Torna il lavoro minorile. In Florida si discutono due leggi per consentire mansioni usuranti e turni notturni a 13 anni. Spacciate per «avviamento» degli adolescenti ai mestieri, servono a riempire i vuoti lasciati dai migranti deportati
Adolescence Due proposte di legge per regolamentare il lavoro minorile fino a 13 anni. Per mansioni usuranti, turni notturni e oltre le 8 ore
Un ragazzo guida il trattore nella fattoria di famiglia – Jim Suhr/Ap
In Florida si stanno discutendo in questi giorni due proposte di legge che riguardano la regolamentazione del lavoro minorile. Secondo queste leggi, i ragazzi a partire dai quattordici anni potrebbero lavorare su turni superiori a otto ore senza pause pranzo, oppure svolgere mansioni usuranti in turni di notte, dalle undici di sera alle sei del mattino, in qualsiasi giorno della settimana anche durante l’anno scolastico. Inoltre, anche i tredicenni potranno essere assunti legalmente a patto che abbiano già finito le scuole medie e che compiano gli anni entro il 31 dicembre. Questo avviene in uno Stato in cui la media dell’abbandono scolastico è del 20% (in alcune contee supera il 40%), oltre ottantamila minori sono già impiegati come lavoratori e le violazioni delle leggi sul lavoro minorile sono più che triplicate negli ultimi sei anni.
I PROVVEDIMENTI sono stati presentati da Monique Miller, membra del Senato della Florida, come «un modo per ridurre le barriere che impediscono agli adolescenti di imparare un mestiere e di prepararsi alla vita». La stessa Miller ha dichiarato che a spingere per l’inserimento della norma sull’assunzione dei tredicenni sarebbe stato Randy Fine, repubblicano neoeletto al Congresso e fedelissimo di Trump. Secondo Miller, «la moglie di Fine ha chiamato e ha detto: “Nostro figlio vuole poter lavorare durante l’estate. Questo ha perfettamente senso, ma sfortunatamente il suo compleanno è alla fine dell’anno: è possibile permettergli non perdere l’estate per lavorare?”».
La redazione consiglia:
Appunti dagli Stati uniti di Trump: umani trattati come detriti del capitaleIN REALTÀ, al netto degli interessi personali di Fine, i repubblicani vedono questi provvedimenti come parte di un processo per riempire il vuoto lasciato dalle espulsioni di migranti irregolari, impiegati a migliaia in tutto lo Stato. A partire dal 2023 i datori di lavoro sono obbligati a verificare lo status di immigrato regolare dei propri dipendenti e di notificarlo al governo locale, pena una multa di mille dollari al giorno fino all’adempimento della richiesta. Questo, insieme agli ultimi provvedimenti di Trump, ha spinto ad andarsene molti fra gli irregolari non ancora deportati. L’idea dei repubblicani è di sostituire questi migranti, che spesso svolgevano lavori notturni, sottopagati, senza diritti, con giovane manodopera locale. A metterlo in chiaro è stato lo stesso Ron DeSantis, governatore della Florida, durante un incontro con Tom Homand, lo “zar del confine” di Trump, l’uomo a capo di tutto il programma di deportazioni. Ospite del New College of Florida, DeSantis ha affermato: «Perché importare stranieri, anche illegalmente, quando i ragazzi e gli studenti universitari dovrebbero essere in grado di fare questi lavori?».
DEL RESTO, la stessa Monique Miller ha un retroterra politico molto chiaro, che regala un contesto ideologico a queste proposte. La senatrice repubblicana fa
parte dell’organizzazione Moms for Liberty (mamme per la libertà), molto nota per le campagne contro di diritti della comunità Lgbtq+,contro la «propaganda gender» nelle scuole e contro l’uso delle mascherine e dei vaccini durante la pandemia di Covid-19. Il Southern Poverty Law Center, una associazione per i diritti civili con sede in Alabama, ha definito Moms for Liberty un «movimento di estrema destra che si impegna in attività contro l’inclusione degli studenti».
I legami con il neofascismo non potrebbero essere più chiari: nel dicembre del 2022 Moms for Liberty ha organizzato un evento antiabortista a Fort Lauderdale, Florida, dal titolo Protect the Children (“proteggete i bambini”) insieme ai Proud Boys, milizia armata di estrema destra, al quotidiano della far-right Breitbart e ai neonazisti della Goyim Defense League.
LE PROPOSTE di legge sul lavoro minorile in Florida hanno scatenato un’ondata di indignazione da parte delle opposizioni e dei sindacati. Rich Templin, dirigente locale del sindacato Afl-Cio, si è detto inorridito da questa mossa dei repubblicani. «Queste proposte di legge daranno tutto il potere ai datori di lavoro e renderanno molto più facile lo sfruttamento dei giovani. C’è molta pressione da parte degli imprenditori per fare cose come questa, perché stiamo assistendo a una vera e propria carenza di mercato del lavoro disposto a lavorare per salari bassi, senza benefit e con orari terribili» ha detto Templin.
«Invece di cambiare i modelli di business e trovare modi per incentivare le persone a fare questi lavori, imprenditori e politici continuano a cercare nuove fonti di manodopera a basso costo». Angie Nixon, attivista sindacale, eletta in Florida con i democratici e fondatrice della libreria indipendente Café Resistance, ha rincarato la dose: «La questione non potrebbe essere più chiara: vogliono manodopera a basso costo e ora la creeranno sulle spalle dei nostri figli».