LETTERA DI DIMISSIONI
Questa mattina ho consegnato al sindaco Drei le mie dimissioni, irrevocabili e immediate.
Sento la responsabilità di garantire il massimo impegno al ruolo di docente universitario. Da sei anni, mi impegno come amministratore a tempo parziale e pro-tempore e come docente a tempo pieno. Gli impegni e le responsabilità non mi consentono più di svolgere bene entrambi i ruoli.
Inoltre, le idee e gli impegni assunti con i cittadini forlivesi su ambiente e inceneritori, richiedono una condivisione con i livelli regionale e nazionale, condivisione che richiede obiettivi e tempi precisi. Come amministratore so bene quanto è difficile assumere scelte nette che vanno contro molte posizioni 'storiche' o 'controcorrente'. Tuttavia, l'attuale crisi ambientale e climatica non lascia spazio e tempo a mediazioni.
Oggi l'inceneritore di Forlì è stato classificato come impianto di recupero energetico (R1) ex art. 35 "Sblocca Italia", con parere contrario del Consiglio Provinciale, Sindaci e Amministrazione Comunale.
Tale modifica prefigura la possibilità di aumentare la portata dell'impianto, trattare rifiuti speciali, e urbani extra-provinciali.
Avevo un mandato preciso da parte dei cittadini forlivesi, mandato che ora non sono sicuro di poter rispettare. Come annunciato più volte, ritengo necessario un mio passo indietro.
Non credo che sia una scelta di debolezza o una resa, anzi credo che sia un gesto forte, il gesto del rappresentante di una comunità che esprime in maniera netta e chiara il diniego all'incenerimento e all'aumento degli impatti ambientali.
Sono sicuro che non verranno annullate tutte le piccole grandi conquiste e le strade costruite verso il post-incenerimento, attraverso la raccolta differenziata porta a porta e le tantissime azioni di educazione ambientale.
Sono sicuro che l'Amministrazione e il Consiglio Comunale sapranno costruire a partire da qui le condizioni affinché non aumenti il carico ambientale degli inceneritori.
Vorrei chiarire che non vi sono altre motivazioni.
Mi auguro che la rete dei cittadini che si oppone a queste modifiche sappia essere forte e coesa. Recentemente, molti hanno preferito attaccare il sottoscritto o il Partito Democratico, in maniera legittima, ma, così facendo mi hanno lasciato solo e più debole di quanto già non sia un'Amministrazione che si oppone a norme regionali e nazionali. Continuerò a impegnarmi in politica come cittadino, difendendo e sviluppando le mie idee per una riforma del sistema economico a tutela delle risorse, del territorio e del clima, priorità, la cui consapevolezza è elevata tra cittadini e imprese e purtroppo bassa nella classe dirigente della politica. Le persone vanno e vengono; le idee restano. La mia penna e le mie idee vivranno anche fuori dal 'Palazzo'. Continuo a pensare che sia meglio avere idee, magari sbagliate, che non avere idee, l'assenza di idee porta al nichilismo, al soffocamento sotto i muri di gomma della burocrazia e dei grovigli giuridico-amministrativi. Vorrei ringraziare i cittadini, che hanno sostenuto le riforme e le innovazioni, tutti gli interlocutori interni ed esterni al Palazzo, i consiglieri comunali, il personale e gli amministratori di ATERSIR, i Sindaci, i colleghi delle due Giunte, Francesca Bacchiocchi, Francesca Ravaioli e le splendide e splendidi collaboratori del servizio ambiente e degli altri servizi, Claudio Orlati, paziente e brillante muratore di Forlì Città Solare e i suoi collaboratori, Carmen e Alessandra, il sindaco Davide Drei per la fiducia che costantemente mi ha riservato e, Roberto Balzani, un mentore, un amico e uno splendido compagno di viaggio.
Alberto Bellini