LE OPPOSIZIONI. Un coro di critiche dai leader dei partiti di minoranza dopo l'exploit in conferenza stampa della premier
Giuseppe Provenzano, deputato del Partito Democratico
«Chi sta ricattando la presidente del Consiglio? Parli chiaro», incalza Giuseppe Provenzano. «Chi lancia accuse così gravi ha il dovere della precisione. Altrimenti rischia di passare per irresponsabile oppure per mitomane», gli fa eco Arturo Scotto. Il Pd replica alla conferenza stampa di Meloni.
«Non ha un minimo di contezza dei problemi dell’Italia, dalla sanità al lavoro», attaccano i capigruppo Pd Francesco Boccia e Chiara Braga: «Per i conti pubblici si affida al buon andamento dell’economia, rifiuta responsabilità diretta su Mes, Patto di stabilità e leggi sulla concorrenza. Pensa a un’Europa “à la carte” in cui l’Italia conta sempre meno. Gravi sono le falsità: dice che taglia le tasse con i risparmi alla spesa, ma dimentica che la sua manovra è finanziata in deficit e solo per un anno. Offende l’intelligenza raccontando che la sua pessima riforma costituzionale non tocca i poteri del presidente della Repubblica». Sul caso Pozzolo Sandro Ruotolo aggiunge: «Ma davvero pensa di chiudere la vicenda con la sospensione?».
Duro anche Giuseppe Conte: «Qual è il colmo per chi si definisce “patriota”? Fare la fine di Giorgia Meloni. La premier si è piegata a Germania e Francia per un accordo sul Patto di stabilità con cui all’Italia saranno imposti tagli e tasse per oltre 12 miliardi l’anno. Perchè lo ha firmato?». Dai 5 stelle critiche anche sulle banche. La premier ha definito il Movimento «cintura nera negli aiuti alle banche» e si è vantata della sua tassa sugli extraprofitti, che nessuno ha pagato.
«Per lo Stato è una operazione “win win” che rivendico», ha detto. «Abbiamo aggiunto la possibilità, in alternativa al versamento immediato, di accantonare un importo pari ad almeno due volte e mezzo l’ammontare della tassazione in una riserva non distribuibile. a azionisti e manager. Così aumenterà anche il credito ai cittadini. E nel medio periodo quelle banche pagheranno più tasse di quelle previste sugli extraprofitti». «Una presa in giro, potevano prendere 2 miliardi dalle banche e hanno fatto il contrario», la replica di Francesco Silvestri dei 5s. «Vincono solo banche e governo e perdono i cittadini». «Imprecisioni, plateali bugie, attacchi demagogici alle opposizioni, vuoti slogan», il giudizio di Fratoianni. «Si sente la più completa assenza di un progetto per l’Italia», dice Carlo Calenda. E Renzi: «Mai sentite tante bugie tutte insieme»