Sul lavoro e la qualità dello sviluppo
L'occupazione, la precarietà nei lavori, le diseguaglianze, stanno un po' meglio in Emilia Romagna, che altrove. Ma non possiamo dirci soddisfatti di diverse situazioni di crisi aperte, di un numero di occupati che conteggia anche lavori occasionali, part-time obbligatorio, quindi con meno reddito, senza contare i falsi stage e tirocini.
Il Patto per il lavoro, che sta nel programma dell'alleanza del Centro Sinistra, deve essere rinnovato per dare diritti universali a tutte le forme di lavoro, per lottare contro precariato, abbassamento dei redditi, appalti di mera manodopera e caporalato, che pure esistono anche nella nostra regione.
Emilia-Romagna Coraggiosa ha proposto di collegare la questione del lavoro al “Patto per il clima”. Per ridurre, e poi azzerare al 2050, le emissioni che stanno alterando il clima è necessario passare rapidamente alla produzione energetica da fonti rinnovabili, superando quelle fossili; incentivare l'efficienza energetica in ogni settore, nei cicli produttivi, negli edifici, nei trasporti; azzerare il consumo di suolo; incrementare la riforestazione; intervenire sul ciclo dei rifiuti, potenziando il riciclo e il riuso (quello che si definisce “economia circolare”).
Tutto questo può creare molto “lavoro buono”, con un radicale processo di riconversione delle produzioni in un’ottica di sostenibilità ambientale e sociale, che il sistema delle imprese della nostra regione dovrebbe sostenere attivamente (invece che frenare, come sulla riduzione dell'uso della plastica e delle fonti fossili).
Questi sono i contenuti innovativi sui quali le forze di sinistra e ambientaliste devono caratterizzarsi di più, oltre i risultati di questa tornata elettorale, a partire dal livello globale e nazionale, ma poi regionale e locale.
EDWARD JAN NECKI
Candidato al Consiglio Regionale
EMILIA ROMAGNA CORAGGIOSA