Gli organizzatori del “Corteo popolare” che si terrà nella serata di giovedì 14 settembre hanno inviatato le forze di opposizione a “schierarsi in appoggio” della protesta contro le politiche dell’Amministrazione sull’integrazione dei Rom, sull’assegnazione delle case popolari e sulla sicurezza.
L’Altra Faenza è una forza d’opposizione, ha le sue opinioni sulle scelte compiute a Palazzo Manfredi, ma non parteciperà né darà alcun appoggio a questa iniziativa promossa dalla destra faentina. In effetti, anche se viene annunciata come “manifestazione apolitica”, senza bandiere e simboli, non v’è alcun dubbio su chi la promuove e sul suo carattere.
L’Altra Faenza non sottovaluta i disagi e l’insofferenza che da tempo parte della città esprime nei confronti delle famiglie Rom e dei loro comportamenti. Ma ritiene anche che a fare di questo “il problema” che viene prima di tanti altri ben più gravi siano la propaganda e l’intolleranza.
Possono essere alcune decine di persone – di faentini a tutti gli effetti, si badi bene – a complicare la vita di tutti? Questo “problema” viene forse prima della mancanza di lavoro e di futuro per i giovani? Del progressivo restringersi degli spazi di democrazia? Dell’impoverimento della sanità pubblica? Della condizione delle strade? L’elenco sarebbe lungo.
E ancora, per stare al concreto: provocano più danni la presenza di qualche Rom o l’evasione fiscale, la corruzione, la disonestà?
Chi viola la legge e le regole del buon vivere dev’essere punito secondo giustizia chiunque sia, a prescindere dall’etnia e dal colore della pelle. Il rigoroso rispetto delle regole e la tolleranza sono i presupposti essenziali per qualsiasi progetto di integrazione e di convivenza. E la strada maestra per assicurare una condizione di maggiore sicurezza per l’intera comunità.
Faenza, 13 settembre 2017
L’Altra Faenza