COMUNICATO STAMPA: Progetto per favorire la riduzione dei rifiuti nel territorio comunale
A Faenza si producono in media 630 kg di rifiuti procapite all'anno e 350 kg di rifiuti indifferenziati, una vera montagna di rifiuti il cui smaltimento è inquinante per l'ambiente e un costo per tutta la comunità.
Riciclare è importante ma non basta. Occorre ridurre tutti i rifiuti.
Bere acqua di rubinetto, portarsi il contenitore e la sporta da casa, comprare alla sfuso o alla spina, usare pannolini lavabili, fare vuoto a rendere, sono semplici azioni virtuose che vanno sostenute, promosse e incentivate dall' amministrazione. All'estero (Olanda, Germania...) si praticano già da decenni.
Anche in Italia molti Comuni Virtuosi sostengono progetti di questo tipo, seguendo la strategia Rifiuti Zero. L'esperienza pilota delle famiglie "Rifiuti Zero" che hanno monitorato e ridotto drasticamente i loro rifiuti, ci mostra che vivere a rifiuti zero è possibile.
Per questo chiediamo al comune di Faenza, in collaborazione con la Ausl e le associazioni di categoria, di promuovere, facilitare e incentivare tutte quelle attività e quei produttori che fanno vuoto a rendere, che vendono sfuso o alla spina, tutti quei bar e ristoratori che usano dosatori di zucchero (al posto delle bustine monodose) e danno acqua di rubinetto.
Chiediamo che il Comune sostenga e favorisca le scuole che tolgono i distributori di acqua in bottiglia, chiediamo che le feste scolastiche e la sagre siano sempre più all'insegna del riuso e della riduzione dei rifiuti, oltre che del riciclo. Chiediamo anche incentivi per l'acquisto di pannolini lavabili e che tutti gli acquisti dell'ente comunale siano vincolati al rispetto dell'ambiente (ad es. carta riciclata), secondo la Green Public Procurement.
E soprattutto, chiediamo tanta sensibilizzazione, a partire dalle scuole, in collaborazione con le organizzazioni promotrici.
Perché "rifiuti zero" è un obiettivo possibile.
Linda Maggiori referente del Gruppo Famiglie Rifiuti Zero e delle altre associazioni promotrici:
CIF Comitato contro gli Inceneritori Faenza; Comitato Acqua Bene Comune Faenza e comprensorio; Comitato ambiente e paesaggio di Castel Bolognese; Comitato Brisighella Bene Comune; Comitato Debito pubblico: decido anch'io; Circolo Legambiente Lamone di Faenza; Ecoistituto Ecologia scienza e società Faenza; Fuori dal Coro; Gruppo Famiglie Rifiuti Zero, Gruppo Acquisto Solidale di Faenza; Gruppo Allattando a Faenza; Referente Rete rifiuti zero Emilia Romagna; Si rinnovabili No nucleare.
DISIMBALLIAMOCI!
Progetto per la riduzione degli imballaggi
In occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, 7a edizione della SERR, sotto l’Alto patrocinio del Parlamento europeo, Ecologicpoint, associazione di volontariato ambientale della Provincia di Terni, ha lanciato un’interessante iniziativa pratica, concreta di semplice applicazione e può essere replicato in tutto il territorio italiano: “Portati il contenitore da casa, aiutaci a diminuire gli imballi dei reparti di gastronomia”. Anche le recenti leggi regionali incentivano la riduzione dei rifiuti e l'economia solidale di prossimità: l.r 19/2014, l.r. 16/2015. Il recente collegato ambientale attiva una sperimentazione di 6 mesi per il vuoto a rendere di contenitori di acqua e birra.
Il Gruppo Famiglie Rifiuti Zero,il CIF Comitato contro gli Inceneritori Faenza; Comitato Acqua Bene Comune Faenza e comprensorio; Comitato ambiente e paesaggio di Castel Bolognese; Comitato Brisighella Bene Comune; Comitato Debito pubblico: decido anch'io; Circolo Legambiente “Lamone” di Faenza; Ecoistituto Ecologia scienza e società Faenza; Fuori dal Coro; il Gruppo Acquisto Solidale di Faenza, il Gruppo Allattando a Faenza, Referente Rete rifiuti zero Emilia Romagna; Si rinnovabili No nucleare;
si fanno promotrici anche nel Comune di Faenza di questo importante progetto rivolto alla riduzione graduale degli imballi nella spesa giornaliera.
Nella spesa quotidiana c’è uno spreco eccessivo di materiali da imballaggio (carta e poliaccopiati, bottiglie e contenitori in plastica e in polistirolo, shopper e tetrapak, ecc.) che finiscono fra i rifiuti domestici e, a causa della “contaminazione” subita dai cibi che li hanno contenuti, raramente vengono riciclati per essere smaltiti nella discariche e negli inceneritori dei rifiuti indifferenziati con tutti i danni conseguenti.
L’iniziativa in oggetto incentiva consumatori, negozianti e produttori a collaborare per la riduzione dei rifiuti.
In particolare tutte quelle attività (negozi, bar, farmacie, produttori diretti) che si impegnano a fare vuoto a rendere, che vendono prodotti sfusi o alla spina, che danno acqua di rubinetto, che riducono gli imballaggi, che incentivano i clienti a portarsi le sporte e i contenitori da casa, nel rispetto delle norme igieniche e sanitarie vigenti, avranno una vetrofania ad hoc.
In futuro sarà auspicabile un incentivo ai produttori e negozianti coinvolti, che a loro volta potranno fare un piccolo sconto ai clienti che si portano sporte e contenitori da casa.
Gli esercizi commerciali e i produttori aderenti saranno riconosciuti dalla presenza della vetrofania e nel sito http://famiglie-rifiutizero.blogspot.it/p/negozi-rifiuti-zero.html si potranno trovare i nomi e gli indirizzi aggiornati in tempo reale. Ecco un esempio di vetrofania:
Per rispettare l'ambiente, riduci i rifiuti: portati la sporta o il contenitore da casa, bevi acqua di rubinetto, compra sfuso o alla spina!
per info: www.famiglie-rifiutizero.blogspot.it