Il Governo Renzi vuole la privatizzazione dell'acqua: fermiamolo!
Firma e fai firmare la petizione
Il Governo Renzi sta tentando di raggiungere il risultato cui sinora nessun governo era riuscito ad arrivare: la privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici locali.
Lo fa attraverso due provvedimenti: il decreto “Sblocca Italia” e la legge di stabilità.
Con il primo, impone ai Comuni l’obbligo di aggregare le società del servizio idrico per arrivare ad un gestore unico per ogni ambito territoriale ottimale, spesso coincidente con il territorio regionale.
Con la seconda, rende sempre più onerosa la gestione pubblica dell’acqua e spinge gli enti locali a privatizzare, permettendo loro di spendere fuori dal patto di stabilità i soldi ottenuti dalla cessione delle proprie quote ai privati.Leggi tutto qui
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Tutti i Comuni della Provincia di Ravenna stanno prorogando i termini per richiedere il "bonus acqua". Il Comune di Faenza lo ha fissato al prossimo 31 dicembre. Ricordiamo che per ottenere questa diminuzione delle bollette idriche è necessario presentare al Comune di residenza un ISEE di non più di 10.000 euro. La soglia è quindi più conveniente di quella dei bonus elettrico e gas, per ottenere i quali l'ISEE è fissato al massimo di 7.500 euro.
Ricordiamo che l'ISEE può essere compilato anche presso gli uffici di Teorema, nelle sedi della Cgil; per il bonus acqua è necessario presentare una bolletta dell'acqua del 2013 ed una del 2014.
Il bonus acqua è finanziato dalle bollette, in una forma di solidarietà tra gli utenti del servizio.
Commenta (0 Commenti)Cosa fare per richiederlo.
Secondo un'indagine dell’Autorità per l'Energia solo il 34% delle famiglie aventi diritto ha usufruito del bonus gas e solo il 27% del bonus elettrico. Meno richieste proprio dalle aree a più basso reddito e con meno istruzione. Cattiva informazione? Procedure complesse? Ora parte la nuova campagna di informazione. Chi ha diritto e come richiederlo. Un sito e il numero verde: 800.166.654
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Assieme alla bolletta dell'acqua di Hera, molti hanno già ricevuto, altri forse riceveranno, un grazioso
volantino, con una barchetta di carta, che sembra una pubblicità: "Con il fondo fughe acqua di
Hera la tua bolletta naviga in acque tranquille." Cosa significa?
Dovrebbe essere uno “strumento assicurativo” per coprire una parte dei costi che l'utente dovrebbe
pagare in caso di consumi superiori (ma solo oltre l'80% della quota eccedente i consumi medi degli
ultimi anni) dovuti a rotture dell'impianto a valle del contatore, ma ha diverse anomalie, come
denunciano il Comitato acqua bene comune e Federconsumatori (si vedano i comunicati allegati).
L'adesione al fondo è automatica, basata sul silenzio-assenso, a partire dal 1^ luglio 2014, vengono
trattenuti 15 Euro all'anno più Iva (ma potranno essere aumentati).
Se si vuole recedere l'apposito modello (allegato sotto) non è accluso al volantino; se sei d'accordo
di aderire l'accluso regolamento non chiarisce bene quando avrai diritto a un rimborso.
Non rispetta la carta dei servizi approvata dall' Atersir (l'Agenzia territoriale dell'Emilia Romagna per i
servizi idrici e rifiuti) ed è un modo per Hera di recuperare 15 milioni di risorse a interessi zero.