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Dopo la pubblicazione del bando di vendita da parte dell’AUSL, la stampa ha dato conto delle polemiche tra il Sindaco Malpezzi, alcune associazioni e forze politiche in merito al taglio del “triangolo verde” dell’Arena Borghesi, da destinare all’ampliamento del supermercato CONAD. Avevo sollevato il problema dell’Arena Borghesi con una mia interrogazione in Consiglio Comunale nell’ottobre scorso, ma non aveva avuto il clamore attuale.


In realtà Malpezzi aveva già deciso di favorire il CONAD nel corso del suo primo mandato, probabilmente onorando una sua promessa elettorale, quando ha inserito nel RUE una scheda sull’Arena Borghesi dove, per la prima volta, compariva il famoso “triangolo verde”, reso edificabile, separato dal resto dell’area, vincolato ad uso cinema con obblighi però da specificare in una futura convenzione urbanistica.

Proprio questa scheda del RUE con il “triangolo verde” edificabile ha impedito all’AUSL di donare al Comune tutta l’area (prima opzione) obbligandola ad emettere l’attuale bando di vendita dell’area (seconda opzione), inserendo una clausola di “gradimento” dell’acquirente, per cui l’AUSL si riserva di non vendere l’area se dovesse aggiudicarsela un soggetto che non sia quello “giusto”: su questo punto ho inviato un esposto all’ANAC per vedere cosa ne pensa Cantone.

Ovviamente Malpezzi ha ben valutato il peso dei vari interessi in gioco e del denaro che si muoverà: CONAD è una organizzazione che “dialoga” (e ci siamo capiti) bene con il centro sinistra ed è ricca, i progettisti (di area, ovviamente) sono anni che attendono questo incarico, le imprese (di area anche queste) stanno scaldando i motori e via di seguito.  Viene da pensare che se il supermercato fosse stato di altre catene forse non ci sarebbe stata tutta questa accondiscendenza da parte di Malpezzi/PD.

A difesa dell’integrità dell’Arena Borghesi si sono schierati Legambiente, il cineclub Raggio Verde e Italia Nostra; si tratta di associazioni che, in larga parte, sono di orientamento di sinistra e che in teoria dovrebbero “pesare” nelle decisioni di Malpezzi/PD, ma che sono state trattate da agenti provocatori e invitate a non disturbare il manovratore, in pieno stile renziano-staliniano.

Hanno fatto sentire la loro voce critica in Consiglio Comunale l’Altra Faenza e il M5S, dove Malpezzi si è vergognosamente sottratto al confronto diretto: in effetti restano ancora tutti da scrivere i contenuti della convenzione urbanistica sul tipo e importo dei lavori di restauro del cinema e sulla proprietà, restauro e gestione dell’ex officina..I quattro moschettieri del nuovo movimento “ARTICOLO 1”, passate le fiamme della scissione, sono nascosti sotto la cenere e non si sono fatti né vedere né sentire, di fatto appoggiando la scelta di Malpezzi/PD.

La questione del CONAD ARENA è in ballo da anni e ci sarebbe stato tutto il tempo per la ricerca di una soluzione ottimale, anche in collaborazione con le forze di minoranza. Si poteva/doveva verificare la possibilità di spostare il supermercato in altra zona, visto che il RUE lo definisce “incongruo” ai fini urbanistici: in via Marconi, appena girato l’angolo (dove c’era il distributore), presso il Centro Marconi al cimitero (che si è riempito solo da poco tempo) o in altro luogo, oppure verificando la possibilità di sviluppi in altezza o anche con vani sotterranei.

Quanto ai lavori di restauro del cinema è noto che vi sono fondi nazionali e regionali ad hoc e, inoltre, che esiste l’”art bonus” del Ministro Franceschini per sollecitare le donazioni dei privati.

Ma ormai ho capito che non si può chiedere a Malpezzi di dialogare con le minoranze e/o con le associazioni della società civile, perché continua nel suo atteggiamento di chiusura a prescindere (non vedo/non sento/non parlo), men che meno  per un problema in cui si scontrano profili culturali e comunitari (comprendere il valore identitario dell’Arena Borghesi nella sua integrità), che non comprende, con interessi economici di privati influenti, che comprende benissimo.

Si ricordino quindi i faentini che è stato Malpezzi con tutto il suo PD, compresi i “bersaniani”, a coordinare e a guidare l’attacco dei predatori dell’Arena (parzialmente) perduta.

Dott. Tiziano Cericola, Lista civica Rinnovare Faenza