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Stati uniti Kamala Harris recupera in Iowa e corre subito in Pennsylvania. Donald Trump se la gioca nel Michigan degli elettori uncommitted. Musk in tribunale per il caso della «lotteria» per spostare consensi verso il Gop

La mappa elettorale degli stati Usa aggiornata a ieri, 4 novembre

 

La mappa elettorale degli stati Usa aggiornata a ieri, 4 novembre

Il rush finale dei democratici si gioca tutto in Pennsylvania: ieri Kamala Harris ha fatto quattro tappe nello swing state, tra cui due comizi nelle città principali, Pittsburgh e Philadelphia, dove era accompagnata dall’ormai consuetudinario cast di all star (da Lady Gaga ai The Roots e Oprah Winfrey).

L’importanza assunta dal Michigan, la possibilità che il movimento uncommitted possa aiutare la spallata repubblicana allo stato del blue wall, la dimostra invece il fatto che ieri l’ultimo comizio di Trump della campagna elettorale si è tenuto a Grand Rapids. Poche ore prima il suo vice JD Vance era salito sul palco a Flint.

Il candidato repubblicano ha fatto anche due tappe in Pennsylvania e una in North Carolina, a Raleigh – dove ha passato il suo primo rally della giornata ad attaccare Barack Obama: «Divisore in capo». La notte prima a Greensboro, sempre North Carolina, l’ex presidente era diventato virale – dopo una giornata passata a sostenere che nel 2020 non avrebbe dovuto lasciare la Casa bianca e che non gli dispiacerebbe vedere spari sui giornalisti – grazie alla panoramica ribelle di un cameraman che, mentre Trump vantava tutti i posti pieni al suo comizio, aveva inquadrato le dozzine di file di sedie libere al di sopra dell’ex presidente.

A UN GIORNO dal voto i rilevamenti delle ultime ore danno i due candidati sempre testa a testa, anche se, per

Kamala Harris, si è registrato un piccolo salto in avanti, probabilmente causato dalla notizia arrivata dall’Iowa, stato dove ha sempre vinto Donald Trump, e dove la democratica sarebbe in vantaggio, 47% a 44%. In un sondaggio di settembre Harris era dietro Trump di 4 punti, un risultato comunque meglio di quello di Biden che a giugno era 18 punti dietro.

«È difficile dire che qualcuno si aspettasse questo sorpasso – ha dichiarato la sondaggista J. Ann Selzer, presidente di Selzer & Co – È chiaramente balzata in una posizione di leadership». Non basta l’Iowa però a decidere i pronostici che sono sostanzialmente una corsa serrata, mai così all’ultimo voto in Pennsylvania, che con i suoi 19 collegi elettorali è lo stato più importante. I seggi in Pennsylvania si chiuderanno intorno alle 20 locali, le due di notte in Italia, ma non aspettiamoci un risultato immediato: diversi i fattori che contribuiranno a un processo di conteggio dei voti abbastanza lento.

Secondo la legge statale, i funzionari elettorali devono aspettare fino alle 19 del giorno delle elezioni prima di poter iniziare a elaborare le schede votate per posta e prepararle per il conteggio. La pubblicazione dei risultati del voto per corrispondenza può iniziare solo dopo la chiusura dei seggi. A causa del volume complessivo delle schede elettorali inviate per posta, che per le elezioni di midterm del 2022 è stato quasi un quarto del totale dei voti, e del tempo che le 67 contee dello Stato impiegano per conteggiare questi voti, determinare il vincitore di una corsa testa a testa come questa potrebbe richiedere diversi giorni, come è accaduto nelle elezioni presidenziali del 2020.

Da quando la questione del voto anticipato e per corrispondenza è stata fortemente politicizzata, i voti espressi per posta tendono a favorire i democratici. Ciò significa che la gara potrebbe restringersi notevolmente man mano che i voti vengono tabulati, come è accaduto per Biden quattro anni fa.

IERI, intanto, gli occhi erano puntati sulla Pennsylvania anche perché gli avvocati di Elon Musk e del suo America PAC hanno dovuto infine “piegarsi” e apparire in corte a Philadelphia, dove li ha citati in giudizio il procuratore distrettuale Larry Krasner per la “lotteria” con cui la campagna pilotata da Musk assegna un milione di dollari ai cittadini iscritti al voto che firmano una petizione in favore di primo e secondo emendamento: secondo Krasner, viola le norme che regolano le lotterie nello stato, ma soprattutto le leggi elettorali.

I legali di Musk avevano rifiutato una prima apparizione in corte sostenendo che la questione fosse di competenza di un tribunale federale, che invece li ha rimbalzati. Così hanno completamente ribaltato la questione: non è una lotteria – hanno dichiarato in corte – sappiamo benissimo a chi andrà il milione quotidiano