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Appalti pulizie Poste e Sda, Cgil: 'Offese verso gli stranieri colpevoli di non lavorare'

Appalti pulizie Poste e Sda, Cgil: 'Offese ai lavoratori stranieri '

Lo riferisce Cgil: "Quando i funzionari sindacali hanno indicato che non fosse  corretto, il rappresentante ha detto 'sono Razzista e lo dichiaro'

"In più occasioni sono state rivolte offese verso i lavoratori stranieri colpevoli di non lavorare". In una nota Filcams Cgil fa sapere che questa mattina presso la sede della Filcams di Bologna, si è svolto un incontro sindacale con l'azienda Lux S.r.l. per discutere delle condizioni relative all'appalto di pulizie Poste Italiane nelle sedi di Bologna e relativamente al cambio appalto al 1.02.2019 per le pulizie delle sedi di SDA Poste Italiane di Reggio Emilia, Forlì, Modena, Parma, Bologna, Piacenza. 

"Durante l'incontro sono state apportate dal Rappresentante aziendale di Lux S.r.l. gravi offese al personale di origine straniera occupato presso gli appalti di Poste Italiane Spa e SDA Poste Italiane in Emilia Romagna", si legge nel comunicato "tutti gli stranieri, indicati come “diversi” dai lavoratori Italiani; lavoratori che chiamati singolarmente per nome sono stati valutati in base all'origine etnica, come nel caso di un lavoratore occupato presso la sede di SDA , “scansafatiche e poco serio come tutta la colonia di magrebini tutti imparentati” che avrebbe ridotto malamente il cantiere, o viceversa come nel caso di un'altra addetta occupata presso l'appalto di Poste Italiane di Bologna per la quale è stato indicato che “lei pur essendo straniera” tutto sommato non lavorava male ma doveva avere un atteggiamento più rispettoso". 

Nella nota si riferisce che "quando i funzionari sindacali hanno indicato che non fosse ne corretto, ne opportuno fare valutazioni in base all'origine etnica dei lavoratori, il rappresentante di Lux S.r.l. ha detto “ma non lo avete capito? Io sono Razzista e lo dichiaro”. E' evidente come l'atteggiamento adottato da parte dell'Impresa sia offensivo della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, non conforme ai dettami della Costituzione Italiana e punibile secondo le norme di legge vigenti" continua il sindacato "riteniamo altresì evidente che queste dichiarazioni siano frutto del clima di odio verso le persone straniere, odio generato anche dal clima politico e fomentato dalle scelte politiche di questo governo". 

 Quindi "abbiamo ritenuto che non potesse non essere segnalato quanto accaduto proprio perché è nostro dovere tutelare la dignità umana e batterci contro le derive xenofobe e razziste! Abbiamo segnalato alle società committenti il grave episodio accaduto chiedendo di intervenire, e segnaliamo alle autorità competenti e ne diamo atto pubblico proprio perché le parole sono importanti, il linguaggio forma la cultura del paese e ne definisce le scelte politiche, queste parole dette senza alcun timore dimostrano la “Banalità del Male” che ci ricorda i tempi più bui della nostra storia", conclude CGIL. 



Tutti ricordiamo la complicata vertenza sulla ristrutturazione del gruppo Cisa del 2015. Gli impegni presi con l'accordo sindacale, che coinvolse anche l'Assessore regionale alle attività produttive e il Sindaco di Faenza, oltre a ridurre il numero degli esuberi, definì un piano industriale per dare nuova centralità allo stabilimento di Faenza, con importanti investimenti... Nell'incontro questi impegni dovranno essere verificati, la multinazionale lo deve non solo nei confronti del sindacato e delle Istituzioni, ma a tutti i lavoratori occupati, oggi e in passato, e a tutta la comunità locale.

il comunicato integrale dei rappresentanti sindacali

Il giorno 18 febbraio 2019 le Organizzazioni Sindacali Fiom, Fim, Uilm e Ugl degli stabilimenti di Faenza e Monsanpolo del Tronto, incontreranno la Direzione Aziendale di Cisa Allegion.

La parte sindacale si aspetta che vengano presentate in questa occasione, le linee di indirizzo di sviluppo economico per i prossimi anni.

Questo tipo di incontro, normalmente con cadenza annuale, è il primo dopo il piano di ristrutturazione del 2015 che ha comportato la perdita di 126 posti di lavoro nello stabilimento di Faenza.

I sindacati che hanno richiesto l'incontro, porteranno alla Direzione altresì le istanze e lo stato d'animo delle lavoratrici e dei lavoratori.

Permane infatti, una forte preoccupazione per il futuro del sito faentino, visto l'andamento del mercato e le diverse difficoltà incontrate dall’azienda nell’attuazione del piano di ristrutturazione. Queste preoccupazioni hanno portato Rsu e sindacati ad effettuare due tornate di assemblee di ascolto e confronto nel mese di gennaio con tutti i lavoratori.

I sindacati ribadiscono l'impegno e i sacrifici delle lavoratrici e dei lavoratori Cisa in questi anni, e si aspettano che nei piani della multinazionale venga portato avanti la parte dell'accordo ministeriale nella quale la Direzione Cisa ha assicurato il futuro, con innovazione e nuove lavorazioni ad alto valore aggiunto.

 

CORSO MATTEOTTI INTASATO DALLE AUTO


In centro storico i disagi per pedoni e ciclisti sono insostenibili

In Corso Matteotti la situazione non è più sostenibile: la mobilità di pedoni e ciclisti è resa
insicura dalle auto parcheggiate e in movimento.
È un esempio di congestione dello spazio, aggravata dal Piano Sosta del 2013, che in
centro storico ha ristretto marciapiedi e sedi stradali.
In un tratto di Corso Matteotti gli stalli per auto hanno invaso il marciapiedi; inoltre,
moltissimi automobilisti parcheggiano anche in divieto di sosta, un abuso costante e fin
troppo tollerato.

In questo modo le auto circolanti si trovano spesso ad invadere la stretta corsia ciclabile.
I disagi e i rischi di incidenti sono altissimi.
Per risolvere i problemi e migliorare la qualità abitativa, è necessario includere Corso
Matteotti in una zona a traffico limitato permanente, in continuità con l’asse Via S. Maria
dell’Angelo, Via Severoli, Via Torricelli.

È un intervento coerente col PAIR (Piano Aria Integrato Regionale) dell’Emilia Romagna,
che chiede ai comuni di realizzare Piani urbani di mobilità sostenibile(PUMS), con aree
pedonali fino al 20% del centro storico e l’estensione della ztl a tutto il centro.
A Faenza, da due anni, si ripetono gli annunci dell’Amministrazione Comunale sul PUMS,
ma fino ad oggi non si sono visti atti concreti.

Oltre alle necessarie piste ciclabili tra città e forese, si deve intervenire sulle criticità diffuse
del centro storico: non si può continuare ad ignorarle.
È necessario procedere con sollecitudine alla redazione del PUMS.

Come descritto in un documento, che abbiamo presentato ad ottobre, sono numerose le
criticità in centro storico. Oltre a Corso Matteotti, le più evidenti sono in via Cavour, in
corso Baccarini, in corso Saffi, in corso Mazzini, dove l’incrocio con via Cavour e quello
con Piazza II Giugno sono dei grovigli assurdi.

Sono solo alcuni esempi di un centro storico reso progressivamente a misura d’auto, a
scapito di pedoni e ciclisti.
I disagi sono diffusi anche nelle zone intorno al centro, nonostante la presenza di nuovi
tratti di piste ciclo pedonali.
Questo insostenibile impatto del traffico sulla vivibilità urbana e sulla qualità dell’aria
impone un cambio radicale nella pianificazione della mobilità.

Abbiamo appreso dalla stampa che l’Amministrazione comunale ha promosso un tavolo di
negoziazione sulla mobilità casa – lavoro, al quale saranno invitati i quartieri, il tavolo degli
imprenditori e Anffas onlus. Non sono coinvolte le associazioni ambientaliste.

Riteniamo invece che sarebbe utile allargare il confronto sulle conoscenze e sulle
proposte, al fine di realizzare i necessari interventi di riduzione del traffico.

Faenza 22 01 2019

Circolo Legambiente Lamone Faenza ,Fiab Faenza , Salvaciclisti Faenza

Il tema “amianto” va a scuola: nuovo accordo fra AFeVA ER, Comune di Ravenna e scuole superiori


Carissimi,
dopo la bella esperienza del 2018, vi segnaliamo  questa importante iniziativa Informativa e formativa sulla questione amianto realizzata a Ravenna nelle scuole medie superiori su iniziativa di Idilio Galeotti responsabile a Ravenna e Faenza dello sportello amianto AFeVA ER (con sede presso la CGIL di Ravenna e Faenza).

Leggi tutto l'articolo sul sito di AFeVA ER

https://afevaemiliaromagna.org/2019/01/18/il-tema-amianto-va-a-scuolanuovo-accordo-fra-afeva-er-comune-di-ravenna-e-scuole-superiori/

Cordiali saluti.

Il presidente AFEVA Emilia Romagna
             Andrea Caselli