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Per la prima volta nella storia d’Italia l’aspettativa di vita degli italiani è in calo.
Lo afferma il rapporto Osservasalute presentato nei giorni scorsi; ma subito si affretta a dire che è legato ad una riduzione della prevenzione. 
Aumentate del 16 per cento le morti sul lavoro nel 2015. Nei giorni scorsi l'Inail aveva lanciato l'allarme sull'abuso dei voucher, utilizzati per coprire l’infortunio e nascondere il lavoro in nero.
Ma subito il Tg1 si è affrettato a dire che nei primi 4 mesi del 2016 invece sono diminuiti: come se fosse un dato significativo. Non aveva certo fatto lo stesso nei primi 4 mesi del 2015! 

L’ottimismo propagandistico di ispirazione renziana impedisce ai giornalisti di guardare in faccia la realtà: magari, così, solo in via di ipotesi, si potrebbe anche pensare che la crisi economica che si è voluto colpisse soprattutto, se non esclusivamente i più deboli, ha indotto un po’ di anziani a rinunciare a visite ed esami o addirittura a medicinali i cui ticket erano aumentati, o per i quali hanno perduto l’esenzione.
Oppure ipotizzare che i lavoratori hanno cominciato ad accettare condizioni peggiori sui luoghi di lavoro perché oramai anche per il governo il sindacato è inutile, quando non addirittura un nemico?
Dico così, magari appunto solo come ipotesi. E no, sarebbe troppo e comporterebbe una qualche responsabilità del governo. Allegria! Allegria! che con l’ottimismo si esce dalla crisi