Il premio Nobel per la Fisica: "Gli Stati non hanno mai firmato un trattato. Oggi bisogna ottenere un impegno che vieti l'utilizzo dell'atomica in caso di conflitto"
"Irischi di guerra nucleare sono decisamente elevati, perché nel passato gli Stati non sono mai arrivati a firmare un trattato in cui si impegnassero a non usare l'arma atomica per primi". Così il premio Nobel per la Fisica, Giorgio Parisi, parlando a margine dell'evento "Fermiamo le lancette del Doomsday Clock", nella sede della Cgil nazionale. "Quindi - prosegue - la dottrina nucleare di tantissimi Stati, come la Francia, l'Inghilterra ma anche la Russia, è che l'atomica può essere usata in caso di invasioni del territorio, se è in ballo la sopravvivenza dello Stato nazionale".
"Una brutta situazione - spiega il Nobel -, È chiaro che oggi bisogna cercare di ottenere un impegno che vieti l'arma nucleare in caso di guerra. Adesso è una roulette russa: in teoria alla Russia non conviene utilizzare armi atomiche, ma non possiamo essere certi che lo Stato russo faccia solo ciò che gli conviene. Al momento - conclude - tutto è rischioso