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COMUNICATO STAMPA

Faenza, 01 Settembre 201

CONTINUANO LE INIZIATIVE CONTRO LA CEMENTIFICAZIONE DI ARENA BORGHESI”

Il mancato riconoscimento dell’interesse paesaggistico da parte della Soprintendenza non pone fine all’azione di Italia Nostra e Legambiente

Il parere della Soprintendenza di Ravenna che non rileva l’interesse paesaggistico dell’Arena Borghesi, appare come il seguito burocratico del diniego dell’interesse storico-artistico espresso dal Ministero per i Beni culturali e Ambientali nel 1996 e nel 1997.

Ma il Codice dei Beni culturali e del Paesaggio del 2004 ha introdotto la categoria specifica degli spazi storici meritevoli di tutela.

Stupisce un parere della Soprintendenza che nega l’interesse paesaggistico e al contempo ignora lo stesso valore storico dell’Arena Borghesi; un teatro fondato nel 1895 e ristrutturato nel 1928, la cui architettura del paesaggio di mattoni e alberi è in stretta relazione paesaggistica col Viale Stradone.

La presenza permanente degli alberi, come elementi di “costruzione” fisica e identitaria dell’Arena Borghesi, è ben documentata da immagini e dalla stampa del 1928, anno di riapertura del teatro.

La coerenza ambientale col contesto dello Stradone è strettamente legata all’ampio spazio alberato di cui fanno parte tre tigli di 30 metri di altezza e un vecchio tasso.

L’ampliamento del supermercato Conad, così come previsto dall’Accordo di Programma del Comune, comporta la distruzione di questo ampio spazio e dei suoi grandi alberi che determinano il carattere del luogo.

L’Arena Borghesi verrebbe inscatolata da un muro di cemento, camuffato con rampicanti e da un misero filare di alberelli; l’espansione del supermercato toglierebbe un quinto della superficie all’area del teatro.

È un fatto che cambierebbe fisicamente le forme, le dimensioni del luogo, il paesaggio.

Con modifiche così radicali, l’alterazione dell’identità è inevitabile.

Va anche ricordato che Conad non riqualifica l’intera Arena Borghesi; l’accordo prevede la sistemazione dell’ingresso con cabina di proiezione, dello spazio ristoro e della struttura del proscenio. È escluso un intervento sull’ampio fabbricato dell’ex officina.

Anche dopo il parere della Soprintendenza, continuano le azioni di Italia Nostra e Legambiente a difesa dell’integrità dello storico teatro.

Le iniziative in programma prevedono anche la continuazione della raccolta delle firme .

Distinti saluti

 

Marcella Vitali Massimo Sangiorgi

Presidente Presidente

Italia Nostra Faenza Circolo Legambiente Lamone Faenza