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Il segretario generale Cgil: “Confermiamo il no all’autonomia differenziata. Coi cinque quesiti cancelliamo le leggi che hanno esteso la precarietà”

"Confermiamo la nostra netta contrarietà alla legge sull’autonomia differenziata e riteniamo assolutamente necessario che il Parlamento e il governo non procedano nella direzione seguita finora”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, il giorno dopo il pronunciamento della Consulta a margine della conferenza stampa della Flc.

“Tutti i rilievi di costituzionalità che sono stati fatti – ha spiegato - vanno garantiti in questa discussione: parleremo con i soggetti che hanno raccolto le firme con noi per decidere come far vivere nel Paese questa battaglia”. 

Il leader di Corso d’Italia quindi aggiunge: “Poi capiremo meglio le ragioni che hanno portato la Consulta ad assumere questo orientamento. L’altra notizia importante è che si apre una primavera di diritti e di voto: i quesiti che sono stati raccolti offrono la possibilità di cancellare quelle leggi balorde che hanno ridotto i diritti ed esteso la precarietà”.

Per Landini “definire i Livelli essenziali di assistenza, mantenere la scuola la pubblica restano elementi fondamentali e necessari per arrivare al cambiamento”. 

Nei prossimi giorni, infine, “col mondo associativo e le forze politiche che hanno sostenuto i quesiti, discuteremo su come avviare una grande campagna per portare a votare il 50+1 dei cittadini e delle cittadine italiane”.