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Si è svolta domenica 25 settembre a Faenza la giornata pubblica di “Puliamo il mondo 2016”. Vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato: grazie al gruppo degli Scout Faenza 4 che ha dato il suo importante contributo; grazie alle mamme che hanno portato i loro figli lungo il viale dello Stradone per condividere questo momento di impegno civile. E, non ultimo, grazie alla stampa che ha presentato la manifestazione con ancora al centro il tema dei rifiuti: un’azione di informazione, di formazione, di educazione su quanti se ne producono, su come si smaltiscono correttamente, ecc.

A questo proposito ci permettiamo di allargare lo sguardo sull'argomento, perché non sono solo i singoli cittadini a dover fare la loro parte, ma anche, e soprattutto, chi organizza e gestisce i servizi legati ai rifiuti, in tutte le varie fasi.

Ci ricordiamo dei disservizi nella raccolta dei rifiuti della primavera scorsa, dopo il cambio di operatore scelto da Hera?

All’epoca i Sindaci della provincia (a partire da quelli di Ravenna e di Faenza) protestarono fermamente, dichiarando: «Atersir (Agenzia territoriale dell’Emilia Romagna per i servizi idrici e rifiuti, ndr) dovrà stabilire una penalizzazione per Hera da tramutare in un equo sconto nelle bollette della Tari: le bollette Tari dovranno essere “più leggere” di quelle dell’anno precedente.

Non abbiamo più avuto notizie, ma le rate della Tari già arrivate non sono “più leggere”, anzi.

A Faenza, addirittura, ci segnalano che nella seconda rata Tari, riferita al quadrimestre maggio/agosto 2016 (proprio in concomitanza col periodo critico), non sono stati calcolati alcuni conferimenti (carta, vetro, ecc.) presso la stazione ecologica di via Righi (conferimenti che avrebbero dovuto dar luogo al previsto sconto sulla parte variabile della bolletta).


Ai reclami dei cittadini, Hera, pur ammettendo la fondatezza del reclamo e il problema tecnico del Centro di raccolta, nel periodo aprile-giugno non provvede al ricalcolo della bolletta e rinvia l'inserimento dei conferimenti non riconosciuti alla terza rata Tari del 2016.
Quindi, i cittadini pagano una parte di quota variabile non dovuta e il rinvio alla terza rata Tari porterà facilmente a superare il massimale previsto e a perdere una parte di sconto in bolletta.

In conclusione, i cittadini non vengono certo motivati a fare il massimo sforzo per una pratica virtuosa di riduzione rifiuti e raccolta differenziata (a fronte di roboanti slogan su stazioni eco, rifiutologo, riciclandino nelle scuole, app varie, ecc..).

Il cittadino – che non è solo un cliente – si sente preso in giro da un atteggiamento, al limite dello sprezzante, riservatogli da un'azienda a partecipazione pubblica che fa ricadere sugli utenti gli effetti delle sue disfunzioni tecniche, peraltro ufficialmente riconosciute.

Forse è utile che ci facciamo sentire come cittadini:

  • ricordando ai Sindaci, agli Assessori, ai Consiglieri comunali, le promesse e gli impegni presi verso Atesir;

  • interpellando le Associazioni dei Consumatori, per segnalare gli importi non dovuti e fare gli opportuni ricorsi verso Hera.

Da queste vicende vanno tratti i necessari insegnamenti. Prossimamente dovranno svolgersi le gare per il nuovo affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti; per questo, insieme a tante altre Associazioni ambientaliste e di cittadini della provincia, abbiamo chiesto agli Amministratori che le bozze del bando di gara siano note, prima dell’attivazione, per poter essere discusse nei Consigli comunali e conosciute dai cittadini.