Al Presidente della Regione Emilia Romagna
Dott. Stefano Bonaccini
e p.c.
al Direttore Generale dell’Ausl Romagna Dott. Marcello Tonini
al Direttore del Distretto Sanitario Dott.ssa Marisa Bianchin
al Sindaco di Faenza Dott. Giovanni Malpezzi
Oggetto: Casa della Salute e disagi della popolazione a Faenza.
Egregio Presidente Bonaccini,
leggendo la delibera n. 2128 votata dalla Giunta Regionale il 5 dicembre 2016 che aveva come oggetto “Case della Salute: indicazioni regionali per il coordinamento e lo sviluppo delle Comunità di Professionisti e della Medicina d’iniziativa” abbiamo notato con piacere che per ben tre volte nelle prime dieci pagine si sottolinea che la Casa della Salute deve essere “una struttura facilmente riconoscibile e raggiungibile dalla popolazione”(pagg. 3, 9 e 10), nonché “… parte integrante dei luoghi di vita delle comunità locali” (pag. 9).
Contrariamente a quanto deliberato dalla Giunta Regionale nella citata delibera, a Faenza è stata avviata la realizzazione di una Casa della Salute che non è facilmente riconoscibile perché inglobata dentro un grande Centro commerciale (Centro commerciale “La Filanda”, via della Costituzione 28) a sua volta non facilmente raggiungibile perché molto decentrato oltre un cavalcavia perennemente ingolfato dal traffico di chi va in autostrada. Raggiungere questo Centro “La Filanda” è impresa ardua e pericolosa per qualunque mezzo. Infatti, servendosi dei mezzi pubblici si devono prendere due autobus che impiegano 40 minuti e passano ogni mezz’ora; in bicicletta, dopo aver superato un tortuoso sottopassaggio, ci si trova immersi nella girandola di auto e camion che ruota intorno a una grande rotonda e infine in auto si scende in un parcheggio sotterraneo e per risalire occorre servirsi di una scala mobile che non è adatta a persone anziane o con difficoltà motorie, mentre i parcheggi in superficie non sono mai vicini agli ambulatori.
Uno dei primi servizi trasferiti in quella Casa della Salute è il Servizio prelievi su prenotazione nonché il ritiro di tutti i referti, compresi quelli dei prelievi ad accesso diretto che ancora si fanno all’Ospedale civile.
Per una popolazione che è sempre più vecchia e che si muove con difficoltà il disagio è grandissimo, ma non sembra essere capito dai dirigenti dell’Ausl Romagna.
Se la delibera n. 2128 votata dalla Giunta Regionale ha un peso, noi Le chiediamo di fare in modo che essa venga applicata anche a Faenza.
Abbiamo bisogno di una Casa della Salute “facilmente riconoscibile e facilmente raggiungibile nonché parte integrante dei luoghi di vita della comunità locale”, tutte caratteristiche che il Centro commerciale “La Filanda” non ha.
Segnaliamo in particolare l’urgenza di riportare il servizio prelievi su prenotazione nell’ambito dell’Ospedale con il relativo ritiro di tutti i referti poiché la comunità faentina non è ancora pronta ad avere un fascicolo sanitario elettronico per ogni utente.
Se avrà tempo di venire a Faenza, saremo lieti di mostrarle di persona tutti i limiti della scelta operata dall’Ausl Romagna e da noi solo sommariamente descritti in questa lettera.
In attesa di un suo fattivo intervento ringraziamo per l’attenzione e inviamo distinti saluti.
Faenza, 29 marzo 2017
Nome e cognome data di nascita Comune di residenza firma
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(Seguono decine di firme, prima firmataria Marcella Morelli via G. da Maiano, 13 Faenza Tel. 0546/660492)