SOCIALISTI. La leader Pd incassa il sostegno di Franceschini: «Elly ha vinto il congresso, guai a indebolirla». Bersani: un pezzo di establishment la tratta come una macchietta. Bonaccini: è ora di andare in piazza
Elly Schlein con il premier portoghese Antonio Costa
Un incontro di due ore con il premier portoghese e leader socialista Antonio Costa. Elly Schlein, dopo aver ospitato alla festa di Ravenna l’ex vicepremier spagnola Yolanda Diaz, prosegue nei suoi incontri con i leader socialisti e di sinistra europei. «Con Costa abbiamo parlato del progetto pilota di una trentina di aziende sul tema della riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario. In Portogallo lo stanno facendo e io credo che questa strada vada seguita anche in Italia perché si è verificato che aumenta anche la produttività», le parole della segretaria Pd.
Sono molti i temi, sia internazionali e europei, che di politiche economiche del governo portoghese che Schlein guarda con interesse. «Stanno facendo delle scelte per rilanciare l’economia e ridurre le disuguaglianze», ha spiegato. Citando poi altri temi come salario minimo, sanità pubblica, misure di sostegno al potere d’acquisto delle famiglie e politiche abitative. Si tratta di «priorità comuni delle forze socialiste europee nel rilancio dell’economia e del lavoro dignitoso, nella lotta ai cambiamenti climatici. Alle prossime europee la sfida è tutta qui, tra chi guarda al passato e ai confini come se risolvessero i problemi delle persone, e chi invece le prende per mano per migliorarne le condizioni di vita e di lavoro», il ragionamento della segretaria dem.
Prossimo appuntamento in agenda è quello con Pedro Sanchez, che potrebbe presto tornare al governo della Spagna.
Sul fronte interno, la leader Pd ieri ha incassato il sostegno di uno dei suoi grandi elettori, Dario Franceschini, e anche di Pier Luigi Bersani, fresco di rientro nel Pd. «Troppe volte abbiamo mostrato un partito diviso e litigioso», ha detto Franceschini alla festa Pd di Napoli. «Troppe volte abbiamo eletto un leader e dal giorno dopo abbiamo iniziato a indebolirlo: sono tutte cose che abbiamo pagato e non dobbiamo ripetere questo errore».
«Elly Schlein è stata eletta in un confronto democratico, sereno e vero – ha aggiunto l’ex ministro – ha vinto le primarie e dal giorno dopo bisogna che lavoriamo tutti in squadra. Non uniformando tutte le idee, perché il Pd ha al suo interno sensibilità, personalità e visioni culturali diverse, ma facendo una battaglia comune. Serve molta lealtà, compattezza, far diventare le diversità tra di noi un elemento di ricchezza e non di divisione. Se faremo queste cose ci metteremo nelle condizioni di avere un grande successo alle europee, poi via via iniziare il cammino per tornare alla guida del Paese».
Bersani, in un’intervista, ha rincarato: «Se guardassero Schlein dal basso invece che dall’alto vedrebbero che le perplessità di una parte delle nostre generazioni sono la speranza di una parte delle nuove». «Attenzione alle manovrette di un certo establishment che pensa: c’è una destra in difficoltà, una sinistra che balbetta, troveremo qualcosa di extracorporeo, di extrapolitico, che sopperisca», ha aggiunto Bersani. «Questo desiderio c’è. Lo sento, inutile fare gli ingenui. C’è un pezzo di sistema che sta trattando Elly come una macchietta».
Non è mancata una stoccata a Conte dopo gli attacchi del leader 5s ai dem sui migranti: «Spero siano solo tatticismi. Pensare che sia il più divisivo a vincere la competizione significa star fuori come un balcone: da qui a sei mesi ci sarà un’onda che chiederà unità per l’alternativa. Io sono convinto che fra Pd, 5S e sinistra-verdi una quadra si trova. Poi però occorre l’altro filone, quello liberal-democratico. Calenda non vuole? Dovremo trovare qualche altra soluzione. Trovo alcune sue posizioni condivisibili e lo stimo anche, il problema è che sembra non voglia mai tenere i piedi alla sera dove li ha messi la mattina».
Bonaccini ha incalzato Schlein sulla piazza: «Il tema è di provare ad andare in piazza, non solo con la Cgil. Io penso che il Pd, come Elly ha detto molto bene, debba prevedere ogni tanto di organizzarle anche lui le manifestazioni, alle quali chiamare tutti quelli che ci vogliono venire. E credo che con le opposizioni, su due temi, la battaglia sulla sanità, così come sul sanitario minimo legale, ci siano battaglie che si possono condividere insieme»