Basta silenzio: agire per fermare il massacro.
La sinistra sindacale CGIL nelle piazze per il popolo palestinese
Le compagne e i compagni della sinistra sindacale CGIL “Lavoro Società, per una CGIL unita e plurale” non si rassegnano alla barbarie, a quanto è avvenuto e sta avvenendo a Gaza e in Cisgiordania.
Il governo fascista di Israele, con l’appoggio degli USA, ha rotto la tregua a Gaza.
Si contano centinaia di morti e feriti civili in un territorio distrutto dove, tra le macerie, la popolazione inerme è privata dei beni di prima necessità, di cibo, di acqua e senza la possibilità di cure mediche.
In Cisgiordania continuano e aumentano le azioni terroristiche dei coloni, appoggiati dall’esercito israeliano, contro la popolazione palestinese. Decine di migliaia di persone sono state cacciate dalle loro case e dalla loro terra.
Sotto gli occhi del mondo intero, con il silenzio complice delle cosiddette democrazie occidentali, si sta consumando una catastrofe umanitaria tanto disumana, quanto ingiusta, con l’evidente obiettivo di cacciare e deportare tutta la popolazione palestinese da Gaza e dalla Cisgiordania.
Siamo testimoni inorriditi e sgomenti della barbarie che sta lacerando il Medio Oriente e la Palestina in particolare.
Il popolo palestinese viene massacrato, subisce pulizia etnica e viene deportato nella indifferenza del mondo intero.
Pensiamo che ci vorrebbe una manifestazione nazionale promossa da associazioni e partiti assieme alla CGIL, con la rete della “Via maestra”, la rete Pace e Disarmo e tutte le associazioni pacifiste e democratiche, convocata su obiettivi chiari, a fianco del popolo palestinese, per affermare il suo diritto a vivere nella sua terra e a uno Stato in cui riconoscersi nel rispetto del diritto internazionale.
Per un immediato cessate il fuoco permanente
Per l’immediato ripristino degli aiuti umanitari a Gaza e nelle zone di guerra
Per fermare il massacro e il genocidio del popolo palestinese
Per la sospensione degli accordi commerciali e di partenariato con Israele
Per fermare l’invio di armi e adottare sanzioni nei confronti di Israele
Per il riconoscimento da parte dell’Italia dello Stato di Palestina
Per la tutela dei Giudici dell’Aja dalle ritorsioni dell’amministrazione USA
Con queste parole d’ordine parteciperemo a tutte le manifestazioni che saranno promosse sui territori in solidarietà con il popolo palestinese e con quanti anche in Israele e nel mondo si battono per la Pace, contro il riarmo e l’orrore della guerra, favorita dal silenzio colpevole dell’UE, che vorremmo non militarizzata e bellicista, e dalla copertura politica degli USA che alimentano la macchina della guerra.
Il Coordinamento nazionale di “Lavoro Società, per una CGIL unita e plurale”
26 marzo 2025