Comunicato stampa
Tutta Faenza a fianco dei lavoratori della Cisa
La direzione aziendale della Cisa ha annunciato il 16 giugno alla Rsu e alle organizzazioni sindacali l’intenzione di mettere mano ad un piano di riorganizzazione motivato dall’esigenza di fronteggiare la crisi di fatturato e di redditività. In cosa consista il piano e quali siano le sue ricadute verrà reso esplicito nel corso dell’incontro che si terrà mercoledì 23 al ministero del Lavoro a Roma.
Le assemblee immediatamente convocate hanno espresso le grandi e comprensibili preoccupazioni
suscitate dalla notizia nei circa 530 dipendenti - molti dei quali donne - degli stabilimenti faentini della multinazionale Allegion. E’ stato deciso lo stato di agitazione e un nutrito presidio ha occupato piazza della Molinella nel tardo pomeriggio di mercoledì 17 mentre nel Ridotto del “Masini” si svolgeva l’annunciato convegno sulla cultura d’impresa promosso da Confindustria Ravenna.
Negli ultimi sette anni il faentino ha perso 1.700 posti di lavoro, centinaia di persone percepiscono una retribuzione ridotta per effetto di cassa integrazione e contratti di solidarietà, decine di aziende sono scomparse dal panorama economico e produttivo rendendo problematica ogni ipotesi di ripresa.
Faenza non può assolutamente permettere un ulteriore taglio dei posti di lavoro: in ballo c’è il rischio concreto di una lunga fase di declino e di impoverimento dalla quale nessuno potrebbe chiamarsi fuori.
Le lavoratrici e i lavoratori della Cisa non debbono essere lasciati soli. I sindacati devono guidarne le iniziative con determinazione, saggezza e unità. Tutta la città, a partire dal sindaco e dall’Amministrazione comunale, deve mobilitarsi e svolgere un ruolo attivo per la difesa del lavoro e del suo stesso futuro.
“L’Altra Faenza” si schiera a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori della Cisa e ne sosterrà le lotte in difesa dell’occupazione.
Faenza, 17 giugno 2015
L’Altra Faenza