Presidenza della Regione Emilia Romagna, i Rappresentanti dei Comitati faentini sono stati ricevuti dal Presidente Stefano Bonaccini, accompagnato dalla Vicepresidente Irene Priolo, dall’Assessore Andrea Corsini e dalla Consigliera Manuela Rontini.
Per il Comune di Faenza, erano presenti il Sindaco Massimo Isola ed il Vicesindaco Andrea Fabbri.
Di seguito una breve sintesi degli esiti della riunione.
Sicurezza
Dal punto di vista degli interventi a breve termine per la sicurezza, è previsto un impegno di spesa di 30 Milioni di Euro, dei quali 10 per interventi di somma urgenza (argini, pulizia alvei, ecc.) sul Marzeno e sul Lamone, al fine di recuperare e migliorare le condizioni di sicurezza dei due fiumi rispetto alla situazione pre alluvionale. Altri interventi di somma urgenza saranno fatti a monte.
Ai Comitati viene garantita la consegna della documentazione relativa al programma di interventi.
É stato richiesto con forza che gli argini a monte del Ponte Rosso, tra cui l’argine di via Bertoni, siano gestiti come tutti gli altri argini.
Siamo stati anche informati del fatto che è in corso di redazione, da parte della Prefettura insieme alla Protezione civile, un nuovo piano di gestione del rischio specifico in sostituzione del precedente del 2021 che, alla luce degli eventi di maggio, va evidentemente aggiornato.
Ulteriori obiettivi ed interventi sono oggetto di successivi piani a lungo termine da parte della Autorità di Bacino, che sta progettando casse di espansione, casse di laminazione, arretramento di argini ecc.

Rimborsi
Relativamente alla parte economica che ci riguarda individualmente è stato confermato che il CAS è per tutti in dirittura di arrivo (con ritardo), mentre la erogazione degli assegni CIS, rallentata dalla complessità dei controlli amministrativi richiesti, subirà una buona accelerazione nei prossimi giorni. Nota dolente: non è affatto garantita la proroga della scadenza del CIS dopo il 31 ottobre prossimo.
Il Presidente ha poi precisato che, tenuto conto della scarsità delle risorsa finanziarie, farà pressione sul Governo perché per i rimborsi vengano attivati meccanismi di credito di imposta e siano resi fruibili i fondi attualmente inutilizzati, precedentemente destinati agli ammortizzatori sociali.
Non sarà neanche trascurata la possibilità di accedere al Fondo di solidarietà Europeo, dato che l’alluvione della Romagna è considerata una delle calamità più gravi del 2023. Per questo il 24 ottobre prossimo il Presidente Bonaccini sarà a Bruxelles per affrontare con la Commissione Europea il tema alluvione.
Ancora nebulose le questioni relative alla estensione del periodo di rimborso dei bolli auto e quella relative al rimborso forfettario per quei cittadini che hanno perso l’auto.
É stato poi richiesto al Presidente Bonaccini di sollecitare il Governo affinché si elimini l’obbligo di verificare la conformità urbanistica per gli interventi di attività edilizia libera. Tale prassi era già stata approvata dalla Regione, ma successivamente il Governo l’ha reintrodotta. Il mantenimento di tale obbligo porterebbe ad un notevole allungamento dei tempi di evasione delle pratiche da parte dei Comuni. Diverrebbe, insomma, un collo di bottiglia critico su cui si fermerebbero tante richieste di rimborso.

Ponte delle Grazie
Entro dicembre verrà installato un ponte militare Bailey, per un senso di marcia, e si riaprirà (salvo collaudo) all’altro senso di marcia il ponte delle Grazie. Il Sindaco Isola aggiunge che il Ponte delle Grazie verrà proposto come una delle 4 priorità per la città di Faenza, affinché venga presa in carico direttamente dalla struttura commissariale.

Fognature
Si è accennato anche al problema delle fognature di Faenza in gestione ad Hera.
Essendo però un problema non di competenza regionale, andrà approfondito nella prossima riunione prevista con il Comune di Faenza. Il Vicesindaco di Faenza, Andrea Fabbri, informa comunque che, entro settembre, Hera presenterà un piano completo di intervento sulle fogne.

 

Care e cari,

abbiamo iniziato il percorso per una Legge regionale Emilia-Romagna di Iniziativa Popolare che chiede l'interruzione dei negoziati dell'Emilia-Romagna che hanno portato alle pre-intese siglate nel 2019 e che vengono trasportate come valide dal DDL Calderoli nell'attuale legislatura

 

Questa LIP regionale E-R rappresenta

- un atto dovuto verso tutte e tutti i 3224 firmatari della Petizione Popolare per il ritiro della Risoluzione del 2018, mai discussa con un atto antidemocratico della giunta regionale, che dava mandato al Presidente di Giunta Emilia-Romagna per negoziare con il governo ulteriori e particolari forme di autonomia per l’art.116 c. 3, Cost.
richiesta di coerenza da parte di chi oggi ostenta contrarietà al DDL Calderoli che in realtà trasformerà in definitive le pre-intese  del 2019;
incitamento a cittadini e cittadine delle regioni, che hanno espresso parere negativo al DDL, di attivarsi, con strumenti di partecipazione popolare, per impedire ai Presidenti di negoziare con queste norme;
I Presidenti di queste 4 regioni non possono e non devono arrivare alle intese definitive ( E-R ) o addirittura iniziare i negoziati per ulteriori e particolari forme di autonomia con il DDL Calderoli sul quale hanno espresso contrarietà. È troppo facile affermare che la maggioranza degli emiliano-romagnoli è favorevole perché nessuno protesta e senza fare un referendum!

ORA TOCCA A NOI  E PER QUESTO VI CHIEDIAMO:

di firmare la nostra LIP  Regionale ma soprattutto di invitare altri a firmarla propagandando il più possibile e attivandosi  per fermare questo progetto che la Giunta dell’Emilia-Romagna, con poca trasparenza ed in modo subdolo e depistante, continua a sviluppare e sostenere;
non basta dire “ io l’ho firmata “, ma è necessario anche coinvolgere parenti amici e chiunque possa essere informato perché non esiterà a schierarsi.

Anche se è già partita in alcuni luoghi la raccolta firme,  l’esordio ufficiale sarà con un FIRMADAY REGIONALE  SABATO 16 SETTEMBRE
in cui raccoglieremo le firme in ogni capoluogo di provincia ed in alcuni comuni
 più grandi per poi raggiungere, nelle settimane successive, tutti i comuni regionali.
Seguendoci sulla pagina FB verrete aggiornati su tutte le altre sedi ed orari.     https://www.facebook.com/noademiliaromagna


- E’ necessario che vi attiviate personalmente e ci aiutiate a migliorare i nostri contatti nei piccoli comuni. Anche solo per aiutarci a depositare il modulo da firmare nel proprio comune.

5-10-15 firme per ogni comune se lo moltiplicate per i 350 circa comuni dell’E-R ci farà raggiungere ottimi risultati;
Infine un tasto a volte dolente ma necessario: la campagna di diffusione della nostra LIP necessita di un aiuto finanziario frutto solo delle offerte dei suoi sostenitori e militanti. Anche 1 solo euro di finanziamento può essere molto utile.

  Iban per autofinanziamento 
cc intestato a Liana Michelini    causale: contro autonomia
per una facile lettura IT36 Q053 8702 4040 0000 0071 397             
per copia incolla         IT36Q0538702404000000071397



In ultimo per continuare la nostra datata sinergia con Medicina Democratica vi allego il volantino di invito alla conferenza stampa dello 07 settembre per l'organizzazione delle iniziative in vista del 7 aprile 2024 (World Health Day):  https://us06web.zoom.us/j/82161099239 e ricordo a tutte e tutti del loro cammino intrapreso per il Referendum Popolare regionale Lombardia sulla rimodulazione del Servizio Sanitario Lombardo di diritto pubblico.

in allegato:
- copertina  FIRMADAY;
- volantino firmaday;
- testo a sostegno LIP;
- volantino contro ogni autonomia;
- volantino Medicina Democratica.

Antonio Madera

Comitato regionale Emilia Romagna No Ad


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