Essere di sinistra oggi.
Come si capisce di appartenere alla sinistra?
Lo si capisce, credo, agendo da persona di sinistra.
Questa è stata grosso modo la mia esperienza.
Sono una persona anziana e per me essere di sinistra vuol dire preoccuparsi per il mio prossimo, chiunque sia colui che mi si para davanti e subisce ingiustizie, disuguaglianze e vessazioni di qualunque genere senza distinzione di razza, di religione, di appartenenza politica, di nazionalità.
Del resto la nostra vecchia e sorpassata costituzione fatta , all'epoca, da costituenti di alta levatura, ma, e soprattutto, da rappresentanti di ogni partito politico, dice proprio questo.
Questo non è più moderno? Non è più adeguato ai tempi?
Mi sembra sottinteso dallo scritto che, alla fine, per adeguarsi ai tempi qualche distinzione bisogna pur farla perchè non si possono lasciare alla destra certi temi altrimenti non ci votano più.
“Non si aiuta nessuno lasciando persone allo sbando”
Quindi bisogna scegliere, se aiutiamo i poveri italiani non possiamo aiutare i poveri stranieri, così aiutiamo i nostri poveri lasciando che raccolgano le briciole da sotto il tavolo, e per gli altri purtroppo non ci sono neanche quelle.
Io credevo che la sinistra si dovesse battere per le sperequazioni del mondo, e per quelle dei singoli stati, per la redistribuzione delle risorse, che ci sono per tutti se non fosse che una piccola parte se ne accaparra il 90% e tutti gli altri si spartiscono il resto.
Una parte della popolazione dei singoli stati , parlo dell' occidente ,muore per obesità e l'altra parte muore di fame e la sinistra di oggi che in questa lettera viene rappresentata ci dice che per essere all'altezza dei tempi bisogna togliere ai poveri per dare ai poveri.
Che le istituzioni debbano avere sotto controllo le situazioni è indubbio, bisogna vedere come lo fanno.
La legalità è un principio innegabile e le istituzioni devono essere in grado di farlo, ma quando una massa di persone sono senza casa e senza lavoro che sono diritti inalienabili della persona umana, come puo l' istituzione controllare un così grande disagio senza che si inneschi un conflitto di tipo sociale fra i più derelitti che si sbraneranno a vicenda per conquistarsi il pezzo di osso che serve loro a sopravvivere?
Io non so se la sinistra o parte di essa è retorica , forse si, ma la cosa non mi appartiene “l'emigrazione è sempre una risorsa”
In certi casi può esserlo e in altri no dipende da chi sono le persone che emigrano e da come siamo capaci di gestirli ,ma la domanda è: abbiamo agito, noi occidentali ,in modo che questa gente potesse vivere dignitosamente a casa propria oppure no?
La risposta è no.
Ci siamo accaparrati tutto l'accaparrabile, le grandi multinazionali hanno imposto i prezzi di mercato, hanno fatto cambiare a quei popoli le loro colture per poter vendere in occidente e in America a prezzi stracciati , privandoli anche del fabbisogno nutrizionale giornaliero, li abbiamo sfruttati in patria e adesso spesso li sfruttiamo quando arrivano qua, (vedi per l'appunto il caporalato), Siamo andati a fare guerre a destra e a manca pensando di insegnare loro come dovrebbero vivere partendo dal presupposto che noi siamo i migliori e che abbiamo solo da insegnare.
A questo proposito segnalo un libro scritto molti anni fa da Alex Zanotelli, quando ancora le “invasioni” di oggi non erano in atto e che si intitola “I poveri non ci lasceranno dormire”
Davvero profetico
Si, sono d'accordo ,la sinistra è latitante da tempo perché non si ricorda più perché si chiama così, del resto si è pensato bene di non nominare più neanche la parola, vecchi principi l'uguaglianza, la fraternità, la libertà di pensiero ,sono divenuti schemi mentali ricchi si di fascino ma superati dai tempi.
Oggi va di moda il pensiero unico, fortemente acritico e chi non si adegua è un conservatore ipocrita che non capisce la modernità.
“Bisogna sapersi riposizionare” anche la sinistra un pochino deve soddisfare la pancia del popolo perché ci siamo accorti che fare cultura è lungo, faticoso, difficile, ma soprattutto non paga, almeno a livello elettorale.
Riposizionatevi , trovate uno spazio per“essere di sinistra, ma con molta cautela e cercando di farlo sapere il meno possibile,” ci sono periodi, come questo, che può diventare perfino pericoloso, come è stato detto “Adeguiamoci ai tempi”.