"La ’sinistra-sinistra’ la settimana scorsa, a Milano, ha lanciato un coordinamento. La sua proposta ha a che vedere con questo?
Ho rispetto per quello che avviene nel mondo politico, e se ci sono processi di riaggregazione li guardo con rispetto. La mia idea non è alternativa, ma è un’altra cosa. Siamo arrivati al terzo governo che non risponde a programmi che i cittadini hanno conosciuto e votato.
C’è un parlamento che, nella sua maggioranza, ha cancellato lo statuto dei lavoratori, che poi era l’applicazione della Costituzione, e del diritto di cittadinanza. Per questo dico che i valori del lavoro e della Costituzione non sono rappresentati: è più rappresentata la Confindustria e l’idea liberista e dell’austerità che imperversa in Europa e che ha creato 25 milioni di disoccupati e messo a rischio la tenuta democratica. Il governo Renzi ha applicato alla lettera della Bce, come già prima Monti e Letta. Rispetto i partiti, ma noi — Fiom e Cgil e il mondo che si è mosso con noi in questi mesi — dobbiamo dare una rappresentanza a un mondo che oggi non è rappresentato."
Così risponde Maurizio Landini, intervenendo nel dibattito sul futuro della sinistra, in un'intervista apparsa sul Manifesto del 3 febbraio. L'intervista integrale la potete leggere qui.