In vista della prossima seduta del Consiglio comunale di Faenza, di giovedì 25 ottobre, il consigliere de L’Altra Faenza Edward J. Necki, in accordo con il gruppo di Art.1-Mdp, ha presentato il seguente Ordine del Giorno sul “caso Riace”.
Il Consiglio comunale di Faenza, riunito il giorno ……………
apprese
dai mezzi d’informazione le notizie relative alla decisione della Procura della Repubblica di Locri di sospendere dalle sue funzioni e di sottoporre prima a custodia cautelare ai domiciliari, poi al divieto di dimora nel suo paese, il sindaco di Riace Domenico “Mimmo” Lucano, pur avendo il giudice definita l’inchiesta “segnata da errori marchiani”
appreso altresì
della circolare del Ministero dell’Interno che ordina la soppressione di progetti in via di attuazione e il trasferimento coatto entro 60 giorni del centinaio di migranti residenti nella cittadina calabra o, in alternativa, il venir meno nei loro confronti delle tutele previste per i richiedenti asilo
riafferma
che in Italia, come in ogni altro Paese democratico, spetta alla Magistratura e non alla politica o a membri del governo giudicare ed eventualmente sanzionare chi si renda responsabile del mancato rispetto della legge
considera
positivo il modello di accoglienza e di integrazione avviato con buoni risultati a Riace. Esso, com’è noto, ha consentito la rinascita e lo sviluppo di un paese prima abbandonato. La presenza e la collaborazione dei migranti hanno consentito il recupero e la ristrutturazione di tanti edifici utilizzando fondi europei e progetti della Regione Calabria, hanno creato nuove opportunità di lavoro, favorito la ripresa di attività artigiane e commerciali, l’apertura di asili e scuole multilingue, il rifacimento dell’impianto di illuminazione pubblica. Ma soprattutto l’esperienza di Riace dimostra che l’accoglienza, oltre a rispondere a insopprimibili ragioni di umanità, può tradursi in un fattore di crescita delle comunità e di convivenza senza alcuna tensione religiosa o dovuta al colore della pelle.
Il Consiglio comunale di Faenza
ritiene
che le leggi vadano sempre interpretate in armonia con i valori di giustizia e di uguaglianza sanciti dalla nostra Costituzione e non sulla base di una concezione della legalità che porta ad attuare principi palesemente incostituzionali. Per questo
esprime
solidarietà e apprezzamento al sindaco Domenico “Mimmo” Lucano e auspica che l’indagine a suo carico si risolva con la sua assoluzione così da restituirlo all’incarico di amministratore pubblico e di promotore di un’esperienza che andrebbe sostenuta e diffusa, non contrastata e criminalizzata. Auspica altresì che l’intera comunità di Riace possa riprendere il suo cammino in piena armonia.