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Meloni a Londra da Starmer: "Italia e Regno Unito costruiscano ponti. C'è un rischio da evitare"

Sull’uscio del 10 di Downing street la attende Keir StarmerGiorgia Meloni, di bianco vestita, saluta e si volta: la sua attenzione è attirata da un movimento.

‘’È uno dei famosi gatti…’’, dice il premier britannico indicando un felino. ‘’Io ne ho due’’, replica la presidente del Consiglio. Sorridono, ma neanche troppo. Il leader laburista, assieme a Emmanuel Macron, sta costruendo un percorso europeo alternativo a Donald Trump, che non prevede la mortificazione di Volodymyr Zelensky, ma una ‘’pace duratura e giusta’’.

Ma lo sta facendo bruciando da giorni i tempi delle altre cancellerie, e quindi spiazzando Roma. La premier non ha voglia di accodarsi all’Eliseo, dunque neanche agli inglesi che lavorano fianco a fianco con i francesi, perché non intende sfidare il tycoon.

Fuori da Downing Street sventolano bandiere ucraine, ma anche europee: il ciclone Trump fa miracoli. Quando Meloni siede nello studio di Starmer, pronuncia alcune frasi di circostanza sull’Ucraina, che ricalcano l’approccio degli ultimi giorni e delle ultime ore: più che schierarsi con Zelensky o contro Putin, sceglie di appellarsi all’unità transatlantica.

‘’Penso che sia molto importante evitare il rischio che l'Occidente si divida. Ho proposto una riunione tra gli Stati Uniti e i leader europei perché se ci dividiamo saremo tutti più deboli. E penso che in questo il Regno Unito e l'Italia possano svolgere un ruolo importante nella costruzione di ponti".

 

la diretta