CENTROSINISTRA. Le mosse e gli equilibri interni del Partito democratico
Elly Schlein e Stefano Bonaccini - Lapresse
Mentre prosegue il confronto con il Movimento 5 Stelle su alleanze e alternativa alla destra, il Partito democratico è preso dalla partita sulle candidature per le elezioni europee di giugno. Elly Schlein non ha ancora sciolto la riserva sulla sua presenza come capolista: da una parte significherebbe ribadire la leadership e personalizzare la contesa, dall’altra, per via delle regole sulla preferenza di genere, finirebbe per togliere spazio ad altre donne.
C’è anche da capire come si muoverà il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, visto che la possibilità che la legge gli conceda un terzo mandato al momento pare esclusa. Bonaccini ha sempre detto di considerarsi «a disposizione del partito», ma ciò non significa soltanto che è pronto a correre per le europee: dal Nazareno trapela anche l’’ipotesi di un seggio nel parlamento italiano, che potrebbe essere aperta dalla candidatura in Europa dell’ex sindaco di Bologna Virginio Merola. Cresce l’attesa su altri nomi di peso, come quelli di Antonio Decaro e Nicola Zingaretti che in alcuni scenari viene addirittura tenuto «in caldo» per raccogliere il testimone da Roberto Gualtieri come sindaco di Roma.
Bonaccini, intanto, ha riunito i suoi e ha già lanciato i prossimi eventi della sua corrente Energia popolare. Dopo le due convention dell’ultimo anno, a Cesena e Firenze, si lavora per arrivare, entro un paio di mesi, al sud, probabilmente verrà scelta Napoli, e al nord, dove si valuta l’opzione Milano