Abbiamo conosciuto Alberto Bellini quando, generosamente, ha accettato un confronto con Guido Guerrieri, assessore all’ambiente del Comune di Ravenna. Insieme aprirono, il 14 maggio scorso, il nostro ciclo “Sblocca Italia o Rottama Italia?”, con un incontro dal titolo suggestivo “Viaggio al termine dei rifiuti”. Di questo infatti parlammo quella sera, di come trasformare i rifiuti in risparmio, in riciclo, in economia e in salute. Salute e salvaguardia dell’ambiente, nel segno della nostra Costituzione. Fu una serata entusiasmante che ci consentì di imparare molto, ascoltando informazioni interessanti sui progetti che il Comune di Forlì stava predisponendo, come, per esempio, il progetto in corso di definizione di tredici Comuni del forlivese per una società in house per gestire la raccolta porta a porta.
Prima di inviargli questa lettera aperta, abbiamo voluto leggere con attenzione le parole con le quali motiva le sue dimissioni. Sono parole forti che sottolineano un gesto forte, che fa chiarezza, nel rispetto di sé e della pubblica opinione. Solo chiarezza e informazioni precise possono rendere possibile la partecipazione della cittadinanza, dovere che la Costituzione della nostra Repubblica ci chiede.
Di nuovo c’è di mezzo la legge “Sblocca Italia”. L’art. 35 della legge autorizza Hera a riclassificare l’inceneritore di Forlì per allargarne in modo consistente le potenzialità, accogliendo anche rifiuti extraterritoriali. Nonostante il parere contrario della Amministrazione provinciale di Forlì e dei Comuni del forlivese. E’ la conferma dell’allarme lanciato con la pubblicazione “Rottama Italia”. La legge “ Sblocca Italia” colpisce in modo grave l’autonomia degli Enti locali. Di nuovo un vulnus alla Costituzione.
Aspettiamo quindi dalla Regione Emilia Romagna un gesto forte come quello di Bellini. Numerose Regioni hanno fatto ricorso contro l’art.35 della legge. L’Emilia Romagna no. La Giunta regionale si è limitata a esprimere critiche all’art.35 nel testo di una delibera. Troppo poco.
Crediamo che l’unico modo per riconoscere le ragioni di Bellini – che da più parti, anche a livello regionale, sono state riconosciute – sia, per la Regione Emilia Romagna, fare rete con le altre Regioni e ricorrere contro l’art.35 per incostituzionalità. Abbiamo bisogno di parole e gesti forti e chiari.
Dice Alberto Bellini, nella motivazione delle sue dimissioni: “ La mia penna e le mie idee vivranno anche fuori dal Palazzo. Meglio avere idee, anche sbagliate, che non averne”.
Concordiamo, e vogliamo esprimergli – anche per questo – vicinanza e gratitudine.
I Gruppo “Rottama Italia” (Comitato in Difesa della Costituzione, Comitato per la Legalità e la Democrazia, Libertà e Giustizia, Circolo di Ravenna, Circolo Matelda di Legambiente Ravenna)
Ravenna, 11 agosto 2015