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Coi Rom legalità e rigore, non intolleranza

Alla fiaccolata della Lega Nord svoltasi in via Fornarina e dintorni nella serata di martedì 4 ottobre “Per dire no all’assistenzialismo verso i rom”, hanno partecipato poche decine di faentini. Un’adesione deludente per le forze di destra che nelle ultime settimane non hanno perso occasione per alzare la voce su quello che, evidentemente, considerano il problema prioritario da risolvere.

Che i comportamenti maleducati e incivili infastidiscano e suscitino inquietudine non v’è alcun dubbio. A prescindere dalla lingua e dal colore della pelle di chi ne è responsabile.

Così com’è avvenuto in altre occasioni, la città ha confermato di non stare dalla parte di chi predica l’intolleranza e l’esclusione quali rimedi per sbarazzarsi di una questione ingombrante. Bisogna percorrere altre strade, a partire dal far rispettare le regole – a tutti – e dal comminare con le necessaria fermezza le sanzioni previste dalla legge. E dalla verifica dei risultati ottenuti a fronte dell’impegno profuso, anche dal punto di vista finanziario, per favorire percorsi di inclusione e di convivenza civile.

Si deve dar sostanza nei fatti, ogni giorno, ad una cultura della legalità e del rispetto reciproco su questo come su altri versanti altrettanto significativi: la tutela dei più deboli (anziani, donne, bambini, bisognosi), i diritti (i pochi rimasti) del mondo del lavoro, i doveri di ciascuno nei confronti della comunità, lo sforzo di conoscere e comprendere prima di erigersi a giudici.

Non è alimentando incomprensioni e alzando muri – ce ne sono già troppi – che si affermano i valori veri della nostra democrazia.

 

Faenza, 5 ottobre 2016

L’Altra Faenza