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In Marcia per Pace e Fraternità

Una nuova marcia della pace e della fraternità per fermare le stragi. E' quella che va in scena nella Giornata Internazionale dei Diritti Umani, in occasione del 75° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (10 dicembre 1948-2023) 

 

La plateaTgr
La platea

Riprendiamo in mano la bussola dei diritti umani! è lo slogan della giornata iniziata con un incontro di riflessione e proposta alla

Domus Pacis, a Santa Maria degli Angeli. "Cessate il fuoco" chiedono i "costruttori di pace". Alla giornata - organizzata dalla Fondazione Perugia Assisi per la cultura della pace - partecipa anche il segretario
nazionale della Cgil, Maurizio Landini. Presenti, tra gli altri, il custode del Sacro Convento di Assisi, fra Marco Moroni e don Luigi Ciotti. 
 

Alle 14.30 il via alla marciaTgr
Alle 14.30 il via alla marcia

Durante la mattinata si sono alternati vari interventi in presenza e da remoto, come quello di Andrea De Domenico, direttore dell'ufficio delle Nazioni unite per il coordinamento degli affari umanitari nei territori palestinesi occupati.

Un grande drappo con i colori dell'iride simbolo della pace ha aperto il lungo corteo. Più indietro una bandiera della Palestina insieme a tante altre con i colori arcobaleno mentre non si sono viste quelle di Israele. Un lungo serpentone che ha marciato senza particolari slogan lungo l'ultimo tratto di quello che è il tradizione percorso della marcia della pace che si avvia da Perugia.
Al corteo, tra gli altri, hanno preso parte anche la segreteria del Partito democratico Elly Schlein, quello di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni e il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. 

Guarda il servizio di Riccardo Milletti, per le immagini di Luca Ciurnelli e il montaggio di Paolo Canestri, con le voci di Francesca Albanese, relatrice Onu per la Palestina e di Marco Mascia, docente di Relazioni internazionali all'Università di Padova