In questo drammatico momento a seguito dell’ attacco ai redattori di Charlie Hebdo nel cuore dell’ Europa riteniamo particolarmente importante portare anche la nostra voce come Movimento Federalista europeo di Faenza a difesa della libertà di pensiero e di opinione che devono caratterizzare la convivenza civile. Una convivenza pacifica di cui abbiamo goduto per 70 anni , resa possibile dalla nascita e dallo sviluppo dell’ UE come potenza civile portatrice di valori come la solidarietà, l’ accoglienza e l’ accettazione del diverso. Non per niente il motto dell’UE è ‘ Unita nella diversità.
Oggi ,dallo choc di questi eventi e al di là dell’emozione sollevata dalla manifestazione di Parigi, riemerge con forza la necessità sempre più urgente di passare ad azioni concrete non solo sul piano economico ma anche e soprattutto su quello politico, per realizzare una vera federazione europea , obiettivo da sempre perseguito dai padri fondatori e dal Movimento Federalista Europeo fin dalla sua nascita.
Ecco un po’ di storia del Movimento Federalista Europeo per chi non lo conosce ancora.
Il Movimento Federalista Europeo fu fondato a Milano il 27-28 agosto 1943 da un gruppo di antifascisti raccolti intorno ad Altiero Spinelli che, con Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, aveva elaborato il Manifesto di Ventotene durante gli anni di confino sull’ isola. L’analisi e le proposte politiche del Manifesto si fondano sulla presa di coscienza della crisi dello stato nazionale , causa principale delle guerre mondiali e dell’ affermarsi del nazifascismo e sulla convinzione che solo il superamento dei nazionalismi attraverso la creazione della
Federazione Europea avrebbe assicurato la pace in Europa.
Il MFE si differenzia radicalmente dalle normali organizzazioni politiche quali partiti e gruppi di pressione in quanto ha come ambito privilegiato di azione il quadro europeo e non quello nazionale e in quanto basa la sua esistenza sull’ autofinanziamento e sul lavoro volontario dei militanti.
Il nostro obiettivo è unire e non dividere le forze favorevoli all’ unità europea, battendosi per la creazione di uno stato nuovo, la Federazione Europea.
La federazione europea, a partire dagli stati che hanno adottato o che adotteranno la moneta unica, è indispensabile per affrontare la crisi economica e finanziaria che stiamo vivendo.
Oggi, dopo settant’anni di piccoli passi, il progetto di unificazione è ancora incompiuto.
Sotto l’incalzare della crisi finanziaria ed economica mondiale le deboli istituzioni intergovernative hanno dimostrato e stanno sempre più dimostrando tutta la loro inadeguatezza.
È ormai evidente che l’Europa non si salva se non completa la sua integrazione con l’unione politica, che è anche la condizione necessaria per avviare un grande progetto europeo per istituzionalizzare la solidarietà e far ripartire su scala continentale lo sviluppo sostenibile e l’ occupazione.
Proprio per uscire dalla pesante crisi, per cambiare l'UE, per dare concretezza ad un comune destino di speranza di progresso e di pace è stata lanciata l'Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) New Deal For Europe, un piano europeo straordinario per lo sviluppo sostenibile e l'occupazione.
Obiettivi principali di New Deal For Europe:
- programma straordinario di investimenti pubblici nei Paesi dell'UE per la produzione e il finanziamento di beni pubblici europei: energie rinnovabili, ricerca e innovazione, reti infrastrutturali, agricoltura ecologica, protezione dell'ambiente e del patrimonio culturale, ecc.
- fondo europeo straordinario di solidarietà per creare nuovi posti di lavoro soprattutto per i giovani
- incremento delle risorse proprie del bilancio dell'UE tramite una tassa sulle transazioni finanziarie e una carbon tax.
Per presentare alla Commissione Europea la proposta di atto legislativo che realizzi il programma New Deal For Europe occorre raccogliere almeno un milione di firme di cittadine e cittadine europei dei Paesi UE che fino ad oggi hanno aderito all'ICE: Francia, Ungheria, Grecia, Spagna, Lussemburgo, Repubblica Ceca, Belgio, Romania, Portogallo, Germania, Italia.
In Italia hanno aderito a New Deal For Europe anche importanti organizzazioni e associazioni della società civile : Anci, Aiccre, Cgil, Cisl, Uil, Acli, Legambiente, Arci, Libertà e giustizia, Consiglio Italiano del Movimento Europeo (Cime), European Alternatives, oltre a Mfe e Aede.
Ogni cittadino europeo può contribuire al ND4Europe firmando sul sito www.newdeal4europe.eu
o su appositi moduli presso le associazioni aderenti all’iniziativa.
A Faenza in particolare è possibile firmare presso le sedi dello Spi-Cgil, che fin dall’inizio ha collaborato a far conoscere l’iniziativa e a raccogliere le firme. Sono oltre trecento le firme ottenute, che speriamo di incrementare nei due mesi ancora disponibili.
La segretaria della sezione di Faenza del Movimento Federalista Europeo
Deanna Donatini