Occidoria, città ricca e spietata, è dominata da due Draghi e da un potente Diamante che ipnotizza ogni mente. L’esercito di Occidoria depreda e saccheggia i Territori, anno dopo anno, con crudele puntualità. Strade lastricate d’oro e cemento, prigionieri sfruttati, ambiente devastato e un passato misterioso. Ma tre ragazzini ribelli cercheranno di resistere, di capire, di salvare i Territori e l’ultimo albero rimasto, il vecchio faggio, colui che narra tutta la storia. Un racconto fantasy, una storia avvincente, indicata alla fascia 8-12 anni, che fa riflettere piccoli e grandi sulle più scottanti ingiustizie ambientali e sociali dei nostri tempi. In appendice 10 schede didattiche e proposte di attività su: i rifiuti, alimentazione sana e sostenibile, mobilità sostenibile, alberi e foreste, consumo di suolo, riscaldamento globale…
Gli Occidoriani erano creature pigre, insaziabili e voraci, dal sangue gelido e la mente offuscata....Nessuno protestava, nessuno si accorgeva del disastro ambientale, nessuno si scandalizzava della profonda ingiustizia tra Occidoria e i Territori. A volte, solo a volte però, una velata tristezza scendeva come nebbia sugli Occidoriani, e vagavano voci di tempi andati, ricordi di creature chiamate uomini, dal sangue caldo e dal cuore ribelle. Ma queste voci, che arrivavano veloci come il vento, allo stesso modo si azzittivano, prima che l'esercito piombasse a seminare terrore..."