- Metropolitane berlinesi superaffollate al limite della capienza: tre mesi di abbonamento mensile a 9 euro/mese e la benzina a 2,15 euro/litro hanno ridotto le auto circolanti e perfino le bici,
- dal barbiere ti chiedono se possono lavarti la testa con l'acqua fredda per risparmiare sulla bolletta,
- si prepara una legge per limitare le temperature invernali delle abitazioni a 18 gradi (contro i 22 attuali),
- i supermarket, dopo aver aumentato mediamente del 20-25 per cento i prezzi dei generi di prima necessità (diffidare delle statistiche sulla inflazione), si fanno concorrenza promettendo blocchi dei prezzi fino al 31 agosto,
- crisi, "non so con quale aggettivo", delle banche per cui si ridurranno i prelievi automatici al bancomat e si favoriranno i prelievi presso gli esercenti,
- il pasto quotidiano consumato da lavoratori e studenti durante la pausa del lavoro e studio ormai costa mediamente almeno 7 euro contro i 5 euro di qualche mese fa.
Non si tratta di comportamenti virtuosi o di esercizi di sobrietà finalizzata a costruire una società meno consumista, un futuro sostenibile e un nuovo modello di consumi più equo ma, come dicono sempre più spesso in TV, di prepararsi ad una economia di guerra.
Il tutto per permettere a USA e Federazione Russa di giocare a braccio di ferro mentre in Ucraina si muore senza neanche aver capito perchè."