La proposta di legge costituzionale che il senato voterà oggi dissolve l’identità della Repubblica nata dalla Resistenza. È inaccettabile per il metodo e i contenuti; lo è ancor di più in rapporto alla legge elettorale già approvata.
Nel metodo: è costruita per la sopravvivenza di un governo e di una maggioranza privi di qualsiasi legittimazione sostanziale dopo la sentenza con la quale la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità del «Porcellum». Molteplici forzature di prassi e regolamenti hanno determinato in parlamento spaccature insanabili tra le forze politiche, giungendo ora al voto finale con una maggioranza raccogliticcia e occasionale, che nemmeno esisterebbe senza il premio di maggioranza dichiarato illegittimo.
Nei contenuti: la cancellazione della elezione diretta dei senatori, la drastica riduzione dei componenti — lasciando immutato il numero dei deputati — la composizione fondata su persone selezionate per la titolarità di un diverso mandato (e tratta da un ceto politico di cui l’esperienza dimostra la prevalente bassa qualità) colpiscono irrimediabilmente il principio della rappresentanza politica e gli equilibri del sistema istituzionale.
Non basta l’argomento del taglio dei costi, che più e meglio poteva perseguirsi con scelte diverse. Né basta l’intento dichiarato di costruire una più efficiente Repubblica delle autonomie, smentito dal complesso e farraginoso procedimento legislativo, e da un rapporto stato-Regioni che solo in piccola parte realizza obiettivi di razionalizzazione e semplificazione, determinando per contro rischi di neo-centralismo.
Il vero obiettivo della riforma è
Commenta (1 "Commento")Questa lettera era stata inviata al settimanale SetteSereQui, che, fino ad oggi, non l'ha pubblicata.
…replicando all’intervento in Senato del sen. Stefano Collina
L’importante è pedalare,……dove si arriva non importa
E’ ciò che si coglie dall’intervento del senatore Collina, fatto in Senato il 17 settembre, dove il leitmotiv è: queste riforme istituzionali servono per “uscire dalle logiche dell’emergenza, […] mettere le istituzioni e la politica in condizione, […] di fare un grande passo in avanti in termini di adeguatezza e di modernizzazione del nostro Paese”.
Tutto il discorso non entra nel merito dell’oggetto in causa – d’altronde a cosa servirebbe – ma usa la tattica del far proprie le critiche altrui, guardandosi bene dall’affrontare dialetticamente le argomentazioni.
Colpiscono in particolare alcuni passaggi:
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Commenta (0 Commenti)Lunedì sera, 21 settembre 2015, si è tenuta la terza uscita delle Staffette del lavoro* del Teatro Due Mondi alla presenza del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti e di un folto pubblico in occasione dell'incontro organizzato dal PD di Castel Bolognese sul tema “La riforma del Lavoro: nuove opportunità di sviluppo”.
"L'attenzione intorno alla vertenza CISA e al tema del lavoro - scrive il Teatro Due Mondi - ha suscitato grande l'interesse verso le Staffette del lavoro che hanno preso il via il 10 settembre scorso a Massa Lombarda e stanno raccogliendo sempre nuove adesioni da parte di enti, associazioni e organizzatori di eventi del territorio. Ma siamo solo all'inizio e vogliamo che le Staffette del lavoro siano sempre più presenti con un tam tam che coinvolga il maggior numero di realtà. Continua pertanto la nostra ricerca di partecipanti, sia in qualità di volontari (lavoratori, studenti, pensionati, attori e non attori, cittadini giovani e meno giovani) disponibili a diventare parte del gruppo sia in qualità di organizzatori di eventi pubblici (teatro, cinema, musica, mostre, sagre e altro) che vogliano rendersi disponibili ad ospitare una Staffetta del lavoro alla propria iniziativa. Il progetto vuole così cercare di spargersi in maniera capillare in tutte le situazioni, con l'obiettivo di abbracciare pubblici molto diversi e lontani tra loro, unendoli in una trama che mette il lavoro al centro dell’interesse della comunità, per creare sostegno alle lotte presenti e a quelle future.
Molte sono le richieste arrivate in questi giorni e per le Staffette del lavoro si prospetta un weekend ricco di appuntamenti".
Ecco i prossimi appuntamenti con le Staffette del Lavoro:
Venerdì 25 settembre 2015
- ore 21.00 Cinema Europa
Sabato 26 settembre 2015:
- ore 15.00 Festa delle Associazioni dell'unione della Romagna Faentina, Parco G. Liverani - Via Calamelli, Faenza.
- ore 17.30 Bottega Bertaccini, Corso Garibaldi 4-Faenza, Alessandro Bonaccorsi presenta il suo libro “Il surrealismo gentile di Gianni De Conno” (Alkemia Books).
- ore 18.00 Circolo Prometeo, vicolo Pasolini 6- Faenza, Daniele Scarazzati e Mauro Gurioli presentano il libro “La mia banda suona il rock”
- ore 21.00 Cinema Europa.
Domenica 27 settembre 2015
- ore 17.30, 19.15 e 21.00 Cinema Europa
Le Staffette del lavoro saranno inoltre presenti in città al MEI il 3-4 ottobre 2015, al CULTURA IMPRESA festival il 23-25 ottobre 2015, alla Biblioteca Comunale Manfrediana il 24 ottobre, al Palazzo delle Esposizioni l'11 ottobre 2015.
Info www.teatroduemondi.it e sulla pagina facebook Teatro Due Mondi.
* Un gruppo di Staffette del lavoro sarà presente ad ogni iniziativa pubblica che si terrà nel comprensorio faentino a partire dal mese di settembre, col compito di leggere un breve brano riguardante il tema del lavoro (non più di 5 minuti di un frammento di testo, di articolo, di poesia). Il Teatro Due Mondi si occupa di reclutare le Staffette del lavoro; ricerca e sceglie i testi che verranno letti in pubblico; con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura raccoglie le disponibilità degli enti organizzatori ad ospitare il progetto; organizza il calendario delle uscite, ruotando e alternando i volontari tenendo conto della loro disponibilità.
Comunicato Stampa
IL GRUPPO DELLO ZUCCHERIFICIO TORNA A RAVENNA CON “IL GRIDO DELLA FARFALLA”,
FESTIVAL DELL’INFORMAZIONE LIBERA
Il Grido Della Farfalla, il festival dell’informazione libera organizzato dall’associazione “Gruppo dello Zuccherificio”, giunge alla 7^ edizione. Dal 24 al 27 settembre, la festa dell’informazione libera di terrà in Piazza Unità d'Italia a Ravenna. Conferenze, spettacoli teatrali, lezioni e concerti che prendono spunto dalle attività del Gruppo dello Zuccherificio e dagli interessi dei suoi componenti. Un insieme di persone con diverse competenze, passioni e idee che forniscono una particolare capacità di trattare i temi dell'attualità.
In caso di pioggia, gli incontri si svolgeranno a Palazzo Rasponi, Piazza Kennedy a Ravenna, entrata sul retro dell'edificio.
Il programma di questa edizione si apre Giovedì 24 dalle 10 alle 18 presso la Sala Multimediale del Museo MAR, via di Roma 13 con L’accoglienza possibile, giornata formativa dedicata alle politiche di accoglienza e integrazione. Salvo imprevisti, sarà presente anche l sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini.
In collaborazione con Ass. Nazionale Comuni Virtuosi e con la Scuola di Altra Amministrazione. Costo giornata formativa e pranzo 50€. Prenotazione necessaria.
Venerdì 25, dalle 9.30 alle 17.30, nella sala del Palazzo Comunale, via d’Azeglio 2, si terrà Datajournalism Workshop. Andrea Nelson Mauro, fondatore di Datamedia Hub e Dataninja, terrà un corso e un laboratorio giornalistico sul tema Datajournalism. Il corso è patrocinato dall’ordine dei giornalisti e rilascia crediti per la formazione continua.
Alle 21.00, in Piazza Unità d’Italia, primo incontro pubblico del Grido 2015. Luca Mercalli (Scala Mercalli , “Che tempo che fa” RAI3 e Climatologo della società Meteorologica Italiana) spiegherà al pubblico come cambia il clima. Ravenna come Calcutta? Scenari climatici poco desiderabili: come fare per evitarli. L'evento è realizzato in collaborazione con la Settimana del buon vivere.
La serata di chiude alle 22.45 con Panarama Swing Duo. Canzoni swinganti dai ‘30 ai ’60 con contrasto di sonorità dall’est al sud. Swing e Jazz manouche in piazza con il Maestro Valentin Florea alla fisarmonica e Raffaello Dileo alla voce e alla chitarra.
La mattinata di sabato 26 è dedicata alle scuole. Alle 9,00 il Grido della Farfalla 2015 porterà
La scuola in piazza, in Piazza Unità d’Italia, con la partecipazione di alcune classi degli istituti superiori ravennati. Dopo il successo dello scorso anno, il Gruppo dello Zuccherificio ripropone le Lectio magistralis, un tuffo dentro mondi diversi attraverso le lezioni di tre protagonisti del proprio campo. Saranno ospiti Cristiano Cavina, scrittore, Roberto Magnani, attore del Teatro delle Albe e Serena Fagnocchi, fisica, ex ricercatrice universitaria.
Alle 11.00 al Caffè Letterario in via Diaz, presenteremo Mio padre in una scatola da scarpe, il primo romanzo di Giulio Cavalli edito da Rizzoli.
“Michele Landa non è un eroe, e neppure un criminale. Tutto ciò che desidera è coltivare il suo orto e godersi la famiglia, vuole guardarsi allo specchio e vederci dentro una persona pulita”. Ispirato ad una
(Luciana Castellina da il manifesto)
Non sono greca e perciò domenica non voto. Tantomeno sono autorizzata a suggerire ai greci come votare. Ma non me la sento nemmeno di dire che questa mia astensione deriva dal fatto che i loro sono affari che non mi riguardano. Se un anno fa in tanti ci siamo ritrovati a sostenere (o meglio a costruire) una lista che si è chiamata l’«altra Europa con Tsipras» non è stato per via di una stravaganza modaiola, perchè Siryza stava vincendo e noi in Italia no. E’ stato perchè abbiamo capito che la partita che Alexis stava ingaggiando con i mostri dell’euro capitalismo era anche la nostra partita. Per questo oggi, almeno virtualmente, votiamo anche noi. Come andrà a finire la vicenda greca riguarda tutti gli europei. Perché il governo di Syriza ha aperto, finalmente, un contenzioso di carattere generale su cosa debba e cosa non debba essere l’Unione Europea, una questione che è destinata a segnare il nostro futuro e dunque tutti ci coinvolge. Fino al luglio scorso su quale fosse la nostra parte politica non ci sono stati dubbi. È facile quando le cose si sviluppano in modo lineare. Purtroppo, però, non accade quasi mai. Non è accaduto neppure in questo caso. Sappiamo tutti di cosa sto parlando: della rottura che si è verificata in Syriza per via di un diverso giudizio su un quesito reso drammatico dalle condizioni feroci in cui è stato posto: accettare, pur considerandolo tremendo, di gestire il memorandum che conteneva il diktat della Troika, sperando di riuscire ad evitare i danni peggiori, e cioè cercando di rendere almeno un po’ più equa la stupida austerità imposta, oppure rifiutare, e scegliere la strada impervia di una isolata uscita dall’Eurozona. Io sono fra coloro che ritengono
Leggi tutto: Grecia, restare sul ring per tenere aperta la possibilità di una alternativa
Commenta (0 Commenti)Il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale riunito a Roma il 14 settembre conferma la validità e l’attualita’ della petizione, con raccolta di firme, rivolta ai senatori per chiedere loro di non approvare la legge di modifica della Costituzione italiana, nata dalla Resistenza, senza radicali e sostanziali modifiche nel merito,anzitutto reintroducendo l’elettività dei senatori, che non è affatto in contraddizione con la posssibilità di distiguere i ruoli delle camere superando il cosiddetto bicameralismo perfetto. Tuttavia questo non è l’unico aspetto che deve essere cambiato perché al futuro Senato vanno attribuiti compiti reali, ad esempio di verifica e controllo, e la sua composizione deve trovare un equilibrio diverso e più congruo con la Camera dei deputati, ottenendo ugualmente il risultato di riduzione dei parlamentari, così occorre rivedere la centralizzazione, prevista dal nuovo titolo V, a danno delle Regioni e dei Comuni, con particolare riguardo a decisioni che hanno gravi conseguenze sulla salute, sull’ambiente, sulla realtà sociale, sull’assetto dei territori. Occorre quindi una modifica radicale della proposta Renzi-Boschi. Naturalmente la raccolta di firme è solo un aspetto dell’avvio di una campagna di iniziative che deve estendersi e rafforzarsi, soprattutto a livello territoriale, con volantinaggi, prese di posizione e ogni altra iniziativa atta a premere sui senatori perché rivendichino la loro piena autonomia e adottino comportamenti all’altezza della sfida. Le difficoltà del governo Renzi ad imporre il pericoloso pasticcio istituzionale rappresentato dalle modifiche della Costituzione proposte dalle legge Renzi-Boschi, che va sempre visto insieme alla nuova legge eletttorale ipermaggioritaria per la Camera approvata con strappi e voti di fiducia a raffica, consentono di proseguire ancora nei prossimi giorni la mobilitazione per premere sui senatori, in particolare a livello territoriale, per chiedere loro esplicitamente di votare contro questa legge. L’obiettivo e’ fermare lo scasso della Costituzione e respingere il ricatto delle elezioni anticipate, che peraltro non è decisione nella disponibilità del governo.
Il coordinamento ribadisce che se questa legge dovesse comunque essere approvata senza le modifiche di fondo indicate non resta che prepararsi alla battaglia per il no nel referendum nel 2016, con l’augurio che come nel 2006 venga bocciata questa controriforma.