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Flusso ininterrotto allo sportello di Federconsumatori. L’appello: “Chiedete copia dei documenti alle assicurazioni”. E c’è chi è già andato per le vie legali

 

E’ un flusso ininterrotto di cittadini colpiti dell’alluvione quello che da settimane si presenta ogni giorno allo sportello di Federconsumatori, in via Pelacano. Cittadini che nell’inondazione che ha sommerso interi quartieri della città hanno perso casa, aziende e auto inghiottite dalla furia dell’acqua e che si rivolgono all’associazione dei consumatori per attivare le procedure di accesso ai contributi e ai risarcimenti.

Tant’è che a loro è stato dedicato uno sportello che ha la funzione di assistere e dare informazioni specifiche sugli strumenti di sostegno possibili e per la compilazione della modulistica che consente di accedere ai contributi. Molti di loro, però, insieme alle cose di una vita, hanno perduto nel fango anche le polizze assicurative e tutta la documentazione necessaria per avviare le richieste di risarcimento. 

“Questo è il primo problema che si presenta - spiega Milad Basir, presidente di Federconsumatori Forlì-Cesena -. Spesso le persone che vengono da noi ogni giorno non sono più in possesso dei documenti assicurativi che sono andati distrutti durante l’alluvione e in questo caso per noi è impossibile procedere con le richieste di risarcimento. Senza avere in mano questa documentazione non possiamo prendere contatto con l’assicurazione perché le verifiche devono essere fatte caso per caso”.

Di qui l’appello di Federconsumatori a chi si trova in questa situazione. “Invitiamo tutti i cittadini che non sono più in possesso dei documenti cartacei a rivolgersi subito alla propria assicurazione - spiega Basir - e richiedere una copia del contratto. Una volta ottenuta, possono tornare da noi”.

In alcuni casi, però, sono state avviate le procedure legali per quei cittadini che si sono rivolti direttamente alla propria assicurazione e che si sono visti respingere la richiesta di risarcimento danni in quanto l’evento alluvionale non viene considerato un “evento naturale o atmosferico” ma classificato come “catastrofe” e quindi non contemplato nelle clausole della polizza assicurativa.

“Abbiamo passato le pratiche all’ufficio legale - dice Milad Basir - per un esame accurato della terminologia. Anche se, nella maggior parte dei casi che si attesta sul 95%, cerchiamo di affrontare e risolvere le problematiche in via extragiudiziale. Il ricorso agli avvocati è l’ultima opzione nel caso in cui ci troviamo di fronte a un muro di gomma”. A oggi il contributo immediato per le famiglie alluvionate messo in campo dal Governo arriva fino ai 5 mila euro e anche il Comune di Forlì ha attivato uno sportello ad hoc per fare domanda.

“Mi auguro che il Governo stanzi ulteriori risorse - dice Basir -: sono andato a spalare fango per giorni nei quartieri flagellati dall’alluvione e mi sono trovato di fronte a persone che hanno perso tutto, che non hanno salvato niente. Servono interventi molto più consistenti