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Erede alla lontana del tribunale che processò i nazisti a Norimberga, giudica i crimini di guerra patiti dalle popolazioni civili. Ma Usa, Russia, Cina e Israele stessa non ne riconoscono il ruolo

corte penale Aja

Istituita ufficialmente nel 2002, erede alla lontana del tribunale che processò i capi nazisti a Norimberga, la Corte penale internazionale dell'Aja - il cui procuratore ha chiesto oggi il mandato di cattura per Netanyahu e i capi di Hamas - è l'organismo chiamato a giudicare i cosiddetti crimini di guerra e contro l'umanità. È la stessa corte che nel marzo del 2023 aveva emesso un mandato di cattura nei confronti di Vladimir Putin per i crimini ai danni della popolazione ucraina e la deportazione di  migliaia di bambini. Karim Ahmad Khan è lo stesso procuratore che ha chiesto l'arresto tanto per Putin quanto per i protagonisti del conflitto a Gaza.  

Il ruolo della Corte penale internazionale (Icc, International criminal Court)   non va confuso con il tribunale internazionale che ha sede sempre nella capitale olandese e che è incaricato di dirimere le controversie tra Stati membri dell’Onu; nè con quello della Corte Europea dei diritti dell’uomo (Cedu) con sede a Strasburgo che vigila sulk rispetto dei diritti e delle libertà dell’individuo.

 

In attesa di capire se la richiesta del procuratore verrà accolta, va sottolineato che Israele non è tra gli Stati che riconoscono la giurisdizione della Corte dell'Aja; tra questi ci sono anche gli Stati Uniti, la Cina e la Russia. Dunque, in astratto, i personaggi che venissero colpiti dal provvedimento restrittivo potrebbero viaggiare liberamente verso queste destinazioni. 

La nascita della Corte penale internazionale dell’Aja ha avuto una gestazione che ha attraversato tutta la seconda metà del XX secolo. Il precedente a cui far risalire la nascita di questo organismo internazionale è come detto la Corte che processò i crimini nazisti della seconda guerra mondiale. In quella sede si ritenne doveroso, alla luce degli orrori patiti dagli ebrei e dei popoli aggrediti dai nazisti , giudicare i capi del Terzo Reich per i crimini subiti dai civili.

Dopo un iniziale pronunciamento dell’Onu del 1948, di istituire un tribunale permanente viene accantonata a causa della Guerra Fredda. Occorre saltare però agli anni ‘90 perché il tema si riproponga sull’onda di due guerre estremamente sanguinose e crudeli scoppiate in quel decennio: il conflitto dell’ex Jugoslavia e quello del Ruanda. I responsabili di quegli eccidi (tra cui Slobodan Milosevic e Radovan Karazic) vennero condannati da tribunali istituiti ad hoc e temporanei. Ciò che mancava era un una codificazione dei reati e di una procedura che chiarisse in quali casi un leader politico può essere accusato di crimini di guerra, contro l’umanità o contro la pace.

L’accordo viene raggiunto nl luglio del 1998 quando nella sede della Fao a Roma con il voto favorevole di 120 delegazioni favorevoli su 160 viene sottoscritto lo Statuto di Roma che dà vita alla Corte penale internazionale con sede all’Aja. Questo stabilisce che la Corte ha il compito di giudicare gli individui (e non gli Stati) che si macchiano di crimini di guerra e contro l’umanità. Il tribunale avviato processi tra gliu altri contro l’ex presidente del Sudan Omar al Bashir e, prima che venisse ucciso, contro il colonnello libico Gheddafi.

Tra gli Stati che non hanno ratificato il trattato di Roma ci sono  Israele, la Cina e gli Stati Uniti. Sotto l’amministrazione Trump, anzi, Washington ha quasi del tutto interrotto la collaborazione con i giudici dell’Aja, vietando ai suoi cittadini di fornire consulenza alla Corte internazionale. Questo in seguito all’intenzione della Corte d indagare su crimini di guerra compiuti in Afghanistan