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LE NOSTRE LENTI. 16 pagine speciali per provare a raccontare come si va controcorrente per dare speranza, gambe e cuore alle alternative possibili

https://ilmanifesto.it/squarci-di-futuri-possibili

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona, occhiali e il seguente testo "Siamo lenti. ilma testo QUANDO IL PAESE SEMBRA NERO, VEDE BENE CHI VEDE ROSSO. VEDIAMOCI ÛOITUTIIO.AONILMAIFESTO. ABBONATI AL MANIFESTO. TUTTI Luciana Castellina perilmanifesto per manifesto Abbonati"

Se guardiamo il mondo con occhiali diversi, con uno sguardo tutto nostro, se «siamo lenti», come dice lo slogan della nostra campagna abbonamenti, allora proviamo a squarciare il cielo plumbeo che avvolge il Pianeta. Proviamo a illuminare le idee, le battaglie, le utopie di chi, ogni giorno, per mare e per terra, vive e lavora per il bene comune. Di chi di fronte alle ingiustizie e alle sofferenze dei popoli non si gira dall’altra parte. Queste 16 pagine speciali provano a raccontare come si va controcorrente per dare speranza, gambe e cuore alle alternative possibili. In un momento in cui i partiti si sgonfiano e la militanza trasmigra nella società.

Così è per la meravigliosa flotta delle Ong, osteggiate in ogni modo dal governo italiano, organizzazioni capaci di restituire la vita a migliaia di migranti e l’onore alla grande storia del Mediterraneo.

Un’alternativa di dimensione ugualmente globale, capace di bucare il muro della sordità mondiale, è quella che ci arriva dai ragazzi dei Fridays. Proviamo a conoscerli un po’ più da vicino grazie a uno studio sociologico. Si può persino immaginare un modo diverso di produrre, con una comunione tra intellettuali, operai e territorio, come capita alla Gkn di Campi Bisenzio dopo il no dei lavoratori alla delocalizzazione.

Dal cuore persiano dell’Oriente, ci interpella l’incredibile, sconvolgente lotta delle donne e della giovane società iraniana che ormai da più di cento giorni si oppone alla ferocia del regime sanguinario. E da oltreoceano, dall’America latina, viene anche un concreto esempio di come contrastare una delle forme più brutali del capitalismo, l’estrattivismo che depreda le popolazioni.

Donne in prima linea ci parlano anche dal Rojava, da loro riceviamo un esempio di libertà e democrazia in un paese violentato dalla brutalità della guerra e del patriarcato.

Oltre che nei movimenti, diritti materiali e diritti civili si fanno strada nelle istituzioni, come succede in Spagna grazie al pervicace impegno di una ministra femminista che ci racconta delle leggi che offrono a ciascuno di realizzare il proprio progetto di vita sessuale.

Infine le strabilianti frontiere delle tecnoscienze e del pensiero. Per allontanare il catastrofismo, e avvicinarci all’utopia.