Gli elementi presenti nelle riprese ci fanno pensare a delle vittime ucraine, ma rimangono molti punti di domanda
La diffusione sui social di due video che mostrerebbero la decapitazione di alcuni soldati ucraini è stata ampiamente commentata sia dalle autorità di Kiev, sia da quelle di Mosca. Da una parte Volodymyr Zelensky e i sostenitori dell’Ucraina, i quali associano quanto mostrato nei video all’ISIS, dall’altra il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov mette le mani avanti valutando un’eventuale indagine se i filmati risultassero veri. Mosca, di fatto, non li etichetta subito come falsi e al momento non sta diffondendo materiale in propria difesa. Abbiamo visionato entrambi i filmati. In entrambi i video le vittime indossano la fascia gialla usata dai militari ucraini. Nella clip dell’esecuzione, un uomo mostra davanti alla telecamera i giubbotto della vittima e in particolare la toppa raffigurante il tridente ucraino e quella del teschio allungato, noto prima per il personaggio The Punisher della Marvel e successivamente per alcuni scandali negli Stati Uniti. A terra, accanto al giubbotto, è presente un passaporto ucraino che rimane chiuso per l’intera durata della clip. Nel video della decapitazione, il “boia” indossa la fascia bianca utilizzata dall’esercito russo. Nell’altra ripresa gli uomini in piedi non mostrano alcun segno identificativo, nessuna fascia o toppa che indichi a quale fazione appartengano. Non è possibile, al momento, sostenere con certezza che gli esecutori appartengano al gruppo Wagner.