Urbanistica pubblica: esiste ancora?
Al punto 2 dell' Allegato 1 dei “Criteri per la selezione e valutazione delle manifestazione di interesse dei privati da attuare con accordi operativi”, si legge:
2 Infrastrutture di margine della città esistente
Tenuto conto che parte del territorio urbanizzato è contornata da importanti infrastrutture che segnano fisicamente il
confine della città, le nuove proposte non dovranno di norma aprire nuovi fronti insediativi all'esterno di tali infrastrutture,
laddove presenti.
[Non avranno carattere di priorità interventi non strettamente collegati ad attività in campo agricolo nelle aree attualmente destinate ad attività rurale, anche se il PSC le indicava ad uso “prevalentemente residenziale”;]
Come eccezione rispetto a tale principio si individuano la seguenti casistiche:
1. la proposta riguarda l'insediamento di rilevanti attività produttive, escluse da tale definizione le strutture per
commercio al dettaglio, in affaccio diretto su assi viari ad elevata accessibilità. Tali insediamenti non devono
configurarsi come iniziative immobiliari di nuove urbanizzazioni formate da una pluralità di lotti;
2. la proposta riguarda un insediamento residenziale funzionale alla ricucitura di agglomerati residenziali esistenti
in ambito rurale con i tessuti edilizi ricompresi nel perimetro del territorio urbanizzato.
La parte evidenziata tra [ ] è uno degli emendamenti da me presentati in commissione e poi nel Consiglio Comunale di Faenza, che sono stati bocciati da tutta la maggioranza che sostiene l'attuale Amministrazione.
Segnalo che, se l'emendamento fosse stato approvato, il progetto (presentato dalla Fondazione Banca del Monte) di urbanizzare di almeno 40 mila mq di terreno agricolo, non avrebbe potuto nemmeno essere presentato.
In ogni caso, non c'è dubbio che questo progetto deve essere respinto, e può essere agevolmente fatto anche solo applicando i criteri stabiliti dall'allegato, per questo invito tutti i Consiglieri Comunali a dichiarare la loro opposizione, in particolare coloro che, dentro e fuori la maggioranza, dichiarano di avere a cuore il “futuro della città pubblica”.
A proposito di città pubblica e di interessi privati, sono inquietanti le notizie di stampa secondo le quali vari consiglieri - della Fondazione Banca del Monte – ammettono di essere venuti a conoscenza della questione dalla stampa, senza che nessuno della Fondazione li avesse avvertiti. Si tratta forse di una manovra diversiva, con l'intenzione vera di chiedere altro in cambio, magari per aumentare il valore dell'area ?
Valuteremo con attenzione tutte le manifestazioni di interesse presentate, chiedendo un vero dibattito pubblico su tutte le implicazioni urbanistiche e di (eventuale) interesse pubblico, sapendo che, come recita l'Ordine del giorno “Percorso partecipativo per la preparazione del Piano Urbanistico Generale” votato all'unanimità il 21 marzo scorso “... nuove urbanizzazioni non hanno (se non per casi particolari) ragione di essere, ed è invece necessario riqualificare e rigenerare il patrimonio esistente dal punto di vista funzionale, ambientale, energetico, ecc.”.
Queste sono le vere manifestazioni di interesse che servono, e per questo chiediamo di dare corso in tempi brevi ad un vero percorso partecipativo.
Faenza, 20 giugno 2019
Edward Necki, Consigliere Comunale de L'Altra Faenza