A cent’anni dalla fine della prima guerra mondiale, ho pensato di correre la Cento chilometri 2018 in memoria delle vittime di tutte le guerre.
Mi fermerò a pregare davanti ai monumenti che ricordano i Caduti della Grande Guerra seminati lungo le strade della Cento. Sono davvero tanti: colpisce vedere decine di nomi in piccole frazioni oggi spopolate, cognomi ripetuti di intere famiglie falciate via dalla guerra, di generazioni cancellate.
Quanti giovani e adulti tolti alle loro case, al loro lavoro, alle loro comunità e inviati al fronte come carne da cannone, sacrificati alla retorica nazionalista e agli interessi di pochi, mandati a sparare ad altri giovani, ad altri padri, figli, fratelli.
I numeri di quella “inutile strage” come la definì papa Benedetto XV sono impressionanti: 10 milioni di morti, 600.000 italiani, 21 milioni di feriti tra i quali 8 milioni di mutilati e invalidi, 8 milioni di prigionieri, un numero enorme di sfollati e profughi (640.000 solo gli italiani in fuga dopo Caporetto) Senza contare i terribili strascichi che il primo conflitto mondiale lasciò in Europa: miseria, malattie, il sorgere di nuovi totalitarismi. Purtroppo anche oggi l’inutile strage continua in tanti conflitti spesso dimenticati in varie aree del mondo.
Assieme al ricordo e alla preghiera per i caduti, vorrei far risuonare la voce di profeti e di eventi di pace di cui pure in questo 2018 ricorrono anniversari significativi: Martin Luther King e Padre Pio da Pietrelcina a 50 anni dalla morte (1968), don Tonino Bello sulla cui tomba è andato a pregare papa Francesco a 25 anni dalla scomparsa (1993), i 50 anni dalla prima Giornata mondiale di preghiera per la Pace voluta da Paolo VI nel 1968, i 70 della Costituzione che ci ha garantito il più lungo periodo di pace della nostra storia unitaria.
Sono voci che ci invitano nonostante tutto a camminare sulle vie della pace, ad essere artigiani di pace, a fare anche dello sport una palestra di pace tra i popoli.
Nel cammino mi farò aiutare da un libretto che potete trovare presso la libreria Cultura Nuova, presso alcuni punti di ristoro della corsa, sui siti 100kmdelpassatore.it, parrocchiasansavino.it.
Per chi vuole venirmi incontro in bici e condividere le ultime tappe del cammino, conto di essere a Brisighella verso le 7, a Errano sulle 8.30, a Faenza verso le 10 e a Messa al Paradiso alle 11… gambe permettendo…
Buona 100 Km di pace!
don Luca
(Don Luca Ravaglia, parroco di San Savino in Paradiso di Faenza)
Mi fermerò a pregare davanti ai monumenti che ricordano i Caduti della Grande Guerra seminati lungo le strade della Cento. Sono davvero tanti: colpisce vedere decine di nomi in piccole frazioni oggi spopolate, cognomi ripetuti di intere famiglie falciate via dalla guerra, di generazioni cancellate.
Quanti giovani e adulti tolti alle loro case, al loro lavoro, alle loro comunità e inviati al fronte come carne da cannone, sacrificati alla retorica nazionalista e agli interessi di pochi, mandati a sparare ad altri giovani, ad altri padri, figli, fratelli.
I numeri di quella “inutile strage” come la definì papa Benedetto XV sono impressionanti: 10 milioni di morti, 600.000 italiani, 21 milioni di feriti tra i quali 8 milioni di mutilati e invalidi, 8 milioni di prigionieri, un numero enorme di sfollati e profughi (640.000 solo gli italiani in fuga dopo Caporetto) Senza contare i terribili strascichi che il primo conflitto mondiale lasciò in Europa: miseria, malattie, il sorgere di nuovi totalitarismi. Purtroppo anche oggi l’inutile strage continua in tanti conflitti spesso dimenticati in varie aree del mondo.
Assieme al ricordo e alla preghiera per i caduti, vorrei far risuonare la voce di profeti e di eventi di pace di cui pure in questo 2018 ricorrono anniversari significativi: Martin Luther King e Padre Pio da Pietrelcina a 50 anni dalla morte (1968), don Tonino Bello sulla cui tomba è andato a pregare papa Francesco a 25 anni dalla scomparsa (1993), i 50 anni dalla prima Giornata mondiale di preghiera per la Pace voluta da Paolo VI nel 1968, i 70 della Costituzione che ci ha garantito il più lungo periodo di pace della nostra storia unitaria.
Sono voci che ci invitano nonostante tutto a camminare sulle vie della pace, ad essere artigiani di pace, a fare anche dello sport una palestra di pace tra i popoli.
Nel cammino mi farò aiutare da un libretto che potete trovare presso la libreria Cultura Nuova, presso alcuni punti di ristoro della corsa, sui siti 100kmdelpassatore.it, parrocchiasansavino.it.
Per chi vuole venirmi incontro in bici e condividere le ultime tappe del cammino, conto di essere a Brisighella verso le 7, a Errano sulle 8.30, a Faenza verso le 10 e a Messa al Paradiso alle 11… gambe permettendo…
Buona 100 Km di pace!
don Luca
(Don Luca Ravaglia, parroco di San Savino in Paradiso di Faenza)