Tutti ci siamo sentiti “Charlie”, dopo lo spaventoso attentato parigino.
A quanto si sa, si è sentito improvvisamente tale anche uno studente dell'Istituto Tecnico “Oriani” di Faenza, che ha affisso nella scuola i fumetti del noto settimanale satirico che canzonavano il Profeta Maometto (o, per meglio dire, Mohammed).
Una studentessa mussulmana, sentendosi offesa, li ha strappati. L'on. Pini della Lega Nord, ne ha approfittato per una interrogazione parlamentare, Faenza è finita sulla stampa nazionale, con grande gioia del sito Faenzanet, che per primo ha diffuso la notizia.
Dunque: secondo Pini, Salvini e soci, la tolleranza delle idee altrui nella scuola pubblica (la scuola di tutti, la scuola della Repubblica, dicevamo da giovani!), consiste nel consentire agli studenti la libertà di offendersi reciprocamente?
La scuola è un luogo di convivenza di frontiera, basato su equilibri delicati. Gli insegnanti che si dedicano a questa difficile costruzione non ci ridono sopra.
La necessità di una riflessione e l'urgenza di un'analisi da sinistra sulla crisi della democrazia che il terrorismo jahadista rischia di provocare anche in Europa è a tutti evidente. I fondamentalisti islamisti stanno alimentando un forte rigurgito fascista già in atto in molti paesi europei (la Le Pen in Francia, la Lega di Salvini in Italia, e tanti altri). mentre la reazione delle istituzioni maschera spesso un unanimismo solo di facciata.
Le prime "... vittime di tutto questo sono i democratici arabi, i progressisti musulmani, i socialisti e comunisti consegnati agli aguzzini, i kurdi e i palestinesi sacrificati a un realismo che aveva la sola volontà di non far crescere niente di progressista in Medio Oriente ..." così scrive in questo articolo Umberto Mazzantini su GreenReport.it
I due fratelli assassini Kouachi, che hanno fatto strage nella redazione di Charlie Hebdo, ed un altro terrorista, Amedy Coulibaly, che ha attaccato un market kosher a Porte de Vincennes, hanno alla fine trovato la loro “gloriosa fine da martiri”, abbattuti dalle forze speciali dopo essere stati accerchiati dalla polizia francese, ci sarebbero anche ostaggi morti a Porte de Vincennes. Intanto, mentre lo Stato Islamico rivendicava e minacciava, stamani François Hollande
Leggi tutto: Charlie Hebdo, l’Islam e la sinistra - Umberto Mazzantini su GreenReport.it
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Un ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale di Faenza nella seduta del 15 dicembre recante il titolo “Valorizzazione e sostegno alla famiglia naturale” ha suscitato sconcerto e rabbia in buona parte dell'opinione pubblica non solo faentina, ma anche nazionale.
Il suo contenuto, che si potrebbe in sintesi definire, per usare un eufemismo, "retrogrado", ha acceso i riflettori della stampa nazionale sulla città di Faenza, e non è stato un bel effetto. Anche perché quelle frasi e quei concetti sono stati votati e quindi condivisi dal Sindaco, dal Presidente del Consiglio comunale e da metà del gruppo consiliare del Partito democratico, oltre che, ma a molti questo può sembrare naturale, dalla Lega e da Forza Italia, così giusto per ricordare a tutti che questa destra italiana proprio non ha nulla a che spartire con la tradizione del liberalismo.
Perché ciascuno possa autonomamente formarsi un'opinione su quali concetti abbia espresso il Consiglio comunale di Faenza e quali richieste siano state fatte a nome dell'intera collettività, riportiamo qui l'Ordine del giorno approvato.
Per capire lo spirito ed il retroterra ideologico di questa risoluzione in fondo all'odg potete leggere la proposta originaria presentata dal gruppo consiliare Forza Italia - centrodestra italiano.
- Sul sito di Repubblica una sintesi delle reazioni politiche in questo link
Numerose le reazioni sia di esponenti politici sia della società civile. Potete leggere nel nostro sito:
- Una petizione sottoscritta dai consiglieri comunali del Pd che hanno votato contro e da dirigenti, militanti e simpatizzanti di quel partito in contrasto con l'orientanmento del Sindaco
- Una breve nota che ci ha inviato il deputato di Sel di Ravenna Giovanni Paglia
- Una lettera al Sindaco di una cittadina di Faenza
- Il commento di uno dei collaboratori di questo sito
- Il comunicato stampa della Cgil - Camera del lavoro di Ravenna
- Il comunicato de L'Altra Emilia-Romagna
- Un nuovo intervento di un altro collaboratore del sito
Sui risultati delle recenti elezioni regionali si è aperto fra i redattori, i collaboratori ed i lettori di Qualcosadisinistra.info un dibattito che ha già visto numerosi interventi pubblicati sul sito ed alcuni altri in preparazione. Per facilitarne la lettura è stata predisposta questa pagina che contiene i link a tutti gli articoli con l'indicazione dell'autore, della data e del titolo.
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27.11 Alessandro Messina: Voto d'autunno a Faenza, piovono gli astenuti
5.12 Leonardo Altieri: Tempo di aprire gli occhi. C'era una volta l'Emilia-Romagna
10.12 Pier Giorgio Carloni: Dieci riflessioni sul voto
13.12 Vittorio Bardi: Una coalizione politico-sociale da costruire
14.12 Angelo Emiliani: Riaccendere la speranza
15.12 Vincenzo Fuschini: Elezioni regionali Emilia-Romagna: prospettive
29.12 Rino Gennari: Nota sulle elezioni regionali Emilia-Romagna 23 novembre 2014
2.1.15 Medardo Alpi: Cercasi selfie di sinistra per il 2015
Commenta (0 Commenti)Intendiamo avviare, in via sperimentale, uno spazio di informazione, collegamento e dibattito per le realtà della sinistra, dei movimenti sociali, delle associazioni e dei comitati che criticano le politiche economiche e sociali neo liberiste dominanti.
Uno spazio aperto, pluralista, che favorisca una convergenza unitaria per l'iniziativa politica e sociale a livello locale, ma anche nazionale, europeo e globale, per costruire una alternativa, per uscire dalla crisi e dalle politiche di austerità con un altro modello economico e sociale.