Nel 2022, per il terzo anno consecutivo, la Regione Emilia-Romagna ha consultato gli adolescenti emiliano-romagnoli per conoscerne pensieri, emozioni ed esigenze, per capirne le necessità e le problematiche esistenti. Il ritratto che ne emerge è incentrato sulla voglia di rimettere al centro il contatto umano, definito come essenziale dopo due anni di pandemia, sulla fiducia che si percepisce in ambito familiare, sulla richiesta di una scuola più inclusiva e di qualità. A questi elementi si aggiunge il sentimento di incertezza sul futuro, per le prospettive lavorative e per un ambiente scolastico percepito ancora come troppo stressante. All'indagine hanno partecipato oltre 15 mila ragazze e ragazzi dagli 11 ai 19 anni in tutto il territorio regionale, studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Il progetto è frutto della collaborazione tra la Regione Emilia-Romagna (Direzione generale Cura della persona, salute e welfare - Settore politiche sociali, di inclusione e pari opportunità - Area Infanzia e adolescenza, pari opportunità, Terzo settore), l'Osservatorio Adolescenti del Comune di Ferrara e l'Ufficio scolastico regionale.
Tra i temi oggetto di indagine vi è quello delle sensazioni e delle emozioni provate nei diversi ambiti tipici della vita degli adolescenti: la scuola, la famiglia, gli amici. I sentimenti prevalenti legati all'ambito scolastico sono piuttosto negativi e l'ansia la fa da padrona con il 77% di studenti che la indica come stato d'animo costante e continuativo; seguono la noia (56%) e l'insicurezza (49%). In famiglia invece prevale il sentimento di fiducia (46%), ma anche quello di rabbia (25%). Le emozioni positive sono ai primi posti per quanto riguarda il tempo passato con gli amici, fonte di gioia per il 59% del campione, di fiducia per 35% e di solidarietà con i più fragili per il 33%.
Per quanto riguarda il tema delle prevaricazioni, del bullismo e della esclusione nel rapporto con i coetanei, la percentuale di adolescenti del campione che ha assistito a situazioni di particolare gravità come molestie, stalking e minacce, è tra il 20% e il 30%, mentre maggiormente frequente è il coinvolgimento, più o meno diretto, in episodi con offese, anche sessiste o razziste, così come in quelli di esclusione o di isolamento dal gruppo. Per quanto riguarda i temi su cui i ragazzi vorrebbero che la scuola facesse prevenzione al primo posto c'è la violenza di genere, indicata da quasi due terzi dei ragazzi, seguita dalla salute mentale, dall'educazione sessuale, dal consumo di sostanze e dall'educazione ambientale.
Una ulteriore area esplorata dall'indagine tocca la dimensione del futuro. In ambito lavorativo, si evidenzia in modo generalizzato il desiderio di un lavoro che offra prima di tutto stabilità economica (89% del campione) e soddisfazione personale (89%). Nella fiducia per il futuro rientrano i temi legati all'ambiente, molto cari alle nuove generazioni che sono cresciute in contesti scolastici generalmente molto attivi dal punto di vista della tutela dello spazio pubblico e in un contesto sociale sensibile allo stato di salute del pianeta. L'atteggiamento proattivo degli adolescenti è significativo soprattutto rispetto alla tutela degli spazi verdi (83% del campione) e alla raccolta differenziata (80%).
Sul fronte dei diritti civili, l'88% del campione pensa che ci debba essere maggiore uguaglianza nel lavoro e nella vita tra uomini e donne, il 76% giudica che i matrimoni tra persone dello stesso sesso debbano essere legali, il 73% che le coppie di persone dello stesso sesso possano avere/adottare figli senza ostacoli. Il 68% ritiene che debba essere possibile per i malati terminali una “morte dolce”, il 64% che le persone di origine straniera possano più facilmente ottenere la cittadinanza.
Nel rapporto completo “Tra presente e futuro. Essere adolescenti in Emilia-Romagna nel 2022”, disponibile sul Portale del Sociale della Regione Emilia-Romagna, sono contenute ulteriori analisi e tutti i dettagli dell'indagine.