Sul suo blog (www.ciwati.it ) Giuseppe Civati, già candidato alle primarie ed ora esponente della minoranza del Pd, dice la sua sul futuro della sinistra rispondendo, fra le altre, alle sollecitazioni di Rodotà e di Landini.
Il progetto politico di governo che manca (non solo a sinistra)
"... se deve essere sinistra sociale, allora, seguendo le indicazioni di chi parla di «maggioranza invisibile» e di chi riflette su modelli stranieri, oltre ai sindacati e
alla società civilissima che si batte da sempre per il rispetto della dignità umana, bisogna sapersi aprire ai precari che saluterebbero con favore un nuovo welfare, ai professionisti che chiedono concorrenza leale, alle imprese che puntano sulla qualità e su uno sviluppo consapevole. Alle donne, prima di tutto, che potrebbero essere le protagoniste di una vera rivoluzione culturale e politica.
Come sostengo da tempo, perciò, la sinistra si ricostituisce intorno a un progetto di governo diverso, che veda il concorso plurale di chi ha argomenti da illustrare e non solo moniti da pronunciare e una classe dirigente rinnovata perché competente e contemporanea.
... Un progetto che muova da un altro modello di riforme costituzionali, che mirino alla partecipazione, alla trasparenza, al legame diretto tra cittadino e rappresentante: che restituiscano sovranità ai cittadini. Che passi attraverso una riforma della politica, della sua organizzazione e del suo finanziamento. Che preveda una legge sul conflitto d’interessi e un pacchetto di misure precise per garantire la legalità, di sapore liberale."
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