Le ecotecnologie possono essere d’aiuto per le popolazioni e le imprese colpite da catastrofi
La doppia alluvione che ha colpito la Romagna ha lasciato morti e devastazioni, distruggendo la filiera della frutticoltura che dà lavoro a 50 mila persone. Dovranno essere espiantati e ripiantati circa 15 milioni di alberi da frutto che non produrranno prima di sei anni (dal momento della piantumazione).
È in corso un tentativo di salvare almeno una parte delle piante con sistemi di arieggiatura indotta cui auguriamo il massimo del successo. Ovviamente laddove l’espianto avvenisse si deve agire con determinazione e rapidità.
Dei disastri climatici sono responsabili le azioni umane con l’esplosione di CO2 che determina terribili tempeste e siccità in alternanza casuale. Nei centri abitati, oltre ad automobili e motocicli, sono andati distrutti anche edifici e il loro contenuto. È un’occasione di rinnovo obbligato che il governo sembra aver compreso riaprendo il Superbonus per le aree alluvionate affinché si proceda con prodotti ad efficienza energetica… Continua a leggere su L’Ecofuturo Magazine…