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Comunicato stampa

Solo vernice verde

 

Non desta stupore l’annuncio del progetto di espansione del supermercato Conad che va ad occupare un ampio spazio all’interno dell’Arena Borghesi.

Da quanto apparso sulla stampa, emerge solo il tentativo risibile di nascondere il dato reale di un ampliamento che cancella lo spazio alberato, corrispondente a un quinto della superficie dell’Arena Borghesi, distrutto per fare posto alla nuova costruzione.

Piantare qualche albero di alto fusto non equivale la perdita di un ampio spazio alberato (330 mq.), formato da imponenti tigli e grandi tassi; un ambiente che determina l’identità dell’Arena Borghesi, la sua continuità e la coerenza col paesaggio del Viale Stradone.

Distruggendo questo spazio, l’arena si riduce drasticamente, la platea viene schiacciata dal nuovo ampliamento del supermercato.

Una ristretta “copertura verde” del nuovo edificio, costruito a ridosso della platea, può solo mascherare il muro, ma non sostituire l’ampio spazio che conferisce il carattere di questo luogo storico.

Italia Nostra e Legambiente si oppongono a una tale alterazione del paesaggio dell’Arena Borghesi, e tuttavia ricordano che il progetto Conad dovrà seguire la procedura di definizione “di accordo urbanistico con i privati”.

Le associazioni, come previsto dalla legge regionale, hanno chiesto di essere coinvolte in tale percorso, anche in rappresentanza delle oltre 2600 persone che hanno firmato la petizione contro la cementificazione di Arena Borghesi.

Lo svolgimento della prossima stagione cinematografica non può essere condizionato da un’eventuale data ipotizzata da Conad per ottenere il rilascio di autorizzazioni al progetto.

I dubbi che stanno emergendo sullo svolgimento della prossima stagione sono la diretta conseguenza del progetto di Conad per l’ampliamento del supermercato.

Italia Nostra e Legambiente chiedono la continuità della programmazione cinematografica nel 2019, facendo gli eventuali interventi di messa in sicurezza.

Il progetto Conad, sul quale le associazioni ribadiscono l’opposizione, deve seguire almeno le normali procedure, previste per ogni cittadino o impresa.

 

Faenza, 18 ottobre 2018