L'imminente tornata elettorale per l'elezione del Sindaco e del Consiglio comunale di Faenza finora ha suscitato un dibattito in sordina. Ogni qual volta è venuto alla ribalta un tema che poteva causare dei rischi per la tenuta della Giunta, Giovani Malpezzi ha manifestato una certa abilità di manovra, riuscendo a dribblarlo.
Così è stato per le tesi revisioniste da lui sostenute nel corso delle commemorazioni ufficiali della Resistenza antifascista, nei primi due anni del suo mandato. La sostanziale equiparazione tra i Partigiani ed i combattenti della RSI, riuniti sotto l'ampio mantello della “buona fede”, fu accolta, a Sinistra, con stupore ed amarezza.
La “vexata quaestio” del piano del traffico si è gradualmente sgonfiata, soprattutto per l'ottusità dei suoi oppositori, tutti tesi a difendere il traffico automobilistico sempre ed ovunque, in un centro storico che rischiava il collasso. Il piano ha raggiunto buona parte dei suoi obiettivi: il traffico nel centro si parzialmente è ridotto; si può, e si deve, ora ragionare del raggiungimento di obiettivi più ambiziosi, come l'ampliamento dell'isola pedonale e l'aumento degli autobus elettrici.
Su questo punto Malpezzi è stato indubbiamente aiutato dal tempo a sua disposizione: la scadenza elettorale
Leggi tutto: Elezioni comunali 2015: tutto già deciso? Qualche riflessione
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Prima ancora che una conquista per il mondo del lavoro, la Legge 300/70 “Statuto dei diritti dei lavoratori” fu considerata una conquista di civiltà, l’ingresso della Costituzione nelle fabbriche. L’art. 18 ne rappresentava un cardine fondamentale in quanto poneva al centro la dignità di lavoratrici e lavoratori.
Facendo quanto non era riuscito a Berlusconi, un governo che si dice di centro-sinistra l’ha cancellato. E canta vittoria. Chi era ieri contro il centro-destra perché attaccava i diritti di chi lavora e oggi sta con Renzi, qualche domanda dovrà pur porsela.
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Vittorio Bardi di “Si rinnovabili No nucleare” e Massimo Sangiorgi del “Circolo Legambiente Faenza”, intervengono di nuovo sul progetto di ampliamento di Enomondo, con una lettera aperta al Sindaco e ai Consiglieri Comunali: "crediamo sia necessario discutere pubblicamente sull'opportunità di questo progetto, a partire dal Consiglio comunale" e concludono: "nel momento in cui si sta discutendo del PAES (Piano di Azione per l'Energia Sostenibile) a noi pare, si renda opportuno definire alcuni precisi orientamenti: la potenza degli impianti a biomasse installati nel nostro territorio non può essere aumentata".
Di seguito il testo della lettera.
A Piazza Syntagma la Grecia torna in piazza per difendere le proprie scelte, la dignità dei popoli e la democrazia di tutta Europa. Il ricatto della BCE al nuovo governo greco è un ricatto contro tutti noi.
Leggi tutto: E' cambiata la Grecia, cambiamo l'Europa
Commenta (0 Commenti)Tutti ci siamo sentiti “Charlie”, dopo lo spaventoso attentato parigino.
A quanto si sa, si è sentito improvvisamente tale anche uno studente dell'Istituto Tecnico “Oriani” di Faenza, che ha affisso nella scuola i fumetti del noto settimanale satirico che canzonavano il Profeta Maometto (o, per meglio dire, Mohammed).
Una studentessa mussulmana, sentendosi offesa, li ha strappati. L'on. Pini della Lega Nord, ne ha approfittato per una interrogazione parlamentare, Faenza è finita sulla stampa nazionale, con grande gioia del sito Faenzanet, che per primo ha diffuso la notizia.
Dunque: secondo Pini, Salvini e soci, la tolleranza delle idee altrui nella scuola pubblica (la scuola di tutti, la scuola della Repubblica, dicevamo da giovani!), consiste nel consentire agli studenti la libertà di offendersi reciprocamente?
La scuola è un luogo di convivenza di frontiera, basato su equilibri delicati. Gli insegnanti che si dedicano a questa difficile costruzione non ci ridono sopra.
La necessità di una riflessione e l'urgenza di un'analisi da sinistra sulla crisi della democrazia che il terrorismo jahadista rischia di provocare anche in Europa è a tutti evidente. I fondamentalisti islamisti stanno alimentando un forte rigurgito fascista già in atto in molti paesi europei (la Le Pen in Francia, la Lega di Salvini in Italia, e tanti altri). mentre la reazione delle istituzioni maschera spesso un unanimismo solo di facciata.
Le prime "... vittime di tutto questo sono i democratici arabi, i progressisti musulmani, i socialisti e comunisti consegnati agli aguzzini, i kurdi e i palestinesi sacrificati a un realismo che aveva la sola volontà di non far crescere niente di progressista in Medio Oriente ..." così scrive in questo articolo Umberto Mazzantini su GreenReport.it
I due fratelli assassini Kouachi, che hanno fatto strage nella redazione di Charlie Hebdo, ed un altro terrorista, Amedy Coulibaly, che ha attaccato un market kosher a Porte de Vincennes, hanno alla fine trovato la loro “gloriosa fine da martiri”, abbattuti dalle forze speciali dopo essere stati accerchiati dalla polizia francese, ci sarebbero anche ostaggi morti a Porte de Vincennes. Intanto, mentre lo Stato Islamico rivendicava e minacciava, stamani François Hollande
Leggi tutto: Charlie Hebdo, l’Islam e la sinistra - Umberto Mazzantini su GreenReport.it
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