I Comitati Borgo Alluvionato e Via Ponte Romano di Faenza scrivono una “Lettera Aperta” in data 22 luglio 2024 al Generale Commissario Figliuolo, dopo una sua intervista apparsa sul quotidiano La Stampa in cui egli parlava dei risultati raggiunti a un anno dalla sua nomina.
Nella foto il Generale Figliuolo a Faenza al taglio del nastro per il nuovo ponte provvissorio
“Gentile Generale Figliuolo, abbiamo letto con stupore la sua intervista apparsa sulla Stampa di sabato 20 luglio 2024… – scrivono i comitati – un nostro famoso conterraneo Tonino Guerra, scrittore, sceneggiatore, stretto collaboratore di Federico Fellini che certamente Lei conosce, sosteneva che l’ottimismo è il sale della vita… ci fa piacere che a forza di respirare l’aria romagnola sia rimasto contagiato… purtroppo noi alluvionati arrabbiati del Comitato Borgo Alluvionato di Faenza, alluvionati due volte cioè il doppio di tutti gli altri, insieme al Comitato Via Ponte Romano pretendiamo realismo non ottimismo, e onestà intellettuale…”
“Saremo schietti com’è nella nostra indole… a oltre 14 mesi dell’emergenza nessun piano speciale di messa in sicurezza è stato approvato, se non un piano preliminare di indirizzo, non c’è traccia concreta di mappa o planimetria, di alcuna cassa di espansione, terreni allagabili, arginature speciali, delocalizzazioni e quant’altro…. Le sembra un successo di cui vantarsi? Su circa 30.000 cittadini e aziende alluvionate – continuano – soltanto 504 pratiche sono state concluse sul portale Sfinge… risulta l’1,7% del totale. Le sembra un successo di cui vantarsi? Nell’articolo in questione ringrazia il ministro Crosetto… forse dimentica che dovrebbe ringraziare tutti i romagnoli , sia famiglie che aziende, che hanno già anticipato di tasca propria le spese di ricostruzione per ripartire e non faranno domanda su Sfinge… Si chieda il perché” è la conclusione polemica.
Gli stessi comitati informano anche sull’evento docufilm Romagna Tropicale che si è appena svolto. “Ringraziano la cittadinanza intervenuta numerosa e i rappresentanti del Comune di Faenza presenti alla relazione dell’ing. NARDINI e alla proiezione del docufilm all’Arena Europa.” Dopo aver sottolineato che l’evento di mercoledì sera è stato organizzato dai due comitati sottoscrittori (quindi si smentisce la presenza di altri organizzatori promotori e responsabili) i comitati “ringraziano l’ing NARDINI per il contributo importante sul tema del processo partecipativo alle decisioni sulle opere speciali, sottolineando di essere aperti ad accogliere e discutere altri contributi sul tema, con prospettive alternative”.
La preoccupazione di molti per il rischio ambientale è diffusa dicono i comitati, perciò “la comunità potenzialmente interessata va coinvolta in un confronto serrato e coerente con tutti i decisori politici (Comune, Regione, Governo, Commissario e Gestori delle reti) per identificare, negoziare e decidere tutte le politiche, azioni ed interventi che saranno capaci di farci ottenere una sostanziale riduzione del danno.”